La Stampa - Consultazione Archivio

L'Inghilterra manca di aerei per difendere le basi asiatiche L'Inghilterra manca di aerei per difendere le basi asiatiche Soltanto la "no stop offensive,, è costata agli inglesi in 4 mesi e mezzo oltre 1500" apparecchi e 4700 uomini Berllno, 21 gennaio. (O.T.) Particolare rilievo si dà qui al manifestarsi di sempre più gravi preoccupazioni dell'opinione pubblica inglese, per l'insufficiente difesa degli aerodromi dell'isola. Su questo argomento, come si sa, hanno elevato recentemente il loro monito diversi giornali londinesi, scandalizzati dal fatto che nelle manovre tendenti a dimostrare l'efficienza della difesa degli aerodromi dell'isola, gli «attaccanti » hanno avuto la meglio. Le nuove catastrofiche esperienze fatte In questi ultimi tempi in Estremo Oriente unitamente al diffuso timore anglosassone di un sempre più efficiente coordinamento della azione bellica dell'Asse con l'azione nipponica, hanno dato al problema una finta di attualità. L'improvviso rifiorire di queste ansie britanniche induce i tecnici tedeschi a domandarsi sarcasticamente cosa sia successo della famosa pretesa inglese circa il rag- flungimento del predominio aereo. I maggiore della Luftwaffe, Wulf Bley, nota in proposito nel Lokal Anzeiger come questa pretesa sia stata affacciata a Londra con particolare impudenza lo scorso anno, in questi stessi giorni, al momento in cui arrivavano in Inghilterra i primi quadrimotori americani. L'intervento di questi nuovi apparecchi non ha però aiutato i britannici. La « no stop offensive » iniziata al momento della campagna anti-bolscevica ha comportato per i britannici dal 22 giugno al 9 novembre -la perdita di 1570 apparecchi, di cui ben 702 bombar Sieri; e, "ciò che soprattutto colpisce, l'Inghilterra ha perduto 4700 uomini di equipaggio. La situazione attualmente è che l'Inghilterra non dispone di forze che sarebbero necessarie per provvedere alla difesa delle sue basi in Asia orientale. Anche i tentativi fatti per ammassare il più possibile forze aeree sul fronte nord-africano non ha dato gli insperati risultati. Anche laggiù le forze dell'Asse sono sempre state in grado di opporre una efficace resistenza all'offensiva nemica,