Due medaglie d'oro a viventi e due alla memoria

Due medaglie d'oro a viventi e due alla memoria Due medaglie d'oro a viventi e due alla memoria Roma, 3 febbraio. Sono state concesse le seguenti decorazioni al Valor militare: Medaglie d'oro a viventi:* Capelli Vincenzo, da S. 3assano (Cremona), 65° Fanteria. « Soldato valoroso, pronto ad ogni sacrificio, otteneva dopo vive insistenze di partecipare volontariamente al combattimento anziché assolvere le sue normali funzioni di telefonista. In due giorni di aspra lotta, netta'tbufera in alta montagna, contro posizioni ben fortificate e strenuamente difese, era di esempio, di cosciente audacia, di insuperabile, tenacia e di sprezzo del pericolo nel portare un cannone fin sotto le feritoie di un forte presidiato dal nemico. Gravemente ferito in più parti del corpo ed agli occhi, non cessava di trasfondere « suo fervido entusiasmo nei compagni. Al posto di medicazione, mentre gli venivano asportati entrambi gli occhi, esprimeva solo il rammarico di non pàtere più seguire i commilitoni ormai prossimi alla .vittoria. In seguito, minorato nel fisico, non nell'ardore guerriero, dava mirabili prove di alto spirito di corpo, di caldo cameratismo, di sublime attaccamento a quel dovere militare, cui senza un lamento aveva fatto dono della vista ». Piccolo S. Bernardo, Forte Traversette, 21-22 giugno 1940-XVBX Afajoni Mario, di Domenico, da Orbetello, capitano comando Divisione speciale « Harer ». « Non destinato a . partecipare atte operazioni per la conquista del Somaliland, muoveva vive insistenze per essere assegnato ad un reparto di prima linea. Designato quale ufficiale di collegamento presso un comando di grande unità coloniale impegnata in durissima azione, spontaneamente si inquadrava in un battaglione vivamente impegnato in attacco di forte posizióne nemica. Assunto il comando di un settore detta fronte, respingeva un sanguinoso attacco avversario, e, per quanto gravemente ferito ad un piede, trasfondeva negli ascari presenti il suo ardimentoso slancio e li incitava a respingere il nemico ed a passare al contrattacco. Sottoposto alla amputazione dell'arto, sopportava il doloroso intervento con la stessa fermezza con cui aveva affrontato l'avversario sul campo di battaglia e si esprimeva con ardente fierezza per Sofferta fatta alla Patria*. Dahar Borux, 11-12 agosto 1940 xvra. Medaglie d'oro atta memoria: Tenente Giorgio Maggi, nato ad Alessandria, 49° Fanteria. « Comandante di plotone, atta testa dei suoi uomini, don audacia e grande valore si lanciava ali assalto per rioccupare un'importante posizione. Ferito, rifiutando ogni cura, continuava jieH'aeione, e, ricacciando l'avversario, resisteva con ardimento ai rinnovati urti di soverchiaci forze nemiche. A tarda sera, definitivamente stroncato Vultimo e più forte attacco nemico, mentre in piedi sulla trincea, inneggiando atta vittoria conseguita- e con la visione del nemico in fuga, rincuorava i propri uomini, colpito da granata che gli squarciava il petto e le gambe, cadeva da eroe. Luminoso esempio di eroica fede e di indomito coraggio». Bregu Saliut - Pendici orientali del Tomorf (fronte greco), 13 febbraio 1941-XIX. Trancescatto Mario, fu Ferruccio da Modeve (Belgio), tenente I Gruppo Alpini <Valle». « Comandante di un presidio posto a difesa di un'importante sella montana, ne manteneva per tre giorni il possesso, nonostante ripetuti attacchi avversari- Sopraffatto da forze soverchiane, era costretto a cedere terreno; passato al contrattacco, riconquistava valorosamente la posizione, e benché ferito, rifiutava di abbandonare il reparto. In un successivo attacco nemico, ne contrastava accanitamente l'avanzata, finché cadeva colpito a morte. Magnifica figura di soldato e di comandante, fulgido esempio di coraggio e Si eroismo ». Sella Policenl, 29-80 novembre - Shesh i Mal 14 dicembre 1940XIX.

Persone citate: Bregu, Capelli Vincenzo, Giorgio Maggi

Luoghi citati: Alessandria, Belgio, Cremona, Orbetello, Roma, Somaliland