I mezzi d'assalto che violarono Pearl Harbour

I mezzi d'assalto che violarono Pearl Harbour I mezzi d'assalto che violarono Pearl Harbour I nomi dei nove eroi che lasciarono la vita nella leggendaria impresa eternati nella memoria giapponese o i l o n e e o a o l Tokio, 6 marzo. Il comandante della marina giapponese, ammiraglio Isoruko Yamamoto, ha citato all'ordine del giorno gli eroici equipaggi della flottiglia speciale che, con la col lacerazione dei reparti aerei, effettuò l'ardito attacco contro la base americana di Pearl Harbour l'8 dicembre acorso. Gli ufficiali ed 1 marinai che immolarono la loro vita durante l'attacco sono stati promossi di due gradi. Secondo notizie fornite dal Ministero della marina, l'attacco contro la munitissima base navale nemica venne Ideato dal primo luogotenente Iyasa e da altri ufficiali, che, vari mesi prima del conflitto, sottoposero :<j loro idee al comandante la flotta, dichiarando di volerle personalmente provare in at to nel caro ai fosse verificata la guerra con gli Stati Urtiti. L'ammiraglio Yamamoto, vagliate le possibilità dell'audace piano e rilevato che l'arditezza della concezione e la concomitanza dei mezzi impiegati avrebbe per messo la salvezza degli uomini e "del materiali, aderì al desiderio degli ufficiali. Nessuna azione di reclutamento venne effettuata, che gli stessi ideatori dell'impresa raccolsero le domande dei volontari; marinai ed ufficiali, ritenuti fra i migliori della marina nipponica. Da allora, nel più grande segreto, ufficiali ed ingegneri si dedicarono «Ila costruzione degli ordigni, agli esperimenti ed all'allenamento degli equipaggi. In breve tempo il complesso di materiale e di uomini venne messo a punto, nel mentre si sviluppava la critica situazione politica che precedette l'inizio delle ostilità. In sede di preparazione vennero prese tutte le misure per assicurare il ritorno degli uomini e dei mezzi, ma non è difficile immaginare le enormi difficoltà superate dai valorosi equipaggi nipponici per districarsi dai rettami degli scafi nemici squarciati dalle grosse cariche di esplosivo e per sfuggire alla reazione della difesa. Nel caso di bisognò, era predisposta una serie di provvedimenti atti ad assicurare l'autodistruzione dei mezzi' d'assalto impiegati prima che il nemico potesse catturarli. Tutta la stampa giapponese ha rivolto, oggi, un devoto omaggio alla memoria dei nove eroici ma anlttlrltqileds o i rinai che hanno volontariamente affrontato la morte nel corso dell'attacco ■ a Pearl Harbour, Tutte le prime pagine dei giornali, sotto a titoli cubitali, sono de dicate a questi coraggiosi nove uomini, la cui età variava da 21 a 28 anni, per i quali la devozione al dovere è stata superiore alla loro stessa vita. Persino le notizie delle grandi vittorie riportate dalle forze giapponesi nell'isola di Giava e in Birmania, sono relegate in seconda pagina, per lasciare il posto d'onore agli editoriali che esaltano l'eroismo- di questi uomini, divenuti oggi gli idoli della nazione e l'esempio per la gioventù giapponese. Il loro eroico sacrificio e eternato in quadri sensazionali; ma è sopratutto scolpito nel cuore di tutto il po polo giapponese. I nomi di questi eroi sono: Comandante Naojllwasa; tenenti di vascello Masaharu Yokoyama e Scigeml Furuno; sotto tenente di vascello Akira Hirowo; sotto tenenti speciali Scigenorl Yokoyama e Naoktcl Sasaki; sott'ufficlali Sadamu Uyeda, Yoshlo Katayama e Kivosci Inagaki.

Persone citate: Akira Hirowo, Isoruko Yamamoto, Pearl Harbour I, Sasaki, Tokio, Yamamoto

Luoghi citati: Birmania