Il pittore dei sommergibilisti

Il pittore dei sommergibilisti ARTE... SUBACQUEA Il pittore dei sommergibilisti E' uscito in missione con tutti i « tipi», ha disegnato a tutte le quote; persino a quelle vertiginose oltre i cento metri... à e i e i a e n o a (Da uno dui nostri Inviati) Gruppo Sommergibili y, febbraio. Slamo sbarcati dallo stesso battello, io ed il pittore dei sommergibili, Attilio Giuliani di Roma. Oggi, siamo andati a passeggiare verso i velieri che sono là in fondo, tutte le tele raccolte sulle an tenne, arrotolate ai pennoni: e sembrano rade selve a novembre che abbian perduto l'ultima vestigia di foglie gialle; parrebbe di dover vedere il tappeto d'oro, scricchiolante, in coperta. Niente di più autunnale d un veliero in disarmo sotto la pioggia. Sono navi che sentono le stagioni, quelle; e a primavera poi pare che il legno nudo degli alberi, la grazia Sei bompressi, abbiano brividi di gemme e sospiri di tenere foglie e che la sua base perduta nelle stive rimetta radici, e le allarghi e beva linfa dall'acqua del mare. La <( quinta stagione » Poesia. E invece i sommergibili son sempre eguali, d'inverno, d'estate, a primavera. La loro sagoma di acciaio nè s'ingentilisce con l'a- Srile, nè col. febbraio intristisce, fon hanno, i sommergibili, come invece le navi di superficie, un abito invernale ed uno estivo fat to di particolari, di colori, di spun ti tradizionali. Il loro aspetto este-H riore è uniforma Come quelli considerati a vivere in un elemento dove la mutevolezza del tempo non s'avverte, poiché nel fondo del mare pioggia bel tempo, nuvolo, sole, vento, caldo, freddo, brezze, non contano. Gli uomini a .bordo dei sommergibili quando sono c sotto » vivono sempre una loro quinta stagione che li disimparenta dalle altre creature. Cosi si va parlando, io e Giuliani. Ci lega un'amicizia saldatasi sott'acqua, ed una predilezione comune, una comune milizia sui sommergibili. Egli è difatti l'unico — fra i pittori in servizio di guerra con la Regia Marina — che abbia voluto limitare il campo della sua testimonianza artistica al mondo dei sommergibili e ne abbia tratto esperienze di valore incalcolabile. Pittori sui sommergibili ce ne sono venuti, ed io ve JVho già parlato, una volta. Ma lui, Giuliani, c'è dall'inizio della guerra: è uscito in missione con tutti i « tipi », disegnato a tutte le quote, persino & quelle più vertiginose oltre i cento metri. E tanta consuetudine con la straordinaria vita di bordo degli < angeli senza ali > l'ha portato ad una raffinatezza d'interpretazione che appare la più adatta a trasfondere nell'opera d'arte quel che è lo spirito di questi marinai straordinari e di queste specialissime navigazioni subacquee. Perchè anche dipingendo, si combatte la guerra a bordo dei sommergibili E per un Paese'come il nostro dove Mussolini ha voluto esaltate in guerra soprattutto tutte le forze dello spirito, l'Arte può conseguire vittorie che il tempo valuterà giustamente nel loro imponente significato, e nella loro etema concretezza. Guai a quelle cause che non hanno avuto echi nel canto dei Poeti, e specchi nella tavolozza dei pittori. Povere vittorie quelle che il canto e il colore hanno ignorato. Cosi, da diciotto mesi, Giuliani lavora a bordo dei sommergibili. Siamo stati « fuori » insieme: c'era, un giorno, il mare tempestoso, e spazzava -la coperta. Il frangionde della torretta non bastava a ripararci dalle colonne di acqua. Il comandante, l'ufficiale alle armi, le vedette, il timoniere, attenti a seguire il filo della rotta, ad investigare il mare, a scrutare il cielo, a sentire — chi sa! — rumori di motori e di eliche; essi combattevano contro quel mare maledetto. E Giuliani, s'era messo a ridosso della camicia dei periscopi e con il lapis schizzava appunti, fissava l'espressione degù uomini percossi dall'acqua Parco che le onde facevano da prua a poppa. Imperturbabile, sereno, facendo acrobazie con il telaietto d'incerata che aveva costruito perchè fosse ombrello si suol fogli di carta e li salvasse dall'acqua. Siluri e pennelli Un'altra volta, un bombardamento subacqueo. Egli stava disegnando in camera di manovra, quando scoppiarono vicine tre bombe di profondità a lunghi intervalli. Nessuno si mosse: il timoniere, gli uomini ai volantini delle casse zavorra, ai meccanismi della pompa d'assetto, U comandante con gli occhi inchiodati al manometro. Nessuno si mosse. Nemmeno il pittore, si mosse. Continuò a combinare colori, a profilare le figure di quelle creature to rischio mortale, sull'orlo dell'imponderabile. Ah che ogni altra vita è diversa, da questa del sommergibilisti! Pensate: un combattimento, una fdavdpbdviccn H a a i . a o i l a difesa, un assalto: c'è il movimento, lo slancio, i colori accesi in mille sfumature da fissare sulla tela, nella guerra fatta in qualsiasi altro ambiente dèi creato. Ma a bordo, a bordo d'una unità subacquea, pur mentre la morte parla col rumore atroce delle bombe che esplodono e scuotono