ACCANTA LOTTA A SINGAPORE per snidare gli inglesi dagli ultimi centri di resistenza

ACCANTA LOTTA A SINGAPORE per snidare gli inglesi dagli ultimi centri di resistenza ACCANTA LOTTA A SINGAPORE per snidare gli inglesi dagli ultimi centri di resistenza (NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE) i Tokio, 13 febbraio. In seguito al combattimenti nelle Vie e nei giardini di Singapore svoltisi nella giornata di ieri, le superstiti forze britanniche seno state obbligate a sgomberare altri quartieri ed a ritirarsi verso la periferia orientale della città. Da particolareggiate notizie giunte da Johore Bahru risulta che gli inglesi, battuti e travolti dai sempre rinnovantisi attacchi nipponici, resistono ancora nei seguenti punti: nell'area che circonda i bacini scoperti idrici nel centro dell'isola, ossia a sud-est di Mandai e ad est di Bukit Temali; attorno atta collina di Faber e sui moli imperiali situati all'estremo sud della città; presso le supèrstiti batterie del forte di Panjang sulla costa sud-ovest dell'isola; nel cuore della città avendo per centro la' Piazza Rafless; l'ansa alla foce del fiume Rohor e la base aerea di Kallang; nella zona di Payabbar, a nord della base aerea di Kallang; e netta fortezza di Ciang-gi, situata all'estremità orientale dell'isola. Corpo a corpo Le ■ truppe giapponesi operanti alla sinistra della collina di Faber hanno avanzato in profondità e raggiunta la collina dette scimmie, dove si trova la residenza del Governatore generale, rigettando verso est il nemico sorpreso dalla furia dell'attacco. Altre truppe giapponesi hanno attaccato i nuclei di resistenza occidentali e le strade alla estremità settentrionale détta città distante 3 chilometri dal centro. I combattimenti continuano furiosi, con numerosi corpo a corpo Ad onta della sorprendente resistenza britannica, i giapponesi, dopo aver occupato fa stazione ferroviaria, hanno fatto ulteriori progressi. II King's Dock e l'Empirei Dock sono stati, ieri sera, oggetto dei violentissimi attacchi delle truppe d'assalto nipponiche. Frattanto, anche la manovra d'accerchiamento attorno alle postazioni dell'artiglieria nemica sulla strada Bukit Timah-Singapore, conti mia a progredire con successo. Oli inglesi, premuti da tutte le parti, indietreggiano lentamente, combattendo, davanti ai fanti nipponici che avanzano, strisciando nei giardini e sui selciati, da un angolo di strada a un successivo, sotto l'infernale fuoco delle artiglierie e détte mitragliatrici nemiche appostate nei ben protetti fortini. I concentramenti di fuoco da ambo le parti sono di una violenza terrificante. L'artiglieria giapponese conoentra II fuoco sulle posizioni britanniche dalle colline della zona centrale dell'Isola, mentre l'artiglieria britannica controbatte dalle fortificazioni degli isolotti di Matl e di Blakang e dalle navi da guerra ancorate al nrgo. Gravi danni alla città sono .itati causati dal cannoneggiamento inglese. GII incendi continuano a divampare. I masi corazzati in azione Mentre le forze aeree attaccano incessantemente i difensori, arrivano continuamente dal nord nuove truppe giapponesi che intervengono immediatamente nella lotta. Le truppe inglesi ed australiane, utilizzando e sfruttando tutte le risorse che offre la lotta di strada in strada, oppongono una resistenza disperata; però i corrispondenti giapponesi in quel settore sono concordi nel dichiarare che da ieri regna nel comando britannico il caos più completo, che impedisce l'impiego sistematico delle truppe contro le forze attaccanti. Un altro grande centro di battaglia si trova nétta parte centrale dell'isola, dove ingenti forze inglesi'che si trovano fra i due grandi depositi di acqua, si difendono accanitamente dagli attacchi giapponesi. Malgrado ciò, anche in questa località gli inglesi si trovano in una situazione disperata essendo attaccati da tutte le parti e bombardati dal cielo. II deposito idrico settentrionale è attaccato da una colonna nipponica scesa da Sembawang mentre quello meridionale è stato investito con grande violenza da altre colonne nipponiche procedenti da Krangi. Le truppe britanniche che' si sono fortificate fra i due depositi idrici, sono, infine attaccate anchejia una terza colonnèlla 'stessacene aveva fn precedenza occupato Tengali e Pantang. lina successiva informazione giunta dal Comando détte truppe nipponiche a Singapore, specifica che i mezzi corazzati sono entrati in azione contro gli inglesi provenienti dalla diga di Johore, e sono profondamente penetrate nelle linee nemiche. Continua frattanto l'esodo di una parte della popolazione verso le posizioni avanzate giapponesi al fine di sottrarsi ai bombardamenti. I profughi hanno dichiarato che le strade centrali détta città sono ingombre di soldati feriti e di disertori che gettano le armi'e tentano di mettersi in salvo. Nel porto commerciale ed in prossimità del forte di Ranjang, a sud-ovest di Bukit-Timah, gli inglesi hanno concentrato una trentina di vapori per l'evacuazione. E' evidente che essi progettano ancora di salvarsi, all' ultimo momento, su quelle navi, ma l'aviazione giapponese bersaglia incessantemente le navi e le opere portuali ancora in mano atte forze britanniche, precludendo ogni possibilità di fuga. Altre informazioni dicono che forze britanniche sparse nelle piantagioni di gomma, a nord e ad est détta città, oppongono una disperata resistenza. Cesare Viale

Persone citate: Cesare Viale

Luoghi citati: Pantang, Singapore, Tengali, Tokio