Arte del cambusiere di Curio Mortari

Arte del cambusiere UOMINI E SCALI IN TEMPO DI GUERRA Arte del cambusiere " ft mio regno, la cambusa, è il vero termometro di bordo: quando è fornita tutti lavorano bejie - Il ■ ponte di comando è importante; certo, ma „ I sono -scali minori, che ì ma- # ritto* anpi'.{t chiamano, specialmente nel Mediterraneo Occidentale, « scali da caravelle >. Qui non e*è il tumulto del grati porto o,'per lo mono, la oua vasta febbre sotterranea (in questi tempi, ogni attiviti si svolge piuttosto in senso sotterraneo: '. bisogna, . copio ai vuol «lire, mimetizzarsi). Si trotta fU scafi che,, uk tèmpo, fwronò^secondari. Non vi approdavano'che motopescherecci, velieri e qualche piroscafo mercantile, di piccolo e medio tonnellaggio. I fondali di questi port\ erano scarsi; le- chi-glie rischiavano di «grattarsi sul fondo »; i timoni e le stesse eliche potevano correre il rischio d'impigliarsi nei cordami e nétte catene delle imbarcazioni vicino. .— Condurre un vapore entro queste bocche da, lupi — mi dice un vecchio capitanò — è come mettere il filo in un ago', quando | si comincia a vederci poco... —• « Come il vecchio aartor- fa netta cruna »! gli rispondo: (come Dante è sempre vivo e presente, specialmente nell'anima del popolo!). Un Ministero In questi acali mediterranei, non c'è magmi che una «ola banchi^ na'polve-osa e ingombra di botti di cassette, ove i ragazzi che hanno marinato la acuòia vengono, a fare i loro giochi e le loro banali birbonate: 'Borio,: scali .ienea vivila di grandi interessi; ma 'rioni senza risorse è. sorprése', per, chi D*.*». caccia dei piccoli se, ' detta vita; i segreti sui quali te VolU la vita si regge'più che guelfi grandi: specialmente in questi tempi integrali. Me lo lascia anche capire questo « cambusiere » 'dall'aria sotti-' le e dai silenzi complicati, mentre si aggira sulla tolda di questa « 5000 tonnellate». — Come questo mercantile alquanto gròsso — gli, dico — sia riuscito a, infilatsi qui, .non riesco ancora a, capire. Non avete corso il rischio di, arenarvi t: ; 71 cambusiere mi guarda con occhio piuttosto canzonatorio: per lui io sotto ancora il «pesce» che non comprendo gran cosa dei segreti marinareschi. — Copie abbiamo fatto t mi ri¬ sponde con gravità quasi maiestatica. E' semplice! Non vedete che questo nostro vapore gatteggia come,un sughero t Vorreste forse che andasse a fondoT ' •.'''". — Ma non vedete come è alto sull'acqua t E' più, su delle bande rosse! Ciò vuol dire, por chi as ne intende, che è quasi vuoto, quasi senza carico. La chiglia non pesca pia i metri regolamentari; sta appena sotto Ù pélo dell'acqua. Beco in qual mode si può entrare in un porto d\ qwssto genere, senza grattare i fondali. I B il « cambusiere » fa schioccare le dita come nacchere. Sarebbe poco delicato chiedergli ora perché ti vapore sia vuoto. Sono affari segreti, che,- in questi (empi, è megHo non indagare. Comùnque è .evidente, anche senza chiedere,-che si tratte fii un mercantile ìli,,viaggio-di «fioatti Va piobabUmentfl,;»' caricare in qualche Jcalo.X o'rf del Mediterraneo qualcosa d'iritMssalita* poltra parte sarebbe inutUc dimandare al cambusiere notizie di Questo genere. Il cambusiere non si interessa che detta sua cambusa, che per lui ha il valóre di un posto di comando p — ohe so io? —jU un Ministero. — Il ponte di comando — egli mi spiega — è importante, si; perchè, ci sta il capitano! Importante' * là cabina del timone perchè ci sta il timoniere. Importante è il locale dello macchine perchè'ci stanno i macchinisti.,fi, se voghamo, è'; anche importante la cucina, perchè ci sta il cuciniere. Ma la cambusa è anch'essa importante. Ha la sua importanza! Bar peto che cosa rappresenta per una nave, la cambusa? " ' I — Veramente, di preciso non lo so, Ho sentito spesso parlare di un locale, al quale viene dato quésto nome: —- un nome tra esotico e négrteeresco. Donde da ivi, noti sa-* prei con precisione... Certo^ questa denominazione deve derivare dal XVI d-XVIt secolo: — tempi di guerre da corsa e di filibuste. Il mio amico cambusiere, còl dito a rampino, mi fd un cenno perché lo segua. A che servirebbe il resto? Scendiamo cosi, nel sottoponte e quindi ci arrestiamo in una corsia, profondata negli abissi della nave. Il cambusiere apro una porticina. Siamo in