Sette milioni di uomini ✓ sotto l'incubo dell'invasione di Italo Zingarelli

Sette milioni di uomini ✓ sotto l'incubo dell'invasione / GIAPPONESI ALLE PORTE DELL'AUSTRALIA Sette milioni di uomini ✓ sotto l'incubo dell'invasione i ISTAMBUL, febbraio. Annibale essendo alle porte, il Governo australiano ha ordinato la leva in massa, chiamando nell'esercito attivo o nel servizi ausiliari tutti gli uomini fino al sessant'anni e preparando ài tempo stesso la mobilitazione femminile. Ma. un vero esercito attivo non esisteva: tutto è da fare, quasi di sana pianta, perchè il servizio militare obbligatorio è stato istituito da poco, in quanto anche dopo che la Gran Bretagna l'ebbe introdotto, l'Australia rimase fedele al sistema degli arruolamenti volontari, e delle milizie, e per giunta mandò il grosso del contingenti cosi costituiti nell'Africa del nord e nel Levante, dove parteciparono, fra l'altro, all'occupazione della Siria. Ugualmente l'Australia non ha una fiotta degna di menzione, ni un'armata aerea. Venti volte l'Italia La popolazione complessiva del dominio non raggiunge i sette milioni (al lo gennaio del '38 si contavano G.926.590 anime) e l'estensione del territorio, viceversa, è immensa, ammontando a 7.703.850 kmq., cioè a dire più di venti volte la superficie dell'Italia peninsulare, che è di 310.191 kmq. Nel nord, la densità della popolazione è di appena mezzo abitante per kmq., il che rende oltremodo difficile proprio la difesa del territorio agognato tìal nipponici per potere Interrompere le rotte che dall'America portano In Australia e nelle Indie olandesi. Se il servizio obbligatorio fosse stato adottato a tempo, la situazione, con circa un milione di armati, sarebbe stata ben diversa: oggi come oggi, l'Australia non può Invece contare che sul l'improvvisazione e sperare che almeno l'America, malgrado le distanze enormi dal canale di Panama a Sydney e a Port Darwin, riesca a spedire dei rinforzi, muderai sull'imminenza di aiuti inglesi sarebbe pericoloso più che inutile: la Gran Bretagna i gravata di compiti che superano le sue possibilità attuali, « per resistere a Singapore, ad esempio, ha dovuto ancora una volta ricorrere proprio al contingenti australiani. Con gl'indigeni venne formato mesi fa un reggimento detto Torres Stratta Infantry provenendo gli uomini, quasi tutti ex-marinai e pescatori, dalle isole dello Stretto di Torres, che divide l'Australia dalla Nuova Guinea: ma i quadri del reggimento sembra siano soltanto sulla carta e pronto finora non sarebbe che un battaglione. Comunque si tratta di effettivi senza influenza decisiva sull'andamento delle operazioni. Gli australiani sanno benissimo che terminata l'occupazione della Nuova Guinea, i giapponesi cercheranno d'impadronirai di Port Darwin, importantissimo per gli anglo-sassoni pur non essendo base navale paragonabile a Singapore: ma perduto Singapore, Port Darwin ne dovrebbe pigliare il posto. Tutta la vasta zona sabbiosa che si distende dietro Port Darwin viene febbrilmehte attrezzata a difesai ed è verso questa zona che si riversa quasi la totalità dell'Intensificata produzione locale di materiale bellico, alla cut testa è stato messo Esslngton Lewis, una specie di dittatore per gli armamenti che dovrebbe sostenere la parte sostenuta in America da S. Knudsen. Nel decorso biennio l'Australia aveva compiuto in tale campo sforzi tali da meritarsi U titolo di < arsenale dell'Impero a oriente di Suez», ma proprio la funzione di arsenale dell'Impero le ha Impedito di formare scorte e riempire magazzini, e la-stampa di Sydney e di Melbourne scrive che le munizioni australiane sono servite alle forze