Insipienza degli anglosassoni a fronteoggiare i colpi dell'Asse

Insipienza degli anglosassoni a fronteoggiare i colpi dell'Asse Insipienza degli anglosassoni a fronteoggiare i colpi dell'Asse Brancolamenti americani nel buio: sbarcano truppe nella Nuova Zelanda ma ritirano gli aviatori da Ciung King Berlino, 13 febbraio. Mentre Roosevelt, secondo quanto Informa un giornale svedese, avrebbe solennemente giurato che la caduta di Singapore sarebbe stato l'ultimo trionfo delle Potenze del Tripartito, Churchill non ha ' osato ancora farsi vivo. Lord BeaverbroocK ha fatto alla Camera Alta un lungo discorso sulla produzione bellica, ma non ha detto sillaba su Singapore. Perchè i dirigenti britannici tacciono ? Perchè, osservano questi circoli politici berlinesi, la catastrofe è stata troppo tremenda. Per la prima volta in tutta la guerra, la propaganda ufficiale britannica si rende conto che il solito sistema di attenuare le sconfitte trasformandole magari in una mezza vittoria non attecchirebbe ed avrebbe probabilmente il risultato opposto, quello di irritare maggiormente l'opinione pubblica.' E' evidente che la popolazione inglese è profondamente scoraggiata; l'illusionismo ha perduto la sua efficacia. Anche 1 pochi fogli londinesi che si sforzano di non drammatizzare le cose non osano prospettare serie speranze. «Costoro— sottolinea il Lokal Anzeiger — montano straordinariamente lo sbarco di un primo contin- fente statunitense nella Nuova elanda, ma pi guardano bene dal rilevare che non solo la Nuova Zelanda, ma anche l'Australia passa de facto sotto il dominio degli Stati Uniti e sono entrambe perdute per l'Impero britannico ». Nel campo nord-americano si tenta invece di superare la crisi ricorrendo ai puerili strattagemmi propagandistici che in passato servivano cosi bene in Inghilterra. La vera situazione però è la seguente: nè Londra nè Washington hanno la minima idea di ciò che si potrebbe fare per fronteggiare ulteriormente gli sviluppi dell'offensiva nipponica. D'altra parte comprendono sempre più chiaramente l'importanza della grande cooperazione strategica tra Germania, Italia e Giappone. «La stampa di New York sottolinea che le operazioni dell'Asse in Europa e nell'Africa Settentrionale hanno fornito e forniscono un prezioso contributo alle operazioni giapponesi e viceversa queste ultime a quelle, e prevede un rilevante potenziamento di questa col liberazione traendone fin da ora delle deduzioni assai sintomatiche. « Si ha l'impressione — conclude il giornale berlinese — che dalla strategia comune delle tre grandi potenze gli anglo-sassoni paventino sorprese suscettibili di sviluppi ancor più vasti e pericolosi dì quelli delineatisi come diretta conseguenza della perdita di Singapore ». Intanto, la propaganda britan. nica ha un gran parlare in questi giorni del soggiorno di Ciang Kai \Scek a Nuova Delhi e non lesina omàggi al maresciallo cinese, affermando con straordinaria franchezza che dall'intervento delle truppe di Ciang Kai Scek dipendono probabilmente le sorti delle Indie. • Il pensiero del circoli tedeschi 'è espresso come segue dalla Bòrsen Zeitung: fej « La lotta nell'Asia Orientale ha creato una situazione de! tutto nuova anche per il governo di Ciung King. La caduta di Hong Kong ha soppresso una delle sue vie aperte alle forniture angloamericane. L'avanzata nipponica su Rangun sopprimerà quanto prima la seconda e la più importante. Già oggi il materiale bellico che arriva in Cina attraverso la Birmania è probabilmente ridotto ai minimi termini, non fosse altro perchè l'Inghilterra e gli Stati Uniti abbisognano essi stessi di quanto possiedono. « La Cina di Ciung ' King, che ha quanto mai bisogno di soccorsi essa medesima, nelle speranze attuali di Londra e di Washington dovrebbe aiutare ambedue gli alleati, mettendo a disposizione un forte esercito e attaccando i|\ giapponesi. Presto detto. Con che cosa? L'elemento decisivo pef la valutazione della nuova situazione da parte di Ciang Kai Scek è quello stesso che tanta costernazione suscita nell'Australia e nelrinsulindia: la gigantesca impreparazione militare degli anglosassoni nel Pacifico e le immense perdite da essi subite per quanto concerne posizioni utili e zone ricche di materie prime. « A ciò si aggiunge — continua il giornale — il fatalissimo colpo subito dal prestigio anglo-sassone presso l popoli asiatici! quali non hanno dimenticato gli anni tonta ni in cui, concordi, consideravano l'imperialismo occidentale come il grande nemico comune. « Gli ultimi avvenimenti hanno prodotto profonda impressione sul popolo cinese, rafforzandone la tendenza a rivedere il proprio atteggiamento. Esso può far sicuro affidamento sulla piena comprenalone nipponica per quanto ri guarda le sue esigenze e i suoi obbiettivi nazionali. Proprio ' in questi giorni i dirigenti di Tokio hanno di nuovo offerto la mano con sinceri propositi di amicizia e di solidarietà; dipende da esso approfittare dell'occasione favorevole per uscire dal vicolo cieco nel quale si è cacciato in seguito a una serie di malintesi e per colpa della politica anglo-sassone che vuole seminare discordie tra i due popoli asiatici. « Londra e Washington — pròsegue l'organo delle forze arma te — seguono con crescente apprensione i sintomi di resipiscenza che si manifestano a Ciung King. Churchill si è affrettato nel ■suo ultimo discorso a rivolgere un ■urgente appello al governo d'i Ciung King esortandolo a conti nuare a battersi per gli interessi britannici. Gli hanno fatto eco dapprima Roosevelt e poi il Mini' atro Knox, puntando su un prealito di cinquecento milioni di dollari. Ma i dollari non sono nè carri armati nè aeroplani, nè ritarderanno la chiusura della strada della Birmania. Infine, assai più eloquente del promesso prestito è il richiama degli aviatori statunitensi stazionanti a Ciung King, che hanno avuto l'ordine di rimpatriare immediatamente. I dollari forse arriveranno, ma intanto gli aviatori se ne vanno. « Il processo di resipiscenza — conclude l'organo delle Forze Armate — fa continui progressi e ogni nuova sconfitta britannica avvicina il giorno in cui la buona volontà di Tokio e di Ciung King potrà far nascere una reciproca collaborazione ». L

Persone citate: Churchill, Ciang, Knox, Roosevelt