LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • La nuova fase di operazio ni in Cirenaica impone il mas Simo riserbo anche nel campo della fantasia. Contentiamoci delle frasi laconiche ma precise dei Bollettini ufficiali da cui emerge un dato di fatto della massima importanza: il nemico è stato ulteriormente respinto ad oriente di Agedabia. La sorpresa subita dallo stato maggiore britannico si è allargata a tutta l'opinione pubblica dell'Inghilterra e degli Stati Uniti dove la propaganda ininterrottamente per nove settimane aveva presentato le forze dell'Asse come dei residui fuggiaschi di un esercito battuto. Ora si tenta di correre ai ripari svelando delle nuove... sorprese; prima la confessione della superiorità aerea italo-tedesca. Secondo il suggestivo paragone di un'agenzia nemica la nostra avanzata sarebbe avvenuta come sotto un ombrello di protezione dal cielo. E la vantata supremazia della Rafì Naturalmente si ammette anche l'arrivo di rinforzi scortati dalla,Marina italiana; si spera soltanto che non siano stati di grande entità e che quindi l'improvviso contrattacco non possa avere un largo respiro. Ecco a qual punto si sono ridotti coloro che fino a qualche giorno fa parlavano di una facile marcia su Tripoli ! • Da qualche tempo i sommergibili dell'Asse operanti nell'Atlantico non avevano avuto la fortuna di una così copiosa partita di caccia. Essi hanno dovuto spingersi fin sotto le coste canadesi e statunitensi per poter affondare in una prima serie d'azioni ben diciotto navi mercantili. Ciò dimostra che se simili colpi hanno perduto della loro frequenza il motivo non risale ad una minore efficienza dell'arma subacquea bensì alla rarefazione del traffico intorno alle isole britanniche. Gli eroici equipaggi hanno dovuto portarsi a migliaia e migliaia di chilometri di distanza per trovare una preda abbondante. Cade da se la presuntuosa affermazione londinese sulla vittoria conseguita nella battaglia dell'Atlantico; il nemico è scovato nelle sue rotte più lontane, e siamo solo alle prime azioni. • L'allarme australiano è precipitato in uno stato d'orgasmo; e stata decretata la mobilitazione generale; i segnali di soccorso sono disperati. Vi è l'esagerazione di un popolo che sino a ieri si credeva al sicuro da qualsiasi diretta impresa bellica sul suo territorio. Tuttavia il pericolo c'è, vicino; e Roosevelt e Churchill non possono sottrarsi ai loro impegni; nè basteranno delle promesse generiche perchè il governo di Canberra vuole navi, truppe e aeroplani. • La battaglia per il possesso completo del sultanato di Johore è aspra; gli inglesi hanno capito che Singapore si difende sulla terraferma perchè quando lo artiglierie nipponiche saranno ■ piazzate sul Selat Tebran non vi saranno più dubbi sulla sorte della fortezza. Pur riconoscendo che le unità britanniche oppongono una resistenza acca- nita, la loro situazione è sempre disperata. Il tempo lavora per i giapponesi che hanno riserve inesauribili a loro disposizione. • La conferenza di Rio de Janeiro si è conclusa con una raccomandazione per la rottura dei rapporti colle Potenze del Tripartito. E" stata questa la formula di puro stile ginevrino adottata per impadire il fallimento della conferenza che, essendo composta di Stati sovrani, può approvare risoluzioni solo all'unanimità. L'Argentina e il Cile si sono opposti alle misure patrocinate da Washington; le due repubbliche hanno voluto riserbarsi la piena libertà di decisione malgrado le pressioni di ogni genere, fra cui quella di minacciare personalmente il vice-Presidente del l'Argentina, Castillo. Infatti il Presidente della Commissione degli Affari Esteri del Senato di Washington, Conally, aveva dichiarato ier l'altro: O Castillo muta opinione o Castillo sarà sostituito. Castillo non ha cambiato parere ed è rimasto al suo posto. I metodi democratici della Casa Bianca hanno avuto una degna risposta da parte del governo di un popolo libero e sovrano. a. a.

Persone citate: Castillo, Churchill, Roosevelt

Luoghi citati: Argentina, Canberra, Cile, Cirenaica, Inghilterra, Singapore, Stati Uniti, Washington