La razionalizzazione degli ordinamenti amministrativi

La razionalizzazione degli ordinamenti amministrativi RISPARMIO DI TEMPO E DI DENARO La razionalizzazione degli ordinamenti amministrativi II problema della razkxnallzaazlone degli ordinamenti amministrativi e dell'attività del pubblici uffici è destinato a rimanere un problema aperto. Se gli uòmini fossero razionailf] ne 'sarebbe anche razionale la condotta'pratica, privata e amministrativa. Non c'è dunque da meravigliarsi che i pubblici impiegati siano, nell'esercizio delle loro funzioni, razionali fino ad un certo puntò. Nessuno lo è al cento per cento e naturalmente. L'agire razionalmente esige und sforzo continuo, faticoso, una- disciplina /metodica. Perciò c'è chi lo.è di più e chi lo è di meno. Ci sono anche gli specialisti della razionalizzazione che provvedono alla lacuna della razionalità nell'aglre. •Recentemente, con l'alto patrocinio del Ministro delle - Finanze, Paolo Thaon di Revel, ha iniziato 1 propri lavori, sotto la presidenza di Vincenzo Azzolinl, l'Istituto Nazionale di Finanza Corporativa che ha appunto per suo primo scopo la razionalizzazione degli ordinamenti finanziari Il nostro Ministro delle Finanze, che assoda ella sensibilità finanziaria quella amministrativa, ha contribuito in vari settori della propria amministrazione e soprattutto con l'anagrafe fiscale, a porre le premesse di un ordinamento più razionale degli istituti finanziari. Non è oggi prevedibile quali ne saranno gli sviluppi pratici' che potranno portare a risultati d'importanza istituzionale notevolissimi. L'azione amministrativa implica sempre un costo, anzi più costi: i un costo finanziarlo ' sopportato dall' Amministrazione e dei'initl- . va ni ente dal cittadini; un costo finanziario sopportato diretta' mente dai cittadini per le spese inerenti all' adempimento degli obblighi che ad essi impongono gli istituti amministrativi; un costo economico costituito dal tempo che 1 cittadini devono dedicare alle pratiche amministrative e soprattutto da un rallentamento non necessario provocato dagli ordì namenti amministrativi nel ritmo dell'attività, privata, spirituale e materiale. Il fine non si discute. Quel che si discute è il modo di raggiungerlo, i L'Istituto per la Finanza Pubblica sarà veramente benemerito se porrà allo studio, con 1 mezzi che non gli possono mancare, questo argomento dei costi finanziari ed economici non necessari degli ordinamenti amministrativi e finanziari e cioè il problema del ri sparmio di denaro e di tempo e in ogni caso di lavoro che si potrebbe conseguire con una razJonaliz . zazlone di tutti i nostri istituti a ;, cominciare, da quelli finanziari Che non sono certo i più praticamente imperfetti. Accanto a questo risparmio di lavoro c'è da preoccuparsi di liberare gli uomini dagli ^impacci amministrativi non necessari che ritardano o anemizzano l'iniziativa e l'attività economica nazionale. , L'estendersi della disciplina amministrativa ad atti e rapporti in passato da essa non regolati rende sempre più importante il problema della razionalizzazione perchè non ne resti paralizzata la vita nazionale. ' Negli ordinamenti liberali l'irrazionalità dei metodi amministrativi non ha un grande peso per la limitazione stessa delle pubbliche funzioni e dei pubblici interventi. Ma nei nostri ordinamenti nei quali va rarefacendosi l'azione privata estranea alla competenza amministrativa l'irrazionalità dei metodi amministrativi può portare a gravi e paralizzanti conseguenze. L'argomento è dunque della maggiore importanza, sentita da tutti. E' uno dei temi più frequen tati nella stampa e nelle private discussioni. Il tempo è denaro. Io direi: il tempo è -lavoro. La politica demografica stessa non sarebbe giustificata se non riducessimo al minimo le dissipazioni del lavoro umano e se non provvedessimo al l'economia degli uomini. Quando furono istituite le prime Facoltà di Scienze Politiche, soprattutto perchè concorressero a formare 1 pubblici impiegati, è stata dibattuta la questione se esse avrebbero dovuto avere un indirizzo di alti cultura o un indirizzo più concreto e più tecnicamente formativo che, senza trascurare l'aspetto culturale, desse il peso dovuto al problema della organizzazione amministrativa di uno Stato moderno. Prevalse l'indirizzo pressoché esclusivamente culturale, più consono alle nostre tradizioni universitarie e meno aderente alle nostre necessita pratiche.. Invece il partire dalla realtà concreta, il mantenersi aderenti ad essa è il presupposto di una vera cultura fondata sull'osservazione e sull'esperienza dei fatti. La scarsa considerazione dell'aspetto organizzativo è una delle caratteristiche della burocrazia che non si pone mai o quasi il problema del costo in tempo e cioè in lavoro perduto dagli impiegati e dai cittadini a causa dei difetti pratici degli ordinamenti amministrativi. Quindi c'è la tendenza ad attribuire all'estendersi del compiti dello Stato come a un difetto pro- prio del sistema la irrazionalità amministrativa del provvedimenti e particolarmente della loro pratica attuazione. L'equivoco è molto delicato e merita di essere chiarito e tolto di mezzo appunto con una revisione sistematica di questo aspetto dei costi non necessari dovuti a deficienze organizzative, a mancanza di spirito di collaborazione nelle varie amministrazioni, alle non necessarie molteplicità degli istituti. ~ L'impiegato deve possedere uno ' «Bfcito unitario dello Stato non ottenebrato e compromesso da gelosiVUli competenza e dalla tendenza ad esagerare la propria. Ma qtnsmsga tutti coloro che sono a capo dei singoli servizi devono essere degli organizzatori e vedere la loro attività dall'aspetto e col metrò organizzativo e non della logica astratta e delle sottigliezze giuridiche. Il fine è spirituale in quanto è politico, ma i mezzi pur avendo anch'essi un aspetto spirituale e politico hanno un prevalente carattere pratico, tecnico, organizzativo. Non per la prima volta il Regime si è posto il problema del costo amministrativo che in uno Stato moderno, e data l'estesa disciplina che esso implica, è molto notevole. Cè ora da auspicarsi che l'Istituto per la Finanza Pubblica, attrezzato con elementi che possiedano istintivo il senso pratico della organizzazione e ne abbiano fatto lodevole esperienza, ponga elio studio' con spirito spregiudicato questo grosso problema al quale è legato il ritmo della vita nazionale. Alberto de' Stefani

Persone citate: Paolo Thaon, Revel, Vincenzo Azzolinl