armate inglesi per la c battaglia d'Inghilterra > e nel Medio Oriente. Pure bisogna porre meste all'e¬ norme estensione delle coste marittime dell'Australia, di 12.500 miglia, che'esige forti In tutti i punti - d'importanza strategica. Spentasi la speranza che i grandi cannoni montati In questi forti potessero rimanere silenziosi e sino alla fine della guerra >, come scriveva nell'ottobre un giornale di Melbourne, sulla costa ora si vigila giorno e notte per tenersi pronti a respingere tentativi d'Invasione nemica e gli uomini non lasciano mal 1 pezzi, .che In tre secondi dovrebbero entrare In azione.. Certe zone di difesa costiera vanno da un punto immaginario sul mare che dista 600 miglia dalla costa fino a 200 o 300 miglia nell'interno: s'immaginino, quindi, sforzo e tensione d'egli uomini e rendimento richiesto al macchinari. Gli australiani ritengono che per il momento il pericolo maggiore sia costituito dall'aviazione giapponese: mentre scriviamo le truppe nipponiche sono sbarcate in punti che dall'Australia distano comunque parecchie centinaia di miglia e la stessa occupazione della base aerea e marittima di Rabaui ha allarmato perchè obbliga 1 trasporti di materiale americano ad allungare la traversata di 2.600 miglia, il che significa di una diecina di giorni. La difesa antiaerea predomina, quindi, sopra ogni altra cura: a Brisbane e a Sydney numerosi edifici sono già quasi scomparsi dietro mucchi di sacchi di sabbia, e a Brisbane si lavora ininterrottamente a costruire rifugi in cemento. Da Sydney si sono fatte partire centinaia di donne e di bambini ricoverati negli ospedali e prosegue alla svelta' l'evacuazione della zona costiera. Pure Melbourne, che non si considera troppo minacciata, fa preparativi: nelle grandi ditte, durante l'ora di riposo, impiegati del due sessi riempiono sacchi di sabbia e preparano rifugi sotterranei. E polche armarsi vuol dire spendere quattrini, 11 Parlamento federale ha votato un aumento delle imposte dirette per 24 milioni di sterline. La Nuova Zelanda Automobilismo e sport per- gli australiani non sono più di moda: già ridottissimo dal razionamenti della benzina succedutisi nel 1941, il traffico automobilistico, entrato in guerra 11 Giappone, è stato addirittura strozzato e ora le stra¬ de sono 11 regno dalle biciclette e delle carrozze a cavalli. Campi di golf e ippodromi 11 ha requisiti il comando militare, che dalla mobilitazione non ha escluso nè gli allenatori nè 1 fantini. Nella vicina Nuova Zelanda le cose seguono Identico ritmo. L'oscuramento è da tempo in vigore nel maggiori centri, e continue sono le prove nls_ *, , senza preavviso: tendine e carta scura per coprire le finestre non |se ne trovano più, nel giardini pubblici e nelle aree edificatorie si scavano trincee, e si preparano rifugi nelle gallerie, sotto i viadotti e rAlle cave di pietra. La popolazione maschile è tutta alle armi e 1 servizi pubblici sono i primi a risentirne: a slmlgllanza dell'Australia, la Nuova Zelanda ha dovuto venire In soccorso della madrepatria inviando all'estero contingenti di truppe e si calcola che 1 soli postelegrafonici mobilitati e attualmente oltre oceano siano più di 3000, mentre un altro miglialo è rimasto nel paese per li servizio territoriale. Non c'è più un negozio in grado di effettuare consegne a domicilio, non c'è più benzina per privati: tutte rinunzie che diventano nulla,' uno scherzo, di fronte alla minaccia che grava sul pòpolo che ha lasciato campi ed armenti, aratri e latterie, per impugnare fucili e concentrarsi In caserme e baracche, o sotto tende. Italo Zingarelli

Persone citate: Port Darwin, Torres, Torres Stratta