I nipponici avanzano verso Rangun dopo aver superato il fiume Saluen

I nipponici avanzano verso Rangun dopo aver superato il fiume Saluen I nipponici avanzano verso Rangun dopo aver superato il fiume Saluen Baia via bombardata per la prima volta Sciangai, 9 febbraio. I/attacco generale a Singapore e lo sbarco in quell'isola-fortezza non Karma distolto l'otto comando giapponese dal proseguimento delle operazioni offensive negli altri teatri di guerra, cioè neU'Insulindia e in Birmania. La notizia più importante riguardante la guerra nei possedimenti olandesi è il primo attacco aereo di cui è stata oggetto Batavia, capitale delVInsuUndia, e capoluogo dell'isola di Giara. La notìzia è qui giunta attraverso la stessa raaio-Batavia, e naturalmente non dà particolari. Si sa soltanto che tanto da Batavia quanto da Surabaja — dove ha sede il comando supremo angloamericano — le popolazioni, per invito delle autorità, hanno cominciato a sgombrare, dirigendosi verso l'interno. Anche l'isola di Sumatra è stata oggetto d'unfincursione in massa da parte dell'aviazione giapponese. Durante l'attacco, durato varie ore, una cinquantina di apparecchi sono stati abbattuti o distrutti al suolo sugli aerodromi di Palembang e PaJoarbaro. Mentre sorvolavano il mare per portarsi nel cielo di Sumatra, gii aerei giapponesi abbattevano quattro dei sei aeroplani da caccia nemici che avevano cercato di intercettarli nel cielo dell'isola di Berhala, 200 km. a sud di Singapore. TI fuoco dei bombardieri nipponici è stato poi concentrato su altri aerei nemici sei dei quali sono stati sicuramente incendiati. Nell'incursione sull'aeroporto di Pàkangaroe un Lockead e due Blenheìm sono stati distrutti al suolo. La Dome! comunica che ieri l'aviazione nipponica ha colato a picco nello stretto di Gaspar, a nord di Batavia, un mercantile avversario in rotta verso sud. Altri apparecchi nipponici hanno avvistato a nord di Martaban un trasporto avversario carico di truppe, che è stato cosparso di bombe e distrutto. Nella stessa baia i velivoli giapponesi hanno colato a picco anche due vapori mercantili avversari. Da Tokio si apprende che, analizzando gli attacchi aerei nipponici contro Surabaja e le altre basi aeree nemiche nella regione insulare di Giova, gli ambienti militari della capitale giapponese fanno rilevare che l'obiettivo di queste operazioni è la distruzione di tutte quelle basi che il nemico avrebbe potuto utilizzare come punti di uppoggio nel caso in cui avesse potuto realizzare il piano, da esso concepito, di iniziare la guerriglia. \ Nello stesso tempo, questi attacchi costituiscono una grave minaccia alle linee di comunicazione fra l'Australia, e le Indie olandesi e Singapore. L'aviazione nipponica che, nel settore dello stretto di Màkassar, nel Mar delle Molucche, nel Mar di Flores e di Banda ha .già distrutto una base nemica, dirige ora la sua attenzione principale al mare di Giova. In questa zona, occupa una importanza grandissima, il campo d'aviazione di Gimbaran (isola di Bali) situato a mezza strada fra Singapore e la base navale australiana di Port Darwin, aerodromo sul quale, come si sa, si è effettuato un violentissimo attacco,' con distruzione di molti aeroplani e degli apprestamenti e depositi. Nei circoli militari giapponesi di Tokio stasera si confermava che gli attacchi odierni a Surobaia sono stati ben quattro, e tutti violentissimi, tanto che gli impianti navali hanno riportato gravissimi danni. Altre incursioni sono state fatte sopra Samarai, ad oriente détta punta estrema della Nuova Guinea, sulle isole Salomone, e su Montock. Da fonte olandese si apprende infine che le truppe giapponesi di Batik Papan (Borneo orientale) continuano ad avanzare verso il sud. Per quanto riguarda la Birmania, anche qui le operazioni vengono spinte con estrema risolutézza. Si direbbe che il Comando Supremo giapponese voglia approfittare della situazione psicologica in cui debbono trovarsi gli avversari presi alla gola a Singapore, per accelerare il ritmo e la violenza dell'offensiva anche verso il desiderato obbiettivo di Rangun. Infatti, i combattimenti che da tre giorni infuriavano nella Birmania orientale, a cavallo del medio Saluen, sono terminati con la rotta dei contingenti indiani e bspstrsasedps\dcfrItpl'scnglcdzresvfmimncSbzpmnrsdasflaltsfirdgsc birmani che ostacolavano il passaggio del fiume. Protetti dal preciso e intenso fuoco delle grosse artiglierie entrate in linea, le truppe giapponesi hanno oltrepassato U Saluen in più punti, ed avanzano in direzione di Rangun senza dover più incontrarsi che in deboli resistenze avversarie. Intanto, gli aerodromi della capitale birmana continuano ad essere martellati allo scopo di in\debolire le forze aeree britanniche ed impedir loro di volare sul fronte terrestre dove si combatte. Ieri mattina, altri due violenti attacchi sono stati sferrati contro ì predetti obbiettivi; e, nétta notte, l'incursione si è ripetuta, con visibili risultati. , Notizie ufficiali britanniche dichiarano che sottomarini nipponici operano nel golfo del Bengala e che, a quanto si ritiene, la loro base sarebbe a Penano, sulla costa occidentale della Malacca. Un carro armato britannico catturato dai giapponesi in un centro della Malesia. (Foto Atlantic).

Persone citate: Batavia, Flores, Port Darwin