La sbolscevizzazione della terra nei territori russi occupati di Giorgio Sansa

La sbolscevizzazione della terra nei territori russi occupati La sbolscevizzazione della terra nei territori russi occupati La riforma verrà attuata per sradi Berlino, 27 febbraio. Una riforma di carattere storico, la sbolscevizzazione della terra nella Russia occupata, viene annunciata stasera a Berlino. La misura era attesa, come sappiamo, ma non cosi presto. Pare invece che gli studi fatti sopra luogo per ordine del ministro delle regioni orientali Rosemberg, abbiano condotto ad altre conclusioni: perchè la sbolscevlzzazione comincerà subito. Non sarà naturalmente totale sin dall'inizio; la si attuerà in tre stadi, ma fin dal primo giorno i contadini russi e ucraini sentiranno che l'ora della liberazione è venuta e che le terre ridiventano di loro proprietà; capiranno anche l'utilità dell'applicazione massima perchè i migliori potranno in seguito accrescere i loro poderi. Vecchio e nuovo Questa riforma che solo in parte può essere definita un ritomo all'antico giacché, come si vedrà, accanto al principio della proprietà privata, altri, ispirantisl alle dottrine sociali ed economiche del nazionalsocialismo, guidano l'opera del governo tedesco nel liquidare il bolscevismo, viene introdotta per il momento nelle sole terre che appartennero all'Unione sovietica prima del settembre del 1939: non dunque nei paesi baltici, nè iti quelle province che furono un tempo polacche e furono annesse al Sovieti all'atto della spartizione della Polonia. In tali regioni il procedimento sarà diverso tecnicamente in quanto che la Russia non riuscì a cancellare le tracce dell'antico regime e quindi ogni cosa potrà marciare più lestamente. Nella Russia e nell'Ucraina occupate, che del resto sono quelle dalle quali ci si aspetta il maggic'r rendimento cerealicolo in cìfre assolute, si adotta un metodo di riforma scalare il quale si prefigge i tre seguenti obiettivi: ripristino della proprietà privata, abolizione dell'industrializzazione, sviluppo della agricoltura, affinchè fino al limite del possi' bile quelle terre diventino produttrici di derrate e di materie prime per l'Europa intera. Ecco tracciati per sommi capi i tre stadi: Il nuovo ordinamento agrario revoca con effetto immediato tutte le leggi e 1 regolamenti sovie. tici riguardanti le aziende collet Uve. I Colcose diventano da oggi, provvisoriamente, economie cooperative (Gemeinwirtachaften) le quali si distinguono dai Colcose per il fatto che l'appezzamento di terreno che già il contadino so vietdeo aveva in usufrutto passa - in sua. proprietà ed è libero da imposte; che il bestiame passa pure in proprietà del contadino; e che, infine, l'appezzamento o podere che dir si voglia può essere dall'agricoltore ingrandito coi prcpri mezzi e cioè quando il proprietario dimostri di poter coltivare col suo lavoro più terra di quella che all'inizio possiede. (Come traspare da quest'ultimo punto l'ingrandimento del podere non potrà essere illimitato, non potrà cioè far rinascere la grande proprietà terriera acquistata col denaro; ma ciascuno sarà in grado di guadagnare di più quando disporrà di maggiori doti di forza e di intelligenza: il che equivale a dire che le buone qualità del contadino non rimarranno mai inutilizzate). Durante il primo stadio ora detto, mentre i piccoli poderi saranno, coltivati individualmente, il resto del Colcose sarà gestito e lavorato cooperativamente. Si tratta però di una disposinone transitoria che deve preparare e rendere facile il trapasso al secondo stadio nel quale anche la proprietà comune dell'ex-CoZcose sarà suddivisa fra i contadini e precisa mente concedendo ai migliori le terre più fertili affinchè la dlli genza e la laboriosità siano premiate; e si calcola che la consapevolezza che tali criteri saranno applicati all'atto della distribuzione sarà un forte incentivo durante il primo stadio transitorio cosi Importante per l'economia di guerra. Duplice forma di proprietà Quando tutto il terreno sarà stato