Chiede ospitalità e svaligia la casa

Chiede ospitalità e svaligia la casa Chiede ospitalità e svaligia la casa L'elegante avventuriera - « Fate pure come se foste a casa vostra...» - E la donna rubò a man salva Dna elegante avventuriera ha identificato in questi giorni li Oommissariato di F. 8. San Calvario. Essa non è ancora stata arrestata ma non tarderà ad esserlo benché abbia cercato allontanandosi di far perdere le sue tracce. La denuncia a suo carico è stata fatto, dalla sarta Margherita Viziale fu Carlo, abi'tiuite in un piccolo alloglotto in via Nizza. La mattina del 19 corrente bì presentava e, lei una donna elegantemente vestita- con una pollic eia marrone chiaro, con cappello pure marrone la quale affermando di essere stata mandata dalla' mereiai a De Marta, pure abitante in via Nizza, pregava la Vietale di darle ospitalità per alcuni giorni non votendo dormire in alberghi o pensioni. Lai Vizialo accoglieva, l'ospite inviati', dalla meroiafa con le migliori cortesie, le offriva- da colazione e quando, verso lo 14,30 essa dovette recare! in sartoria, le lasciò le chiavi di casa dicendo: «Fate pure come ee vi trovaste In cosa, vostra, lo rincaserò tarducoio; devo terminare un complicato lavoro ». Alle 22 la Viziale rincasando trova va lo chiavi sul tavolo della cucina. Credeva che l'ospite si fosse già coricata nella vicina cameretta! e non volle disturbarla. Ha la mattina dopo, a tarda ora non vedendola ancora en trava.nella etanza e la trovava vuota, Un po' tardi fu assalita dal dubbio, cioè di essere. stata troppo fiduciosa. Apriva un cassetto e constatava la spartizione di un anello d'oro e platino del valore di L. 1000, un altro anello del valore di L. 600, un altro cesella to pure di 500 lire, poi catenelle, un orologio pure d'oro, ed un braccdoletto dèi valore complessivo di oltre tremila Uro. Ritornata agitati-salma in cucina la sarta constatava la sparizione di un fiasco d'olio, di 2 chili di riso, tre di pasta bianca, otto o nove barattoli di conserve e di carne, due tavolette di cioccolatto, un chilo di zucchero, poi sapone, saponette, tagli di tela e di lino, cinque metri di popolili, tre di tela. L'ospito aveva insomma svaligiato l'alloggio. La derubata si recava subì, to dal dottor Chiocca che dirige il vici no commissariato di P.S., il quale affidava, lo indagini al maresciallo Spanti. Questi riusciva a constatare che la «conosciuta era stata notata dalia curatrice Maria Messia di via Petrarca 11, la quale a-reva anzi da stirare due lenzuola della donna. Interrogata dichiarava che la Dconosciuta aveva fatto il nome di una famiglia abitante nella' casa stessa, quella dei Bello per cui 11 maresciallo, recatosi dai signori indicati riusciva a ricuperare -il fia seo d'Olio, alcune saponette, diversi totgli di tela e popelin che la donna ave. va appunto regalato alla signorina Bollo. Infine" il maresciallo Spanti veniva a sapere che la signora Bello, un giorno in oui lai truffatrico aveva la sciato un pacco aperto in casa dei Bello, aveva posto gli òcchi su di una carta di identità che risultava essere intestata a certa Maria Luisa Aliare, di Evandro di anni 36 da Vercelli Bidente nella nostra città, senza fissa dimora. Ma- per quanti appostamenti siano stati finora fatti la Polizia non 6 riuscita a rintracciarla anche perchè la ricercata, sentito il pericolo, si è lestamente allontanata. Illllllllllllllllllllllllllllllllllllltlllllllllllllllllllllllllll

Persone citate: Bello, Chiocca, De Marta, Margherita Viziale, Maria Luisa Aliare, Maria Messia, Viziale

Luoghi citati: Vercelli