La fortificazione principale dell'isola completamente controllata dai nipponici

La fortificazione principale dell'isola completamente controllata dai nipponici La fortificazione principale dell'isola completamente controllata dai nipponici Violenta lotta intorno a Buldt Timab per il possesso ìlei serbatoi dell'acqua potabile - La po potane della capitale fatta sgomberare per preparare l'attacco ai resti della piazzaforte a e o e i (nostro servizio particolare) Tokio, 12 febbraio. L'entrata delle truppe giapponesi nella città di Singapore non significa che i combattimenti nell'isola siano finiti. Lo stesso Comando supremo nipponico ne dà notizia, informando che nei dintorni di Bukit Timah aspri com-\ battimenti si sono svolti ieri pt:l possesso dei serbatoi che portami l'acqua potabile a Singapore. Intimazione di resa Ma un'altra notizia, più importante, è stata diramata stamane da fonte autorizzata. Il generale Yamascita ha offerto agli inglesi di arrendersi, ma essi hanno rifiutato. Nell'inferno di fuoco e nella cortina di fumo in etti è avviluppata Singapore, ieri due apparecchi nipponici, sfidando il tiro contraereo nemico, si sono portati a una quota di quasi duecento metri, a volo radente sull'edificio del Comando britannico e su quello del Governatorato, lasciandovi cadere una ventina di cilindii di cartone, lunghi trenta centimetri pei dieci di diametro, ognuno contenente una copia dell'invito di resa fatto dal generale Yamascita al comandante delle forze britanniche e redatto nel noto stile cavalleresco nipponico, inteso, oltre che a risparmiare innumeri vite non combattenti, a non prolungare oltre l'ormai mutile resistenza britannica alla quale veniva fatto omaggio del dovere compiuto. Il gen. Yamascita, attesa fino a stamane alle in una risposta, che non è venuta, e dopo aver cercato di tranquillizzare la te» rorizzata popolazione facendo lanciare dagli aeroplani migliaia di foglietti invitandola ad aspettare fiduciosa in posto sicuro coi soldati nipponici che, secondo quanto descrive un corrispondente, sono tanto neri da confondersi non tutta la massa scura di fumo, del terreno, degli alberi, dejje case, ecc., tanto ohe si individuano solo più per le loro^bianche dentature e i lampi che sfavillano dai loro occhi, ha ripreso l'attacco che ridurrà l'intera isola all'impotenza nel gito di poche ore. Le banchine del porto presentano uno spettacolo straziante per la folla che vorrebbe sottrarsi al¬ a a o e i a o : i i • n l l'agonia terribile cui è sottoposta perchè oltre il calore tropicale l'aria è divenuta Irrespirabile dalla quantità di fumo che copre la città, la quale non ha più veduto Il sole da vari giorni. Nuova Dunkerque / piroscafi che si trovano lungo la banchina sono stati sottoposti a severo bombardamento dall'aviazione nipponica e in largo numero distrutti. Si è parlato di una seconda Dunkerque, ma pare ormai che questa eventualità sia impossibile. Non resta che la resa incondizionata o l'annientamento totale. Ciò significa che la battaglia continua, sia pur con risultato già scontato. Infatti, null'altro che vendere più o meno cara la propria pelle resterà alle truppe britanniche che, sgombrata la parte centrale della piazzaforte, resisto no nei dintorni di Singapore e nel la parte orientale dell'isola. Sarà una battaglia di annientamento di tali forze: gli inglesi salveranno forse il loro onore, ma la partita è definitivamente perduta per es si, è con essa, per sempre, Sin gapore. La cronaca non è oggi meno nutrita degli ultimi due giorni. Dal fronte malacco, cioè dagli uffici in formazioni che seguono le truppe nipponiche combattenti, molte notizie sono giunte nelle ultime diciotto ore. Esse dicono che i combattimenti per annientare le .superstiti resistenze britanniche al di là di Singapore sono continuati con veemenza. Oli incendi continuano a divorare numerosi edifici ed installazioni di interesse militare: ciò che non ha fatto la dinamite britannica è completato dall'aviazione nipponica che prosegue la sua sistematica opera di distruzione. • I duelli di artiglieria continuano nella parte nord-orientale dell'isola, dove i grossi calibri Inglesi piazzati nelle formidabili posizioni di Clang-gi controbattono I pezzi nipponici ancora stabiliti sulle coste dello Johore e sull'isola di Ubim. Anche qui l'aviazione nipponica è intervenuta, per cooperare all'opera di smantellamento delle fortificazioni nemiche. in serata sono cominciati a giungere ai giornali tokioti le prime corrispondenze dirette dal fronte di battaglia malacco. Fra l'altro, si annuncia .che mentre imperversavano