IL VINO "sorvegliato speciale"

IL VINO "sorvegliato speciale" IL VINO "sorvegliato speciale" Xa qualifica di « sorvegliato speciale» è stata data al vino, con riferimento alla, imposta di consumo che lo colpisce, da un autorevole ministro dell'agricoltura or è qualche anno. Oggi, con l'aggravante di blocchi e vincoli, quella qualifica è insufficiente. Di chi la colpa? H medico prescrive un farmaco quando si trova di fronte ad un ammalato da guarire; le superiori gerarchie hanno dovuto prescrìvere! le ricette di cui tutti si lamentano (anche quelli che le hanno prescritte) perchè trovatesi di fronte ad un mercato vinicolo anormale. Siamo arrivati alla vendemmia senza scorta perchè della deficitaria produzione vinicola 1940-41 il, mercato aveva assorbito tutto il disponibile ed aveva assunti anche alcuni impegni soddisfatti coi primativi 1941-42 a prezzi ancora non bloccati. La vendemmia 194142 nello scorso agosto, quando cioè fu fissato il prezzo di L. 21 per il yino di normale consumo^ era stata prevista se non abbondante certamente sufficiente anche per i già da allora noti fabbisogni speciali della distillazione e delle Forze Armate. Ma l'andamento stagionale prevendemmiale pare abbia buttate giù le previsioni. I vinificatori: molto perchè erano ancora sotto l'impressione del non mantenuto blocco del prezzo della campagna 1940-41; un po' perchè fino al 15 novembre, data di entrata in vigore del prezzo di L. 21, si sono verificate vendite di saldatura t prezzi più alti; infine per la gene rale convinzione della insufficienza della reale produzione di fronte a tutti i fabbisogni normali ed eccezionali, hanno cominciato a temer duro. Le disposizioni in vigore sono note: indubbiamente non sono l'ideale, ma è altrettanto certo, a nostro avviso, che dovendo prescrivere una disciplina non si poteva far di meglio. Solo si poteva essere più tempestivi. H vino è un alimento compie mentore oggi più che mai indi' spendibile particolarmente alle classi meno abbienti. Ma 11 vino non è un bene fungibile; non tutto il vino si produce alio stesso costo e da ciò la assoluta necessita delle fatte discriminazioni ai fini del prezzo. Si era anche pensato di procedere alla fissazione di un unico alto prezzo, senza scendere a scale qualitative, nella fiducia di un automatico logico orientamento del mercato, ma il timore che l'unico alto prezzo sarebbe stato l'ancoraggio di tutti i vini fece dar passata a detta idea. Ma quel che non fecero i dirigenti vorrebbero farlo praticamente i detentori di vino: oggi in Italia, stando alle loro interessate affermazioni, non vie più vino di normale con sumo! Ed allora perchè lamentarsi della aggravata "sorveglianza speciale? H vino per la produzione dei l'alcool per fini bellici, quello per le Forze Armate, quello per la popolazione meno abbiente, il vino cioè di normale consumo, non può essere scomparso dopo solo pochi mesi dalla vendemmia. Nè possiamo pensare ad eccessive.provviste da parte dei normali consumatori sia perchè le classi meno abbienti non hanno la possibilità economica di larghe provviste nè quella della relativa conservazione, sia perchè i bilanci comunali lamentano un minor gettito dell'imposta sul vino. E allora? I detentori dovrebbero oramai essere largamente convinti che il prezzo resterà fermo tanto più che è risaputo che gli agenti dell'imposta di consumo fanno buona guardia e perciò la borsa nera non potrà funzionare. Cosa aspetteno per fare il loro dovere? Parliamo dei detentori perciò ci rivolgiamo sia agli agricoltori che ai commercianti ed agli indù striali. Siamo però indotti a credere che la gran massa del vino disponibile è ancona presso i produttori diretti perchè commercianti ed industriali assillano le loro organizzazioni con richieste di intervento perchè venga ad essi avviato il vino necessario alle proprie aziende. Comunque, è in corso una indagine sulle giacenze di vino presso industriali e commercianti, e dato il loro limitato numero i controlli non saranno troppo difficili. Invece non è agevole nè facilmente controllabile un accertamento delle giacenze di vino presso i produttori diretti (quasi due milioni di vinificatori) i quali per i quantitativi sotto i 100 ettolitri non sono stati neanche obbligati a far la denunzia. Siccome è allo studio la questione delia distribuzione degli anticrìttogamici non si potrebbe subito profittarne? Si potrebbe per esempio fissare fin da ora una precedenza di assegnazione od una maggiore assegnazione a favore dei viticoltori che entro il 10 marzo mettessero il proprio vino spontaneamente a disposizione del settore della viticoltura per la destinazione alle Forze Armate ed alla distillazione. Vittorino Gervasio pvpgfaStnslddgiuldcSrrtvmdrstcbcrsAFsafececaacofotoulegrcrcmvmcrnaisLidspqpAdtetrprlIelate

Persone citate: Vittorino Gervasio

Luoghi citati: Italia