18 sacchi di granturco sottratti all'ammasso

18 sacchi di granturco sottratti all'ammasso In un molino di Qiaveno 18 sacchi di granturco sottratti all'ammasso lillMlilllllMillllMllllllllillllillllHtIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIU I carabinieri di Giaveno, recatisi il 12 gennaio scorso per alcune indagini al ululino dell'Ospedale di proprietà di Antonio Giai Via, detenuto per infrazioni annonarie, constatavano l'esisten. za di 18 sacchi di granturco. La moglie del proprietario, richiesta, di spiegazioni, narrava che verso le sei del mattino stando a letto aveva sentito un autocarro entrare nel cortile: quando alle 8.30 era scesa nel molino suo zio ohe abitava con lei, Giovanni Gini Via, le aveva detto che certo Mario Gontero aveva scaricato dal suo autocarro nel magazzino 18 sacchi di granturco: la donna aggiungeva di Ignorare per qual motivo le era stato portato questo quantitativo di granturco e tanto meno a chi appartenesse. II Gontero. interrogato a sua volta, faceva un racconto'romanzesco: * La sera dell'11 gennaio — egli ha detto — venne a trovarmi nella mia abitazione un individuo di Orbassano che conosco solo di vista; egli mi pregò di andare col mio autocarro a caricare della merce per l'ammasso da portare a Giaveno, poiché durante il percorso aveva rotto il carro. Il mattino, del 12, verso le 5, certo Eligio i'resia fi presentò a casa mia ad avvertirmi che sarebbe venuto anche luì a caricare la merce per l'amma(*so di cui mi aveva parlato lo sconosciuto di Orbavano, assicurandomi che si trattava di un'operazione lecita. Partiti con i'uutocarro per Orbaseano, oltre- passato di circa un chilometro il paese sulla r;rada di None trovai fermo sulla destra un carro senza cavallo, che constatai subito non essere rotto, custodito dall'individuo che era stato da me la sera precedente. Sul carro si trovavano numerosi sacchi di gran turco ohe caricai, aiutato, dal Fresia, sul mio autocarro. Sempre col Fresia partii per Giaveno mentre lo sconosciuto rimaneva presso il carro.' Giunto a Giaveno il Fresia mi ingiunse di portare il granturco al Molino dell'Ospedale, ma io gli feci notare che il molino era chiuso e non poteva macinare. Egli insistette tanto che finii per accondiscendere al suo desiderio ». Il Gontero aggiungeva che già altre due volte aveva trasportato per conto del Fresia del granturco; una prima volta otto quintali li aveva consegnati ad un agricoltore in cambio di altra merce, la seconda volta nove quintali li aveva trasportati allo stesso molino. Il Fresia Eligio, mugnaio disoccupa, lo. rifiutava di dare qualsiasi spiegazione al riguardo, dicendo che egli non aveva nè assistito né tanto meno trasportato il granturco. Non ostante queste Bue dichiarazioni egli venne 'rinviato al giudicio del nostro Tribunale (Prof. cav. uff. Del Piano; P. M. cav, «IT. Witcel ; Oanc dott. Amato) unita mente alla moglie del Giai Tia, Marianna TJghetto Budin e al Gontero per rispondere di diverse intrazioni alle norme annonarie. Il Tribunale ha condannato il Fresia (difesa avv. Balza) Bla 1 anno e 9 mesi di reclusione ed a 7 mila lire di multa-, la TJ ghetto Budin (difesa avv. Scaletta) a 8 mesi e 3 mila lire di multa; il Gontero (difesa avv. Camoletto) a 1 anno e 4 me. si di reclusione e a 6 mila lire di multa.

Luoghi citati: Giaveno, None, Orbassano