In barba ai siluri e ai bombardieri

In barba ai siluri e ai bombardieri In navigazione con un convoglio verso la Libia In barba ai siluri e ai bombardieri Quando gli aerei di scorta iniziarono il mitragliamento del sommergibile, i marinai alzarono appena gli occhi dal rancio Da una torpediniera sul mare della Libia, 2 marzo. Ieri sera, dalla nostra torpediiera in-navigazione, abbiamo asistito all'ultimo tentativo del nemico ili recare offesa ad un notro convoglio che era arrivato dalla madre patria in un porto della Libia. Un .bombardiere inglese, come ha citato il Bollettino numero 633, veniva Intercettato da un cacciaorpediniere che rientrava dalla ua missione di scorta. IVincurso e, colpito dal fuoco delle armi ontraeree della nostra mnita, si ncendiava e precipitava in mare All'urto con l'acqua, Il bombardiee esplodeva in una grande -flammata, che si spegneva dopo qua! he tempo nelle onde di un « ma e lungo ». Questo è l'ultimo episodio vitorioso per la nostra marina che a condotto In Libia un altro conoglio . di rifornimenti. La nostra guerra sul Mediter aneo — la guerra del convogli — uesta guerra dura, eroica, silen iosa, combattuta da tutti 1 nostri mezzi navali, ha visto salire dal mare Insidioso e insidiato, sullo fondo di un tramonto arrossato al ghlbli, un altro Importante uccesso, la cui portata equivale a una grande battaglia vinta dala marina italiana senza subire la minima perdita. Il nostro convoglio, quantunque avvistato dalia ricognizione nemica, ha navigato verso la sua mèta africana protetto dalle nostre unià di scorta. Nella notte, due bengala lanciati da aerei nemici sul cielo della nostra formazione illuminarono di uce giallastra soltanto un marac ciò livido. Il convoglio manovrava e il nemico si sperde' > nel suo vano tentativo. Poi 11 convoglio si avvicinava indisturbato verso la costa africana incontro al nostro sottile scafo lanciato in avanscoperta a rastrellare la rotta.. E sulla « maretta stanca » serpeggiammo intorno alle grosse unità della formazione con le armi e la prora pronte a stroncare ogni offesa del nemico in agguato tra due acque. Questa « mia » nuova torpediniera, gemèlla della gloriosa « Sagittario », è ormai vecchia del mestiere. Nel mare della Libia ha corso le sue centinaia e centinaia di miglia in servizio di scorta, affrontando due sommergibili e avvistando sei aerei. Il comandante e la gente hanno una grande con fidenza con 1 siluri e con le bombe; navigano con fierezza sul « loro > mare, incuranti delle fatiche di questa guerra che si combatte lontano dalla patria ma vicino al fronte della Cirenaica. I marinai della « X j. mi hanno confidato il loro segreto; il segreto del loro entusiasmo e della loro tenacia. Essi, come gli altri marinai che navigano in questo mare africano, sono più vicini al nostri sol- dmqrirgz ati che combattono vittoriosamente sul fronte di Mechili. Da uesta vicinanza non solo di spiriti ma di armi alle truppe di tera, nasce 11 loro privilegio di comattenti sul mare che bagna le fule dune costiere della quarta ponda. Qui in Libia, sul mare e in tera, si intuisce la natura di questo privilegio; qui si combatte la vea guerra dell'Italia, su terra itaiana e mare italiano contro il notro naturale nemico. Per questa ragione la « mia » orpediniera naviga sicura inconro al suo destino con la sua gene calma, abituata, come i fanti ulle sabbie e sulle rocce della Geara, alle bombe e al mitragliamenti degli aerei, al fuoco delle rtiglierie e alla guerra manovraa dei reparti corazzati., Questa partecipazione alle opeazioni sul fronte terrestre mi ha ivelato dunque il segreto della ente della torpediniera. E cosi ho capito con quale amoe, con quale spirito di abnegaione e con quale eroismo e fatica a marina protegge e guida i conogli verso 1 porti della Libia. Ho provato nella nostra missione di scorta una nuova e più inima soddisfazione, una gioia più mana; l'entusiasmo per la vittoia sull'insidia nemica. Navigando vicino alle navi del convoglio ho apito, nell'ansia di ogni momeno, l'entusiasmo che trascina 1 notri marinai quando il convoglio arriva in porto. Un marò, di guardia con me in controplancia, mi.fece vedere una scia di bucce d'aranci che galleggiavano come fiamme sull'acqua imacciosa. « Quei ragazzi cominciano a « vivere ». « Sempre cosi succede quando l convoglio sta per arrivare in porto ». « Allora tutti sentono 11 bisogno di far tacere la sete dopo le ansie della navigazione ». < Questa volta gliela abbiamo fatta ".e i nostri andranno oltre Mechili! ».. Le bucce passarono sotto il bordo. Dalla poppa di un piroscafo, un gruppo di bersaglieri ci saiutava agitando i fez. Questo particolare cosi umano mi ha fatto perdere il filo del racconto; cioè mi dimenticavo di seri vere che due sommergibili nemici avevano tentato di colpire con siluri le nostre unità. Infatti, nel pomeriggio, un primo sommergibile nemico veniva avvistato da un aereo della ricognizione marittima che prontamente lanciava le sue bombe, riuscendo cosi, con l'intervento Immediato delle navi di scòrta, a stroncare l'insidia del tentato attacco. Successivamente un'altra unità subacquea lanciava un siluro contro una nave del convoglio. La scia veniva avvistata dal caccia aerei di scorta e dalle navi che accostavano. Il siluro passava a psrhlQcri pochi metri dalla poppa della nostra torpediniera. Ho scritto più sopra che i marinai della «k mia » torpediniera hanno confidenza con i siluri; ora lo ripeto, ma non per retorica. Quando dall'alto della controplancia vidi la scia del siluro filare diritto contro il nostro bordo, mi agguantai alle lamiere, aspettando con 1 denti stretti l'urto e l'esplosione. Avevo visto tutta la scena caccia che mitragliarono il punto di origine della scia e le navi che accostarono e 1 marinai della « mia » torpediniera che alzarono appena gli occhi dalle scodelle del loro rancio; poi continuarono impassibili a mangiare. «Il comandante è pratico di queste cose », mi disse il marò. «Adesso spetta ai torpedinieri a gettare un poco di bombe di profondità. SI divertiranno... ». E infatti fu cosi. Vero Roberti •

Persone citate: Vero Roberti

Luoghi citati: Cirenaica, Italia, Libia