Il grosso incrociatore nemico colpito dai nostri «Sparvieri»

Il grosso incrociatore nemico colpito dai nostri «Sparvieri» Il grosso incrociatore nemico colpito dai nostri «Sparvieri» (Da uno dei nostri Inviati) Da un aeroporto del Mediterraneo, 11 febbraio. L'altra notte gli Alcioni sono tornati di nuovo su Alessandria. I ricognitori si levarono da questo nostro campo di guerra a incrociare sulle rotte egiziane, dove affannoso in questi giorni è il tea tativo nemico di avviare materiali e uomini, via mare, in Mannari' ca. Gli equipàggi dei bombardieri, rientrati dalla missione notturna, avevano già dato un certo aliar' me; le rotte non erano còsi vuote come nei giorni scorsi in quelle ore della mattina E infatti la mattina tardi, un ricognitore spintosi sulla costa marmarica, avvista un convoglio che naviga a piccola velocità verso ponente. La segnalazione parte immediatamente. Il messaggio di scoperta è immediatamente trasmesso ad una squadriglia di silu ranti. Poco dopo una sezione di Sparvieri prende il volo verso il luogo dell'Avvistamento. II tempo è discreto ma le condizioni atmosferiche tendono a peggiorare. Tanto meglio per gli Sparvieri. Il convoglio ' avanza piano: le quattro « carrette » non possono evidentemente superare le dieci miglia all'ora. Pure deve esservi materiale prezioso a bordo perchè si siano decisi a mandarle scortate da un incrociatore pesante e da cacciatorpediniere. I due piloti gongolano: si lasciano scivolare in picchiata dalle nubi, virano ritornano da ponente. I timonieri delle navi fanno compiere una larga accostata al convoglio e mettono la prora al nord. E' una manovra dettata 1) per 11 dal desiderio di scampare in qualche modo alla minaccia, ma è la peggiore manovra che mai avessero potuto fare, perchè ora infatti gli Sparvieri hanno davanti finorociatore, visibilissimo, aperto bersaglio in tutta la sua fiancata. Sparano e sparano forte; ma la reazione antiaerea, per quanto violentissima, è disordinata e imprecisa. E i due Sparvieri vengono giù verso Vlncroclatore, decisi allo sgancio, con il sole alle spalle che abbacina gli artiglieri del convoglio. Pochi se- condì e gli aerosiluranti, bassissimi, sorvolano il ponte dell'incrociatore, passano cabrando sui cac-eia che sparano, incolumi. Gli equipaggi in coda, voltandosi, possono distintamente osservare lo scoppio dei due siluri. Subito dopo l'incrociatore si apprua, si ferma si copre di una densa, bassa cortina di fumo. Ludovico Greco nppiest

Persone citate: Ludovico Greco

Luoghi citati: Alessandria