L'Australia nella stretta

L'Australia nella stretta L'Australia nella stretta Nella Nuova Guinea le operazioni si avvicinano a Porto Moresby • I danni del bombardamento sull'isola di Bora -1 movimenti della flotta nippo nica attorno al Continente per tagliare gli eventuali rifornimenti americani Fra d Tokio, 18 marzo. le tante voci sulle operazioni contro l'Australia (ieri nòtte circolò quella che lo sbarco fosse già avvenuto, ma la notizia era infondata) che qui convergono da vari punti delle regioni del Sud, le sole ufficiali sono, oggi, quelle contenute nel bollettino del Quartièr Generale giapponese, il quale dice: ■ \ « Durante 1% Incursioni compiute il 13 marzo su'Porto Moresby, nella Nuova Guinea, le formazioni dell'aviazione navale nipponica hanno abbattuto 11 apparecchi nemici. : « Formazioni da bombardamento hanno, frattanto, compiuto violenti attacchi oontro le opere fortificate delle Isole Salomone, Florida cWanawana. « Altre squadriglie da bombardamento dell'aviazione navale hanno sorvolato l'isola di Hom, presso l'estremità settentrionale dell'Australia centrale, abbattendo o distruggendo al-suolo 14 aeroplani nemici. Sii questo -comunicato, da fonte autorizzata è stato segnalato che l'attacco che gli aerei giapponesi di nuovo tipo hanno sferrato contro l'isola di Barn- è il primo colpo che lo stretto di Torres, già attaccato a Porto Darwin ed a Porto Moresby, riceve in questa, guerra. I risultati ottenuti, dagli aviatori giapponesi sono notevoli e tanto più importanti in quanto l'isola di Hom è una base strategica di grande valore per l'Australia. Per quanto riguarda gli attacchi effettuati contro le ìsole Salomone, va rilevato che con essi l'ala giappone)se comincia a chiudere la rotta più breve che dovrebbero percorrere i vantati aiuti americani. Che la tattica giapponese di neutralizzare una alla volta le basi aeree nemiche abbia messo in allarme gli australiani è comprovata da una corrispondenza dell'agenzia Exchange da Porto Moresby, che dice: « Oli attacchi aerei giapponesi si concentrano attualmente prin¬ cslg ¬ cipalmente su Porto Darwin e sulle basi dell'aviazione australiana che ha bisogno di aiuti urgenti. Oeneralmente si ammetto che gli attacchi giapponesi su Porto Darwin intendono mascherare le vere intenzioni degli assalitori, che sono forse quelle di aggirare Porto Darwin, e attaccare con la flotta e con l'esercito di invasione l'Australia partendo dalla Nuova Guinea. Tutto mostra che i giapponesi cercano anzitutto di vincere l'aviazione di difesa in Nuova Guinea e provare le forze difensive della Papuasia, come pure della strada di.Torres prima di avanzare verso sud. « La conquista di porto ZJanoin cAn i a a o e a n o di scil'•lgofcpl'affluìia-in g'randa\ non sarebbe per i giapponesi che il prologo di una battaglia nell'immenso deserto, mentre. la conquista della Nuova Guinea li porterebbe più rapidamente neWAustralia orientale, /ertile e ricca di industrie ». opo t di ■ impedire stile di forze americane nel continente australiano. « I/Australia —» si dice in questi ambienti —• non deve diventare una testa di ponte americana sul nostro fianco ». E' evidentemente per parare questa minaccia, che la squadra navale giapponese di cui tanto si parla in questi giorni sta incrociando al largo delle coste orientali australi, in apparente direzione del possedimento francese della Nuova Caledonia. Una notizia da Soiangai oggi diceva che essa era stata avvistata a sud-est delle isole di Chssterfield, a metà cammino circa fra le coste australiane e la Nuòva Caledonia, ma l'informazione non è stata finora confermata. I giapponesi hanno già raggiunto Porto Moresby t Anche questa notizia ha preso a circolare questa sera, ed è verosimile. Si sa che i reparti sbarcati due settimane fa sulla parte opposta della penisola hanno continuamente marciato, superando forti ostacoli naturali e la resistenza degli australiani, e non è improbabile che essi siano giunti alle porte della preziosa base aerea e navale della còsta meridionale della Nuova Guinea. La caduta di questa base segnerà il crollo delta resistenza nemica nella grande isola, e darà in mano giapponese la possibilità di controllare, attraverso lo stretto di Torres, le comunicazioni con Porto Darwin. Basta guardare una carta per comprendere in quale tragica situazione verrà a trovarsi Porto Darwin, separato dal resto dell'Australia dall'immensità desertica del centro del continente, e non rifornibile altrimenti,, per la vìa di mare, che con un interminabile viaggio di circumnavigazione di tutto l'ovest e il sud del continente stesso. Intanto gli australiani tentano di tenersi alto il morale con la speranza dell'arrivo dei rinforzi americani^ Il corrispondente da Melbourne dell'Exchange Telegraph oggi ha informato che fòrti aliquote dell'aviazione americana sono giunte sul continente. Il gen. Mac Arthur, nominato capo supremo delle forze alleate, ha diviso l'Australia in parecchi distretti di difesa aerea. Il tenente generale Brett che comandava le truppe americane in Australia è stato destinato a vice-comandante delle forze alleate nel sud-est del Pacifico, nonché a capo delle forze aeree. II Primo Ministro australiano Curtin ha pronunciato una dichiarazione per esprimere la sua soddisfazione in seguito un'arrivo delle forze americane. « Si tratta — egli ha detto — di considerevoli effettivi aeronautici e terrestri ». La radio di Bydney oggi ha informato che il governo ha disposto, dato Vattuale stato d'emergenza, che i cinematografi, i teatri, i campi di corse, ecc., restino chiusi, in tutta l'Australia, fino a nuovo ordine. ia

Persone citate: Curtin, Mac Arthur, Porto Darwin, Torres