I tramonti all'estero

I tramonti all'estero I tramonti all'estero Vidi una volta un si onore assistere a un tramonto. Quel (/torno, il sole era in forila: rosseggiò a lungo in un cielo mesto di nuvole che risplendettero tutte di fiamma viva; poi, come fu giunto "estremo lemim dell'orizzonte l'intensità dei suoi raggi, diminuì, si spense la fiamma nelle più grosse e più alta, che, fattati prima ritienile e poi nere, ristettero immobili a guisa dì grandi ali in un cielo violetto, mentre le più piccole e busse, natanti in una striscia d'arancio delicato che tingeva di rosa le cime degli alberi e il verde dei prati, fiammeggiarono ancora a lungo come le ultime scintille d'un grande incendio. Poi, il sole sparì, si spensero anche le ultime scintille, e non rimase all'orizzonte che un chiaroi e rosato, simile all'ultima traccia d'un'antichissima luce, che le stelle erano già spuntate in cielo, e s'indovinava ancora. « Non c'è male » disse il signore. «Però all'estero i tramonti sono molto più belli ». « Ci siete stato ? » gli domandarono. - « No. Ma che &entraT Si sa che all'estero è tutto più bello ». ^ E' inutile; si può gridare quanto si vuole: « Mamma e prodotto italiano! », si possono istituire corsi biennali di disprezzo delle cose esotiche, ma rimarrà sempre nel cuore il rimpianto delle sigarette americane, dei dischi di Armstrong, delle pellicole di Hollywood. In questi ultimi nnni, centinaia di nostre pellicole sono state proiettate all'estero, centinaia di nostri libri tradotti in varie lingue, decine di nostre commedie rappresentate con successo in varie nazioni. Tutti apprezzano l'arte italiana. Chi è rimasto a dirne male* Gli italiani. I quali, divisi, nel campo artistico, in piccole schiere, in conventicole, in sètte,' in torrnzse d'avorio, passano il tempo a scagliarsi strali avvelenati. Polemiche ? Battaglie artistiche f Magari! La polemica è morta. Si ha paura della polemica. I letterati, gli artisti, si combattono a vicenda con l'arma dell' astio segreto, del disprezzo,, dell'esclusione. Le poche riviste letterarie albergano solo scritti di affiliati, lodano solo opere di affdiati. Se in Italia esistesse il grande art'ìta, che^ però, non fosse affiliato, nessuno pubblicherebbe ,i suoi scritti, nessuno parlerebbe delle sue opere. Ci pensa il pubblico, direte, a far giustizia. Il pubblico, sì, ma fino a un certo punto. Il pubblico è troppo preso da « Via col vento », « Furore » e « Rebecca » per avere il tempo di leggere libri italiani. Mosca

Persone citate: Armstrong

Luoghi citati: Hollywood, Italia, Mosca