LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Si hanno le prime, molto parziali ammissioni dell'ammiragliato sulle perdite nel Mediterraneo. Naturalmente non si fa cenno all'affondamento dell'incrociatore tipo Cairo. Ma silenzi e le reticenze di Londra valgono solo sul terreno propagandistico per quei pochi che ancora credono ai comuni' cati anglosassoni; per la guer ra contano le perdite reali con fessate o no. • Il balzo nipponico in Birmania è notevole; il forzamento del fiume Bilin fa prevedere non lontana l'avanzata nella valle del Sittang coll'occupazione del centro ferroviario di Pegu. H cuore della Birmania è nella ferrovia che sale da Rangun a Mandalay; quando sarà tagliata quest'arteria l'obiettivo principale sarà raggiunto; Rangun sarà alla mercè dei vincitori. Anche su questo fronte la resistenza inglese, che pur avrebbe potuto sfruttare ottime posizioni naturali, appare fiacca e disorganica. rLcfrnepnrsdmiLf• Ancora non si hanno conferme di sbarchi a Giava o nella vicina isola di Bali; però è certo che le basi di queste isole sono sottoposte a intensificati bombardamenti aerei. Non bt sogna aver fretta nelle anticipazioni di quelle che saranno le realtà di domani; i giapponesi hanno impresso un tale ritmo veloce alle loro operazioni che , si può esser certi dì uno sfruti | aménto a tutto vapore dell'ini- a l e 0, di oe e o o ni a ; i, e, e e - a si e ld g zi e 11 o z ) ziativa e delle condizioni di superiorità assicuratesi. • I russi tentano ad ogni costo di sbloccare Pietroburgo, ma i tedeschi sono sempre a Schlusselburg. Anche' per gli altri settori dell'immenso fron' te Mosca dà notizie molto va' ghe e piuttosto pessimistiche per la penisola di Kerc. L'attuale laconicità in contrasto colle affermazioni bluffistiche delle settimane passate vuole essere attenuata dalla promessa per .sabato prossimo, anniversario della fondazione dell'esercito rosso, -di un riassunto completo delle operazioni con miraggi di decisivi successi. L'attesa è a breve scadenza. • Roosevelt fa l'indispettito e il catastrofico. Da un lato denuncia una specie di atmosfera disfattista nei circoli della capitale; dall'altro vuole eccitare V opinione pubblica depressa colrindicazione di pericoli diretti e imminenti sulle città nordamericane. Il dittatore della Casa Bianca, invece che confessare le colpe della sua politica e il fallimento completo dei suoi calcoli, vorrebbe rifarsi una verginità popolare in una fiammata di patriottismo imperniata sul suo nome. In realtà sempre più larghe masse si stanno accorgendo dei suoi errori catastrofici e si intravedono sintomi di crisi nella sua autorità. • L'equivoco Nahas Pascià si chiarisce più rapidamente di quanto si prevedesse. La gioventù egiziana capisce di essere stata turlupinata e1 tradita nella soluzione di una crisi che aveva una sola causa, l'insofferenza verso l'oppressione britannica. E si agita e protestaCosi l'indegno successore di Zaglul Pascià è costretto a rivelarsi in ogni atto come un volgare strumento di govèrno nelle mani dell'Alto commissario inglese. a. s.

Persone citate: Nahas, Roosevelt

Luoghi citati: Birmania, Cairo, Londra, Mandalay, Mosca, Pietroburgo