LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • L'inesorabile martellamento di Malta non ottiene solo il risultato di neutralizzare la formidabile base nelle sue attrezzature aeree e navali, ma colle distruzioni sistematiche, • col consumo maggiore di muni-.zioni impone un rifornimento sempre su più vasta scala dell'isola, le cui risorse naturali |sono molto limitate. Quindi per ^'ammiragliato britannico vi è Jl'imperativo categorico di inIviare continuamente a Malta H convogli di viveri, di materiali ^Sbellici, di uomini se esso vuole M mantenere in efficienza la base. 11 Comando dell'Asse aveva calcolato su tale imperiosa necessità del nemico; essa è uno degli elementi di maggior peso nella lotta che ha per posta l'arcipelago italianissimo; perciò la nostra sorveglianza era attivissima. Donde potevano arrivare gli aiuti? Non da Gibilterra, poiché dopo il costoso tentativo del 27 settembre gli inglesi hanno rinunciato a cercar di forzare il Canale di Sicilia. Evidentemente da Alessandria. L'occupazione di Creta e delle coste elleniche, la riconquista della Cirenaica rendono più facile il controllo del Mediterraneo Orientale. E infatti non appena un grosso convoglio si e messo in movimento dal porto egiziano, esso ha subito un primo attacco all'altezza di Mar sa Matruh; il convoglio, malgrado le perdite, ha continuato la rotta; un secondo attacco gli è stato sferrato contro all'altezza di Bensa si; quivi le ferite sono state ancora più gravi; i resti del convoglio che avrebbe dovuto portare ossigeno alla resistenza di Malta prendeva la via del ritorno, ma nelle acque prospicienti Sidi el Bar.rani riceveva il resto del conto. Le perdite indicate dal nostro Bollettino sono spaventose; considerando i colpi portati a numerose uni ta di _ guerra si può affermare che siamo dinanzi ad uno dei più disastrosi episodi della navigazione britannica e non solo nel teatro di ostilità mediterranea. • Ma la lezione non vale solo per se stessa; essa pone la strategia britannica in uno di quei dilemmi insolubili che ormai avvinghiano a morte. l'impero nemico: o rinunciare a rlfor nire adeguatamente Malta e compromettere irreparabilmente le posizioni inglesi nel Mediterraneo o tentare ancora di mantenere le comunicazioni coll'isola chiamando nel Mediterraneo altre forze aeree e navali e rischiando, forse senza risultato, ulteriori perdite decisive di navi da guerra e mercantili Perciò la situazione nel Mediterraneo è per i britanni molto Peggiore di quella pur tremenda confessata da Churchill nell ultimo discorso, in cui il vecchio e cinico mentitore ha dovuto ringoiarsi tutte le spavalde calunnie contro l'Italie apertamente confessando: U Medi terraneo è chiuso e tutti i nostri trasporti debbono seguire la rotta intorno al Capo di Buo na Speranza: questo significa che ogni nostro piroscafo può compiere appena tre viaggi all'anno. E" il riconoscimento, tardivo ma inoppugnabile, della funzione decisiva svolta dall'Italia nel conflitto: senza la disprezzata Italia che sbarrava la strada maestra delle comunicazioni imperiali, tutto sarebbe stato più facile per gli inglesi da Londra a Singapore. • Quante altre soddisfazioni proviamo leggendo le frasi del criminale affossatore, che veramente sembra essere stato prescelto dai disegni imperscrutabili del Destino perchè si compia più rapidamente il crollo dell'impero condannato dalle sue secolari ingiustizie e dalla sua cieca incomprensione dei bisogni dei popoli! Attendiamo al varco le giustificazioni dell'altro malfattore, Roosevelt, di cui si preannuncia prossimo un discorso: avremo motivo di procurarci altre soddisfazioni. . • Ma ritorniamo ai vivi. La parola del Presidente dei Ministri giapponesi ha il timbro del vincitore che vede esattamente e esattamente precisa gli obiettivi della politica del suo Paese. Colla conquista di Singapore il Giappone chiama a raccolta in una grandiosa opera di collaborazione i popoli di tutta l'Asia Orientale: la Birmania sarà indipendente, e l'India non avrà migliore occasione per scuotere l'oppressione britannica e conquistare la sua libertà. Eliminato il regime di Ciang Kai Scek, tutta la Cina potrà organizzarsi secondo le direttive del governo nazionale di Nankino. All'Australia e alla Nuova Zelanda l'estremo monito: o conchiudere presto una pace separata col Giappone o sopportare direttamente il peso di un'ostilità che non si arresterà fino alla completa vittoria. La cooperazione colle Potenze dell'Asse sarà sempre più perfezionata. Cosi ha potuto parlare Tojo a settanta giorni dall'inizio del la guerra. • I paracadutisti di Palembang costituivano, come era facile prevedere, l'avanguardia dei contingenti di sbarco. L'operazione ha avuto un successo completo. I giapponesi si sono portati di colpo nella zona più ricca di Sumatra donde è più utile premere su Giava: tutta la parte settentrionale della grande isola è già praticamente perduta per gu anglo-olandesi. a. s.

Persone citate: Bensa, Churchill, Ciang, Roosevelt, Tojo