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Dopo oltre cent'anni risolta una causa e risolta Dopo oltre cent'anni risolta una causa e risolta Una vertenza ultrasecolaro 6 stata risolta in questi giorni con una importante sentenza del nostro Tribunale, estensore 11 Presidente della II* Sezione (Svile, prof. comm. dr. Luigi De Li tal». Con testamento pubblico 30 settembre 1831 certo Luigi Bongi ni, di Favria, istituiva una cappellaIlla laicale cui assegnava in dote una cascina di sua proprietà sita in quel Comune. Per effetto delle leggi eversive dell'asso ecclesiastico i beni suddetti vennero svincolati dall'onere reale, ma persistettero gli oneri di culto disposti dal testatore. Trascurando gli attuali proprietari della cascina predetta, signori Bersa. no, l'adempimento degli obblighi imposti dal testamento Bongini, di Comune di Favria-Oglianico, quale rappreseli gFrpUntT« ftKonìaS int.7i.aIC pà^ rinato dagli avvocati prof. Carlo To£l sca di Oastellozzo e Alberto Peyron chiedeva giudizialmente l'osservanza degli obblighi testamentari. Si oppone: vano i Ucrsano, patrocinati dall'avvocato Giovanni Manara, chiedendo in primo luogo di essere assolti dalle domande del Comune e subordinatamente instando per la affermazione del beni dagli oneri stessi a sensi di legge. Essi provocarono altresì l'intervento in causa della Curia Arcivescovile di Torino, che ei costituiva col patrocinio dell'avvocato Francesco Gerbaldi. In corso di causa vennero dibattute molteplici questioni sia procedurali in ordine alla regolarità del contradittorio, Bia di merito in relazione alle disposizioni di diritto civile e di diritto canonico riflettenti la speciale materia. Risolvendo queste ed altre importa-ntl questioni, il Tribunale, dopo aver estromesso dal giudizio la Curia Arcivescovile, in conformità alle richieste di questa, ha condannato 1 Bersano a corrispondere al Comune di FavriaOgllanico un capitale di lire settantamila a titolo di corrispettivo di affrancazione degli oneri di culto disposti dal testamento Bongini, nonché ad abbandonare in piena proprietà del Comune la Cappella detta di 8. Giovanni ed a rifondere al Comune i danni per 11 precedente inadempimento degli oneri stessi, oltre alle spese di giudizio.