distribuito fra contadini, ciascuno di essi continuerà a coltivare il proprio appezzamento iniziale a suo beneplacito mentre coltiverà l'appezzamento supplementare d'accordo con gli altri; per spiegarci, ciascuno dedicherà il proprio lavoro alla nuova terra che gli sarà stata data, ma non potrà farne ciò che vorrà; sarà deciso dall'alto, ad esempio, se dovrà essere coltivata a grano o avena e la semina e la mietitura saranno fatte contemporaneamente. Il prodotto apparterrà al contadino, ma mentre per l'appezzamento originale vigerà sempre l'esonero da qualsiasi imposta, egli dovrà versare una parte del prodotto dell'appezzamento supplementare allo Stato. In buona parte delle regioni occupate della Russia questo secondo stadio sarà probabilmente anche l'ultimo; giacché non si ritiene opportuno ritornare totalmente alla piccola proprietà in quelle zone dove la coltivazione in grande promette un maggior rendimento e dove le macchine agricole sono meglio utilizzate quando servono per grandi estensioni. Il terzo stadio sarà privilegio degli agricoltori di quelle provinole dove la qualità del suolo e la natura del terreno rendono possibile l'istituzione della proprietà privata assoluta. Ma in ogni modo si è giustamente dell'opinione che basterà attuare le riforme previste per la seconda fase della sbolscevizzazione per interessare i contadini al lavoro, per ristabilire i tradizionali vincoli con la terra e Insomma, scalzare le fondamenta dell'edificio economico costruito dai Sovieti. Le Sovcose invece non saranno date ai contadini. Queste aziende erano in Russia proprietà assoluta dello Stato sovietico e costituirono in altri tempi i latifondi della nobiltà terriera zarista. Adesso pas¬ sstoraaqampddaczappmpstrelagmrichrel'ritiasptuLcavtenscmrrrcnqgFalaqsnrdsdsmdtpdTvglucnzinSmenSacasddqatongdcIpntgtdmdph seranno all'amministrazione tedesca. Quanto alle stazioni di trattori istituite dai Sovieti esse saranno pure assegnate in gestione all' amministrazione tedesca la quale intende trasformarle in aziende modello dotate di tutte le macchine agricole che i piccoli proprietari non possono procac darsi; in esse saranno sempre a disposizione dei contadini i tecnici agrari che possono consigliarli: in certo modo si tratterà di istituzioni simili alle nostre cattedre ambulanti. Come si vede, l'abbandono dei principii sovietici è radicale; la portata della riforma sta specialmente nel nuovi criteri di compenso all'operosità; non si ripristina il mercato libero che aprirebbe la porta al ritorno àtei Kulakismo, fenomeno odiato dai muglici, ma si offre la possibilità al mugiko di diventare fra i suol pari un piccolo nobile a condizione che «egli lavori costantemente e renda il massimo a se stesso e all'economia. Era necessario escogitare criteri nuovi non solo perche gli antichi sono ostici ma anche perchè altrimenti come si sarebbero distribuite le terre? I vecchi proprietari sono morti o di morte naturale o per mano della Ghepeù. Le vecchie famiglie sono state cacciate dai paesi, i confini fra le vecchie proprietà sono da lungo tempo cancellati. I tedeschi fanno piazza pulita deL sistema bolscevico e Introducono nuove norme il cui significato sociale e morale non sfugge a nessuno. Naturalmente nell'affermare che le terre russe occupate si inseriscono cosi nell'economia europea essi non dimenticano di ricordare che questa economia è attualmente in guerra e che la guerra esige l'im- Fiego totale delle energie; per cui contadini russi e ucraini non solo acquistano dei diritti ma si accollano dei doveri; primo di tutti quello di compiere il massimo sforzo per produrre molto. Da quanto si è visto lo sforzo non dovrà tuttavia apparire doloroso giacché contiene la promessa di un miglior avvenire per le persone e per le loro famiglie. Tenen do conto di ciò, le autorità tedesche si dicono sicure che la riforma sarà accolta con entusiasmo dalla popolazione agricola delle terre dell'est -e che accrescerà le promesse di un loro rapido ren dimento. Giorgio Sansa

Persone citate: Rosemberg