il battello e provocano frane d'acqua, nulla è diverso da quando si naviga nella più sicura e pacifica falda di mare. L'impassibilità è d'obbligo. Guai a tremare, guai anche a muoversi. E allora, e allora, il pittore deve cogliere attimi, luci ed ombre di stati d'animo che si riflettono per un istante negli occhi, sulle bocche pallide dei marinai; egli deve dipingere qualcosa che non si vede o che si vede appena. Un giorno cogliemmo assieme il momento elettrizzante del lancio di un siluro. Elettrizzante, perchè dal prodotto di calcoli fulminei, dall'ordine del comandante, da quattro o cinque meccanismi-azionati con pacatezza, ecco che scoc ca il fuso mortale. Ma tutto, anche allora, in camera di lancio, manca.di dinamismo, e la staticità è la peggior nemica dell'eloquenza d'una pittura. Seguitiamo a parlare: Giuliani mi dice che — invece — i momenti artisticamente ' culminanti nella vita dei- sommergibili sono quelli dell'emersione e dell'immersione. Allora, gli uomini di bordo hanno aspetti peculiarisslmi; si distingue perfettamente guardando un acquerello, un disegno, una xilografia suoi, quand'è che s'era per < andar giù », e quando si stava invece « ritornando ' su ». Ma la lunga esperienza di. questo pittore sui sommergibili, ha rivelato un'altra cosa: che « sotto j-., navigando negri abissi del mare, certe luci irreali, i volti, gli oggetti, hanno riferimenti coloristici eccezionali. Ci son colori banditi dalla tavolozza di quadri fatti dentro i sommergibili: il rosa, il celeste, l'arancione, ad esempio. Predominano il nero, il verde, 11 giallo. .' Sinfonie verdazzurre Certi giorni d'estate, quando « sotto » la temperatura è torrida e gli uomini sono nudi, nudi, il sudore a lentissima evaporazione li copre come d'uno smalto trasparente: e si dipingono nudità da •tutte le altre del mondo dissimili. Il quadro rappresenta le creature Su ali erano: come appena uscite a un bagno di vetro fuso; quasi statue irreali, fantastiche. Bisogna che questo pittore dei sommergibili abbia proprio una eccezionale virtù di ricerca, una certosina pazienza di sperimentatore, per vincere come ha vinto le ostilità di un paesaggio d'acciaio cosi ermetico, un paesaggio chiuso al bacio del cielo ed alle gamme dell'arcobaleno. Poi, Giuliani, ch'è soprattutto uno xilografo principe, s'è messo spesso con la sgorbia a lavorare il bosso di testa « sotto ». Ore ed ore ad intagliare nobilmente sul legno gli aspetti di questo mondo segreto. Qualche volta, egli vorrebbe — oh che è un po' il sogno di tutti 1 sommergibilisti! — riuscire a guardar c fuori », a vederci dentro quel fondo di mare. Vorrebbe che l'oblò acquistasse d'un tratto trasparenza, ed il mondo favoloso degli abissi gli si rivelasse; che nascessero dal nero-lavagna i tenui colori dei pesci, le lacche preziose delle piante abissali. Vorrebbe, mentre c'è dentro, immerso nella scatola d'acciaio, fissare col pennello quel paesaggi che nessuno ha mal visto se non con gli occhi della fantasia. Si deve accontentare di comporre una sinfonia di verde e di azzurro: com'è il mare, sotto, a dieci, o a quindici metri nelle giornate limpide e assolate, quando ai vcdmssc finestrini si vedon le forme del sommergibile, le draglie, il cannone di prora, lo sperone dentato, e tutto come nel cuore d'uno smeraldo per chi sa quale magia Voi amerete questo pittore dei sommergibili, a mano a mano che vi farà partecipi delle sue esperienze; e benedirete l'inizia, tiva dell'Ufficio Stampa della Marina che ha suscitato una si nobile impresa. Quanto successo hanno avuto le Mostre dei pittori in guerra cori la Regia Marina, che si vanno effettuando nelle principali città italiane. (E perchè non andrà anche all'estero questa testimonianza viva dell'Arte agli eroismi della Patria sul mari?). Su e giù per la banchina. Quasi sera, e tacevamo. Fu breve la conclusione del nostro discorso. Si parlò dei sogni I sogni. Sogni a bordo d'un sommergibile. Voi non potete immaginare che bellezza sarebbe avere un'immagine pittorica di quel che sogna questa gente immersa in una vita favolosa ed eroica. Come sul volto d'un marinaio dormente, mentre si naviga negli abissi trapeli la poesia e la fantasia di un sogno. E come nobile e pura, diventi la sua anima trasparente nel sonno. Poiché quelli che dormono «sotto», in immersione, fanno tutti sopii belli e soavi; girotondi di bimbi, incanti di fanciulle sorridenti, giardini meravigliosi, chiare fontane, palazzi d'oro, musiche estasiami, e bandiere epiegate, e splendori di Vittorie! Gli incubi, i sogni cattivi, 1 sogni che stringono il cuore, popolano soprattutto il sonno di coloro che hanno paura della morte, poveri al quali l'Aldilà si spalanca còme una punizione e non s'apre splendente come il Premio divino al buoni soldati della Giustizia Attilio Crepa* Il pittore dei sommergibili mentre lavora in torretta. (Foto Attilio Crepas),.

Persone citate: Attilio Crepa, Attilio Giuliani, Giuliani, Mussolini

Luoghi citati: Roma