La disciplina dei consumi

La disciplina dei consumi La disciplina dei consumi Denunzia delle giacenze di saponi - Prezzo, raccolta e distribuzione delle uova - L'assegnazione provinciale dell'olio - Proroga al 31 marzo per la vendita dei dolci Roma, 17 gennaio. In tutte le province le ditte commerciali addette alla vendita del sapone da toletta sono state invitate a denunziare, non oltre il 20 corrente, gli acquisti fatti nel 1939 unendo le relative documentazioni. Come è agevole intuire questo censimento prelude alla elaborazione di una più razionale disciplina di distribuzione di tale prodòtto. Noti, per essersene occupati anche i giornali, sono i voti formulati in proposito. Mentre le categorie commerciali lamentano alcuni inconvenienti che si sarebbero verificati nella fornitura della merce e che a loro avviso sarebbero dà attribuirsi al fatto che i produttori sono più propensi ad approvvigionare le zone di smercio più vicine ai loro stabilimenti, i consumatori invocano una regolamentazione che, anche se non possa rivestire il carattere di un vero e proprio tesseramento, difficile ad attuarsi per vari motivi, valga però ad assicurare un perequamento negli acquisti. X,a nuova disciplina in corso di stu dio tende appunto a soddisfare le due esigenze. Dalle statistiche in possesso dei competenti uffici risulta che la produzione del sapone da toletta si è aggirata per il 1939 dai 100 ai 130 mila quintali. Le denunzie dei venditori consentiranno di accertare come tali quantitativi si sono ripartiti tra'i vari centri di consumo. In base a dette denunzie saranno predisposti i piani di contingentamento provinciali che con ogni probabilità verranno attuati dallfU.C.O.D.I.S.A. (Ufficio consortile di distribuzione del sapone). E' da aggiungere che gli, organi competenti sono in trattative con il Fabrlguerra per la fissazione dei quantitativi di materie prime utilizzabili per la fabbricazione del sapone da toletta, sia pure a tipo unico, e che una volta determinati tali quantitativi essi si ripromettono di aumentare, a partire dal prossimo mese di febbraio, la produzione e la conseguente disponibilità sui mercati. La fissazione dei piani provinciali di contingentamento sulla base delle forniture effettuate nel 1939 consentirà al C.P.C, di adottare caso per caso e soprattutto nei grandi Comuni, facendo eventualmente riferimento alle tessere individuali, quelle misure che si dimostreranno più adatte a facilitare l'acquisto del prodotto nei limiti delle disponibilità che si verificheranno. Le uova In applicazione del Decreto ri guardante la disciplina della raccolta e conservazione e distribuzione delle uova, il Ministero per l'Agricoltura ha disposto che nelle province del Piemonte, Liguria, Lombardia (eccettuata quella di Sondrio, delie Tre Venezie, eccettuate quelle di Bolzano e Fiume), dell'Emilia, Toscana; Marche, Umbria, Lazio, Abruzzi e Molise e nelle province di Napoli, Beneven¬ to, Avellino Foggia e Bari la di sciplina della raccolta, conserva zione e distribuzione delle uova fresche andrà in applicazione a partire dal 19 corrente. In ognuna di queste province l'approvvigionamento di tutti i Comuni, fatto, eccezione del capoluogo ed eventualmente di qualche centro di qualche importanza, sarà fatto direttamente dal produttore, mediante cessione al consumo locale dei quantitativi occorrenti o direttamente al consumatore o pel tramite dei rivenditori nell'ambito del proprio Comune. Nel caso che i rivenditori raccogliessero quantitativi superiori al fabbisogno della propria normale clientela locale il supero dovrà essere versato al raccoglitori autorizzati o al centri di raccolta. L'approvvigionamento dei capoluoghi sarà fatto a mezzo di assegnazioni disposte dal Ministero sulla base dei quantitativi ammassati presso i centri di raccolta. Il Ministero ha fatto presente che ha fiducia che si costituisca con la prima raccolta di uova fresche una massa di manovra capace di determinare la situazione ideale di una assegnazione mensile pressoché costante. Ha raccomandato alle province di non fare richieste di uova fresche per gennaio e di limitare quelle per febbraio. Nelle province dove non viene disposta la raccolta, le uova avranno ubero movimento nel solo ambito della grovincia fermo restando il rispet> per i prezzi stabiliti. Frattanto il Ministero dell'A gricoltura, sentito il Comitato entrale per la disciplina e il controllo dei