La Mostra della Romanità risorgerà più ampia e più bella

La Mostra della Romanità risorgerà più ampia e più bella La Mostra della Romanità risorgerà più ampia e più bella II prof. Giglioli riferisce al Duce sul Centro di studi sull'Impero - II nuovo edificio dovuto alla munificenza della Fiat Roma, 26 febbraio. , Il Duce ha ricevuto il cons. naz. prof. Giulio Quirino Giglioli, il quale Gli ha fatto un'ampia relazione sul lavoro compiuto in esecuzlone dei Suoi ordini per lo studio e la divulgazione della conoscenza delia romanità imperiale. Alla chiusura della Mostra augustea della romanità, che raccolse così vasto consenso di studiosi e di folle, il Duce deliberò che essa assumesse carattere permanente e che venisse ordinata in un nuovo palazzo appositamente costruito da inaugurare nell'ambito dell'esposizione universale di Roma. Mentre tale grandioso edificio, d'accordo con il commissariato generale dell'esposizione, è in avanzata costruzione per munificenza della Fiat, avendo il Duce disposto che il prof. Giglioli, coadiuvato dallo stesso nucleo di studiosi che con lui fecero la Mostra augustea della romanità, costituisse alle sue dipendenze e in colle- §amento col Museo dell'Impero el Governatorato un centro di studi sull'Impero romano, si è ve nuto integrando il materiale destinato alla mostra con nuovi calchi, plastici, modelli, ricostruzioni e riproduzioni di pitture, mobili, armi e suppellettili di ogni specie. Contemporaneamente si è organizzato il centro di studio e si è dato impulso alla sua vita. Il Duce ha espresso al cons. naz Giglioli il suo elogio per l'attività svolta e gli ha dato precise direttive per la prosecuzione dei lavori diretti ad una sempre più ampia e profonda conoscenza della missione imperiale di Roma, origine e base della civiltà moderna. Il Duce ha ricevuto il consigliere nazionale Guido Mancini che Gli ha presentato i primi cinque volumi della collana «: Scrittori politici italiani » da lui diretta, edita dalla Casa Zanicheljl con l'eleganza e la dignità tipografiche che le sono tradizionali. Il Duce si è vivamente compiaciuto dell'iniziativa ed ha elogiato il camerata Mancini per il modo come la pubblicazione è stata condotta, sia dal punto di vista scientifico, sia editoriale. Il consigliere nazionale Guido Mancini ha inoltre sottoposto al Duce il progetto della costituzione di un Istituto di studi sugli scrittori politici Italiani, allo scopo di iniziare e proseguire un lavoro di indagini, di coordinamento di ricerche, di pubblicazioni varie intorno a quella che, senza ombre di retorica, può chiamarsi una delle ricchezze più cospicue dello spirito nostro, quale è il pensiero politico italiano. Il Duce, nel prendere atto della proposta del prof. Mancini, ha approvato l'iniziativa di dar vita a tale Istituto e ne ha dettato le direttive. nddsl

Luoghi citati: Roma