Vano contrattacco olandese con duecento carri armati

Vano contrattacco olandese con duecento carri armati A Giava Vano contrattacco olandese con duecento carri armati Tokio, 5 marzo. Le notizie che giungono dai fronti dicono stasera che dopo la partenza del generale Wavell da Giava la difesa dell'isola si è irrigidita. Le truppe olandesi, dicono i giornali nipponici, combattono bene. Anche l'arma aerea olandese fa il possibile per ostacolare la avanzata nemica. Inoltre somniergìbili olandesi incrociano dinanzi alle coste di Giava cercando di tagliare la strada ai trasporti di truppe che si-awìcinano continuamente all'isola. Circa i combattimenti di terra si informa che duecento carri armati degli alleati hanno attaccato un campo avanzato d'aviazione che i giapponesi avevano conquistato grazie ad un ardito colpo di mano dei paracadutisti. L'attacco dei duecento carri armati è stato tuttavia respinto. I giapponesi marciano in tre colonne principali verso le città principali di Giava. I giornali di Tokio descrivono abbastanza chiaramente il decorso di queste operazioni. Le forze nip- Jioniche sbarcate nei dintorni di ndramagioe si dirigono verso sudovest e puntano sul Quartier generale di Bandoeng ed ora si trovano a Boebang che è a 50 chilometri dalla sede del comando alleato. Una seconda colonna, partita da Indramagioe, per buone strade è diretta verso ovest e punta su Ba tavki. Essa Iva già raggiunto là stazione ferroviaria di Blora e così fca tagliato le comunicazioni ferroviarie fra Batavia e Surabaja. Infine i giapponesi sbarcati a Rembang, marciano verso est su Sumbaja. Pochi ostacoli si oppongono alla loro avanzata perchè U terreno è piano e scoperto ed ■' difensori non hanno modo di fortificarsi. I giapponesi si sono impadroniti, per mezzo di paracadutisti, dell'isola di Madura die si trova di fronte a Surabaja, cosicché quest'ultima città è minacciata anche dalla parte del mare. Secondo un dispaccio da Sciangaì, altri trasporti giapponesi hanno raggiunto la costa di Giova.

Persone citate: Batavia

Luoghi citati: Giava Vano, Tokio