prezzi, ha stabilito che il prezzo alla produzione delle uova fresche nazionali sarà determinato ogni sabato e comunicato con circolare telegrafica agli organi competenti. H prezzo al consumo corrisponderà al prezzo della produzione maggiorato di lire 0,20 per uovo. Questo margine è cesi ripartito: oent, 2,5 al primo raccoglitore; cent. 5 al Centro o Sottocentro di raccolta o al grossista raccoglitore della zona di produzione; cent. 3,5 al grossista distributore della zona di consumo; cent. 9 al dettagliante. I prezzi cosi stabiliti saranno applicati in tutte le province nelle quali è organizzata la raccolta nazionale delle uova al sensi del decreto 17 ottobre 1941. Fino a nuova disposizione le province $sono: Alessandria, Ancona, Aosta, Apuania, Arezzo, Ascoli Piceno, Asti, Avellino, Bari, Benevento, Belluno, Bergamo, Bologna, Brescia, Campobasso, Chieti, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Frosinone, Genova, Gorizia, Grossto, Imperia, L'Aquila, La Spezia. Littoria, Livorno, Lucca, Macerata, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Novara, Padova, Parma, Pavia,' Perugia, Pesaro, Pescara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Pola, Ra-| m?snz'lmrrstzalvvaevenna, Reggio Emilia, Rieti, Ro- ma, Rovigo, Savona, Siena, Tele | mo, Terni, Torino, Trento, Treviso, Trieste. Udine, Varese, Venezia, Vercelli, Verona, .Vicenza e Viterbo. Per lunedi 19 gennaio è stato stabilito il prezzo alla produzione di lire 1,40 e quello al consumo di lire 1,60 per ciascun uovo. ' Nelle altre province i prezzi delle uova fresche nazionali saranno determinati dai Comitati provinciali per la disciplina e il controllo del prezzi e non potranno superare 1 prezzi stabiliti nazionalmente il sabato precedente. I ?rezzi comunque determinati enreranno in vigore il lunedi di ciascuna settimana. Nelle province nelle quali è istituita l'organizzazione della raccolta è vietata la vendita diretta dal produttore al dettagliante o al consumatore, fatta eccezione per i- Comuni minori dei luoghi di produzione e limitatamente al normale fabbisogno della popolazione locale. L'elenco dei Comuni per 1 quali è ammessa tale eccezione sarà stabilito dai Prefetti delle rispettive province. nell'elenco su riportato è vietata l'esportazione verso altre province, Il contingentamento dell'olio ' E' stata data nei giorni scorsi notizia del nuovo accordo raggiunto fra i rappresentanti del diversi organi interessati per la ripartizione dei contingenti di olio d'oliva assegnati alle province di consumo. Con l'accordo si è inteso soprattutto risolvere tutti gli inconvenienti che in passato si sono verificati nella ripartizione dei contingenti di olio fra assegnatari nazionali e grossisti provinciali. Particolarmente importanti sono le disposizioni che elevano dal 20 al 40 per cento la quota minima che obbligatoriamente deve essere ceduta dagli assegnatari nazionali al grossisti locali per la distribuzione ai dettaglianti e prescrivono 11 divieto per gli assegnatari nazionali di valersi di altre singole ditte commerciali grossiste, sia provinciali sia nazionali, per distribuire la quota d'olio-ad essi spettante. E' affermato quindi 11 principio che l'assegnatario nazionale, qualora non abbia nelle province da esso rifornite, una propria filiale o sede attrezzata o un proprio agente' o rappresentante dì commercio che disponga di adeguata attrezzatura, deve cedere la quota assegnata ai grossisti' locali; Da una rapida indagine è risultato che rimanenze di torrone, panforte e di altri prodotti dolciari lavorati con mandorle e nocciole, si trovano ancora presso i commercianti. Tale stato di cose fa ritenere che il termine del 31 corrente, fissato per la vendita del suddetti prodotti, possa essere ulteriormente prorogato al 31 marzo p. v. anche perchè i produttori abbiano tutto il tempo di smaltire le scorte mentre nel frattempo al viene portando a termine il rilevamento della consistenza delle mandorle, nocciole e noci. Come si ricorderà, allo scopo di andare incontro alle particolari esigenze dietetiche dell'infanzia, nonché di talune categorie di malati che mal sopportano il pane, il Ministero dell'Agricoltura disponeva il ripristino della fabbricazione e della vendita di biscotti e gaiette da acquistare con la Carta annonaria. Si annuncia ora che è allo stu dio la determinazione dei prezzi di evendita di tali prodotti Dalle province non compresa