una cabina crepuscolare, dove non c'è che uria branda pieghevole, un baule fasciato di ferro nero, fino sgabello e una vaschetta con rubinetto, per lavarsi. Ma, guardando bene, noto, atta parete, un piccolo scaffale, fatto con una cossetta di provvigioni sfondata,. Centro c'è qualche libro di vecchia petto., — Siete uòmo di Ietterei — domando al cambusiere. —1 Avete Vostro? Forse leggete il volume di qualche Accademico, o vi occupate di storia? ' :,'— Ne; niente di tutto questo Sono un uomo di mare e leggo libri, di mare. . , 'K Egli apre quindi, davantUa me, un^Ubro bisunto; cartapecorino; un « Trattato di marineria'», e mi indica col dito dove devo leggete; «Cambusa. Deriva dall'Olandese <E kabuys » ed è quel locale di sottoponte, tra prua'e poppa,'' nelquale si conservano e si distribuiscono 1 viveri di bordo*. Còme dal nome c Rabula'» i nostri uomini del Sud siano riusciti a rimanipolare una, parola « cam¬ busa », è un mistero filologica che non riesco a comprenderei 1 Ma il cambusiere riprende con aria accorta: r ' —...Ora capirete perchè- il mìo posto sia importante, A che servir rehbg la cucina, se non avesse i viveri da me, per cucinare? G-li sguardi di,tutto l'equipaggio sono fìssi sul comandante; ma corrono, di quando in quando, anche^ al cambusiere. La cambusa è più' importante, in certi momenti, di tutto rJ carico t> anche, come si suoi dire, del deposito dèlie polveri. Il vero'termometro di bordo e il polso dell'equipaggio sono netta cambusa., Quando la cambusa è fornita e, comunque, c'è a capo di essa un uqmo che ha la testa sul collo, l'equipaggio ha l'animo tranquillo, jjfa se il volto del cambusiere diventa scuro si fanno adora mille congetture, • che d'altronde svaniscono, appena il volto .del cambusiere ridiventa sereno, perchè è segno che tutto va bène. Non faccio per dire, ma il comandarite mi considera un po' il suo braccio sinistro, < Ti voglio sempre con la faccia di piastra — egli mi dice spesso. — Allora tutti lavorano bene. Tu, sei l'uomo detta cinghia! ». — Sarebbe a dire? — Nelle grandi prove, come avviene in questi - tempi, lo, cinghia misura l'uomo! Chì più sa tirarla, vincerà. Voi ini capite: non sono più epoche da fare banchetti! Ota, io sono un maestro per numerare i buchi; e,< soprattutto: per far Capire a quelli-che tirano te 'cinghia che l'ultimo buco non esiste. E la nostra gente, caro signore, sa dare punti a tutti, in questa manovra. Vi ho detto però che ciò dipende anche dalle mie^ fdppcmrnfdc{-evmsgvasècasrqgsusilmts ^ inesauribili risorse. Ci siamo trovati, in certi momenti durante queste navigazioni di guerra, in condizioni difficili, perchè i viveri erano esauriti. Eppure, a ogni nuovo scalo, io sapevo rifornire la mia cambusa di qualcosa di nuovo. B il giorno dopo si mangiava meglio... I marinai lo sanno, ed hanno fede netta mia'arte! Egli dice «arto con un certo sussiego, che quasi vorrebbe sembrare solennità. Io guardo, alquanto stupito, questo Ulisside del secolo XX, forse un po' presuntuoso, ma cuor d'oro in fondo, e certamente non privo di qualità. , La buona novella — Volete vederlo, il mio regno, prima che lasciamo gli ormeggi? Oasi dicendo il cambusiere mi conduce fuori della cabina e mi mostra un'altra porticina,'nel' corridoio. Il battente è socchiuso, e ne esce'tosto un uomo dall'aria di facchino, mentre un altro arriva dal fondo del corridoio, còri v.na cassetta sulle spalle. Dalla porta {-esce, con ^soffio greve, un odor vago come di magazzeno salsamentario: — odor d'oli e di grassi sedentari di stoccafissi e di impagliature da damigiane. E ■s'intravvedè un locale tenebroso; quasi abissale. — Questo — esclama il cambusiere — è lo stomaco detta nave, è la famosa cambusa. Si lavora a caricare come vedete. Buon segno, aria di spaghetti! Mentre egli dice queste cose, sulla soglia, sorvegliando uno scaricatore, passa un uomo dell'equipaggio. — Novità, cambusiere? egli grida. — La nave — egli risponde, pesando le parole — faticherà per uscire da queste acque basse, stasera! La chiglia, ora, pesca più in fondo. — Ci sei riuscito, eh? esclama l'uomo détta ciurma, fregandosi le mani e allontanandosi. — Tra poco — dice solennemente W cambusiere — tuttala nave saprà la buona novella! Scalo Z... t (dal nostro inviato) Curio Mortari

Persone citate: Borio, Dalla, Scalo Z.