i combattimenti terrestri, squadriglie di .bombardieri, giapponesi attaccavano il porto di Singapore. Vénticinque navi che, cariche d> soldati e di ufficiali britannici stavano per lasciare il porto, venivano colpite dalle bombe. Un vapore di >000 tonn. ed un altro di 2000, venivano visibilmente centrati dai proiettili, e prendevano fuoco. Contro i forti Durante la battaglia, avendo conquistato il predominio del cielo gli aeroplani nipponici hanno potuto liberamente sorvolare tutta l'isola, senza incontrare resistenza, e non solo sostenere l'avanzata delle forze terrestri, ma anche attaccare fortificizioni, ti, fornimenti nemici ed installazioni militari. Uno degli obiettivi è stato la fortezza di Ciap-gi, attaccata con bombe di grosso calibro. An- cMnnzalagBzpriunpdallDcvdgcc l i I i r . a l a e i l e i n o e o o a i, ni aa n- che le fortificazioni di Blakang e Muti Blakang, nell'isola di Mati, nonché quelle di Pasir e di Panjang risultano ridotte al silenzio in seguito ai bqmbardamenti aerei giapponesi. Il Nici Nici ricorda, esaltando la bravura dei soldati nipponici giunti, combattendo, da Kota Bahru a Singapore per una distanza di oltre 600 chilometri in poco più di cinquanta giorni, che durante la campagna di Malesia gli inglesi hanno perduto ben 75 mila uomini e che i restanti so mila sono accerchiati e, quindi, nellimpossibilità di resistere ancora. Il destino di questi SO mila uomini, avanzo dell'esercito britannico nel l'Asia orientale, è peggiore di quello toccato agli eserciti inglesi di Dunkerque, di Creta e della Grecia, perchè in tali località essi avevano a disposizione mezzi e strade per una ritirata,*nentre a Singapore tutte le strade sono ormai chiuse. /I numero dei prigionieri, specialmente australiani ed indiani, aumenta giornalmente: molti di essi sono in possesso dei mani/e sfinì coi quali il Comando giapponese ha replicatamente invitato i difensori di Singapore ed evitare altri spargimenti di sangue ed a cessare una resistenza diventata ormai inutile. / superstiti si mostrano stan chi e delusi. Essi ripetono che ne hanno abbastanza di una guerra che si combatte unicamente per volontà e per interesse della Gran Bretagna. Secondo le ultime notizie qui ricevete nella notte di giovedì (pari alle 9 del mattino di venerdì in Italia), le operazioni di rastrellamento dei resti delle forze britanniche, sono proseguite incessanti durante tutta la giornata di ieri, e verso sera non rimanevano che due nidi di resistenza non ancora distrutti. Le truppe giapponesi sono penetrate nella città da tutti i lati, e i combattimenti, spesso corpo a corpo, continuano nelle strade. Le forze nipponiche entrate in città dalla parte meridionale hanno tagliato la ritirata verso il porto alle forze anglo-indiane. Confronto con Hong-Kong Altri giornali, In un esame riassuntivo delle operazioni, osservano che, mentre per conquistare Hong Kong occorse una settimana, Singapore, fortezza dichiarata imprendibile dallo Stato Maggiore inglese, è caduta in tre giorni. Gli alti ufficiali inglesi, spediti du Londra a fronteggiare, a sconfiggere, a stritolare in quattro e quattr'otto gli eserciti del Sol Levante, avevano sempre dimostrato un certo disprezzo per lo Stato Maggiore nipponico, composto di ufficiali — secondo loro — privi di quella cultura e ai quella preparazione necessarie per guidare degli eserciti modernamente inquadrati e armati. La serie degli insuccessi subiti I dagli Inglesi insuccessi culminati con la caduta della più formidabile base navale e militare posse duta dalla Gran Bretagna nell'Asia orientale, deve avere notevol mente modificato le idee dei ge nerali di Giorgio VI. Anche a Singapore, anzi qui più specialmente che altrove, si è palesata chiaramente l'insufficienza egadSTCStdpbrcstdStpLgpmSgrgns e l'incapacità del comando inglese. Stasera da fonte autorevole si apprende che, immediatamente dopo la completa occupazione di Singapore, il Primo ministro Tojo pronuncierà un discorso alla Camera dei rappresentanti e a Snella dei pari, ponendo in rilievo 'significato dell'occupazione di tale base anche dal punto di vista della politica di guerra'del Giappone per l'avvenire. In questi ambienti ai ritiene che il discorso sarà non meno importante di quello che Tojo pronunciò il SI gennaio scorso. La Camera dei rappresentanti sta preparando un dispaccio di /elicitazioni indirizzato al cor- So di spedizione nipponico nella falesia, dispaccio che sarà inviato immediatamente dopo la completa occupazione di Singapore. Cesare Viale

Persone citate: Cesare Viale, Durante, Giorgio Vi, Mati, Muti Blakang, Tojo