Juventus - Roma 2-0

Juventus - Roma 2-0 / bianconeri hanno ancora qualcosa da dire Juventus - Roma 2-0 JUVENTUS: Mk-holonl; Foni, Bava; Depetriiii, Olmi, Locatela : Cola neri. V&rglien TI, Lushta, Sentimenti II e Colaussi. ROMA: Mosetti; Brunella, Andrcoli; Donati, Morneee. Beinomi; Ho ree-iti, OaippelBnl, A-madei, Coscia, Pnntò. ARBITRO: Barlaesina di Novara. La Roma è incappata nella sua seconda sconfitta di campionato. W incappata in una giornata in cui tatto te era contrarto. La squadra avversaria era in piena ripresa; la formazione propria era incompleta e comprendeva un ferito che non avrebbe dovuto gìuocars; l'interesse di tutti era che essa perdesse. Nella, città che ospitava l'incontro, il fatto che la capolista non uscisse vincitrice dall'incontro era considerato addirittura come una Questione cit-tadtna. Le aspirazioni e gli interessi dei bianconeri e dei granata, per guanto per ragioni diverse, coincidevano. Una volta tanto, tutti d'accordo. Gran folla allo stadio, un campo in buone condizioni, ed una giornata serena e tiepida, quasi primaverile. Iniziativa juveatina Quel risveglio juventino a cui è stato più volte accennato in questi ultimi giorni ha avuto conferma- net primi quarantacinque minuti dell'incontro. Il primo tempo ha visto il netto predominio dei bianconeri. La palla era della Juventus, sua era l iniziativa, sua la insistenza all'attacco, suo quanto di buono si vedeva in campo. La Soma arrancava. Per coloro che l'hanno già vista all'opera in altre occasioni quest'anno, non era la stessa squadra. Nulla di fluido nelle azioni d'attacco, parecchio di stentato nel lavoro della difesa e, principalmente, un senso di fatica e d'imbarazzo nei movimenti del centro mediano, di solito così sciolto -e mobile. Bra ferito, Mornese. Nel confronto cogli avversari, i juventini brillavano per velocità e per brio. Un primo pallone, i bianconeri lo spedivano nella rete di Mosetti dopo circa un quarto d'ora di giuoco, ma a mezzo di una epinta delle mani di Lushta cosi evidente, che l'arbitro annullava. E, spingi e spingi, la rete valida doveva venire al Bl,« minuto. Su un rinvio errato di Bor mi, Varglien entrava in possesso e serviva immediatamente Colaneri, questi si presentava tutto solo davanti a Mosetti e lo batteva con un tiro basso, fra palo e piede sinistro del portiere. ■ Avrebbe potuto e dovuto segnare ancora la Juventus, in questo primo tempo, in relazione atta pressione esercitata sull'avversario. Ohe, in risposta, la Roma, più ohe contrattacchi sterili ed inconcludenti, roba che-si abbozzava da lontano e da vicino non concludeva affatto, non sapeva inscenare. La Roma si risveglia Atta ripresa, le cose cambiavano. La Roma si risvegliava ed andava alla riscossa. Per una buona metà del tempo, per venticinque minuti circa, i gìallorossi tenevano in soggezione i loro avversari. I quali apparivano cóme giù di tono alquanto, dopo lo sbrigliato primo tempo che avevano condotto. La Roma attaccava con continuità e, verso il quarto d'ora, mancava l'occasione di pareggiare, quando l'ala destra Borsetti, portatosi al centro, spediva alto sopra la traversa un pallone, che, data la breve distanza — quattro o cinque passi — non necessitava che dt un tocco per finire in rete. Doveva essere, questa, del resto, l'unica occasione di segnare che gli ospiti sapessero far maturare in tutta la gara. Alla mezz'ora, su uno del contrattacchi che la Juventus cominciava a sferrare, la difesa giallorossa veniva colta allo scoperto, Celandosi penetrava in area non da altri ostacolato che da Brunella, che, ad un dato punto, atterrava l'avversario con uno sgambetto. tRigore*. Tirava Sentimenti. Mosetti parava con un piede, la palla ritornava a Sentimenti e questa volta finiva in rete. Virtualmente la partita finiva a quel momento, sul due a zero. Le velleità della Roma si smorzavano, infatti, come sulla con, vineione che oramai non vi tosse più nulla da tare, in fatto di risultato. E ciò proprio nel momento in cui la Juventus si riprendeva e tornava a marciare forte. Del cambiamento sopravvenuto nel quarto d'ora finale, guanto a lavoro delle due square, l'indice più probativo lo forniva l'impegno che doveva sfoderare Mosetti per tenere a bada gli attaccanti juventini. L'incontro terminava col netto sigillo della superiorità bianconera. Dal giorno in cui è andata in testo omo classifica, la Roma ha fatto l'esperienza dei ricchi. Ha imparato a conoscere i sentimenti dei poveri o di coloro, cheposseg- Sono meno. Ha finalmente perso, i lasci dire a chi l'ha vista in piena forma ed in possesso di tutti i suoi mezzi, che essa non ha perso sul suo vero valore. Errore grave è stato, secondo noi, quello di far giuncare l'uomo che occupa la posizione di perno della squadra, nelle condizioni in cui si trovavo, Mornese ha giuocato con una gam bo saia, la sinistra, per tutto l'incontro. E tutta la squadra ha risentito della sua debolezza. L'attacco non è esistito che a metà campo.; Foni e Rava lo hanno tenuto a freno, non lasciandoselo sfuggire che una volta sola, quella a cui abbiamo accennato Scomparsa la mobilità del centro mediano, anche i terzini che pur di solito sono sicuri di se stessi hanno finito per trovarsi in imbarazzo. A reggere non è rimasta che la forma individuale di Brunetta ed il valore di Mosetti, un portiere che non tramonta. Una nuova Juventus La Juventus attuale vale due volte quella di un mese fa. Allora era una squadra sfiduciata, priva di linea, di metodo, di idee. Ora gli uomini hanno riacauistato fiducia e, colla fiducia, l mezzi tecnici cospicui di cui, uno per uno, ■sono dotati tornano ad emergere, lì progresso enorme compiuto è essenzialmente cosa individuale, oliò perfin Colaneri, che era stato allontanato di squadra, dà ora sprazzi di buon comportamento. Ma anche collettivamente, segni di miglioramento si fanno notare. I/impostazione tattica del giuoco non e ancora rimarchevole, ma vi è ordine in squadra, ed assie¬ mtetaciteve ogchcutochsacingncrimsd«SBtnVFbteilfrdmFcoqeNmjuLtovfopnRmtscmcldlildtansgfsbPdftinvMbdadmahudlerac me aH'ordhie una velocità ed una tendenza a passare la palla prontamente, senza più nessuna perniciosa esitazione-, che possono mettere"in imbarazzo qualunque■ avversario. La squadra sta risalendo, e quello che non ha ancora fatto oggi lo può fare domani. Quello che, incompleta pur essa e con alcuni giuocatori indisposti, ha fatto in guaste ultime due domeniche, equivale, confrontato col passato recente, ad un piccolo miracolo. E' un'altra unità che entra in lotta per i posti di testa. Ne guadagna l'interesse del campionato, come gli spostamenti in classifica determinati dalla vittoria di ieri chiaramente dimostrano. La gara non è stata turbata dal minimo incidente. Vi hanno assistito 30.000 spettatori circa, dando luogo ad un incasso di tSO.000 «re. Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Bra, Mornese, Novara, Roma