Israel e le forze che hanno scatenato la guerra

 Israel e le forze che hanno scatenato la guerra UN LI B R DI ATTUALITÀ -a Israel e le forze che hanno scatenato la guerra « Nell'altra guerra mondiale fu molto difficile ritrovare il bandolo delle origini del conflitto. Il giuoco serrato e in gran parte segreto delle diplomazie, e soprattutto la generale Ignoranza del metodi sottili con cui la Gran Bretagna 'agiva dall'Interno su molti Stati spingendoli alla guerra per suo conto sotto la veste di tutt'altrl motivi, ed infine l'abilità con cui venne svolta, sulla base di argomenti op- j portunamente scelti, la propaganda anglosassone all'estero, l o sùccésaó,°non "si peritarono di scò- ' prire i metodi che avevano segui-1 nasco sero per molto tempo la concatenazione delle cause e degli effetti. Solo diversi sinni dopo la conclusione del conflitto, quando la immonda orgia delle trattative parigine che si concluse a Versaglia ebbe smascherato i disegni che avevano ispirato la guerra, quando gli egemoni, nell'ebbrezza de! . seguito per imbrogliare tutto il mondo e quando gif archivi diplomatici vennero messi in piena luce dalle pubblicazioni dei rivoluzionari russi, tedeschi e austriaci, si potè fare la luce: almeno, relativamente, ma tanto da poter scorgere come decisiva, assolutamente prevalente fosse la responsabilità inglese nella spinta che gettò 11 mondo In guerra e come, dietro la volontà di guerra britannica si delineasse già nettamente l'interesse ebraico, la collusione con l'ebraismo. Ancora nel 1926 la pubblicazione, in Italia, dell'opera di Alberto Lumbroso: Le origini economiche e diplomatiche delia guerra mondiale ih cui le responsabilità dell'Inghilterra sono nettamente documentate suscitò fra noi stupore e incredulità nel grosso pubblico borghese, accostumato alla Invariabile leggenda dell'Inghilterra « amica tradizionale », imparziale e tutta dedita a pacifici commerci. Più tardi, agli Stati Uniti l'inchiesta diretta dal. senatore Nye sul motivi che avevano tratto gli Stati Uniti, nolenti, in una guerra di cui essi dovevano poi pagare tutte le spese, rivelò il volto mostruoso e l'animo delittuoso del « Servizio segreto » britannico in combutta con la plutocrazia giudaica, ed ebbe parte non lieve nell'adozione di quella « legge di neutralità» che Roosevelt, esponente massimo di quella plutocrazia, ha oggi, dapprima calpestata e poi abolita. Questi precedenti gettavano una luce abbagliante sull'avvenire ma, invero, la loro chiara significazione non era giunta fino al grosso pubblico, ancora suggestionato dalle arti della sottile ed obliqua tropaganda di guerra britannica, olo pochi studiosi ne avevano tratti i più precisi Insegnamenti e fra questi dobbiamo annoverare in Italia soprattutto Giovanni Preziosi. Il quale, nella sua Rivista mensile La Vita Italiana fin dall'epoca della crisi versagliese e della epica nostra lotta: per Più me seppe vedere con estrema chiaroveggenza la realtà nella situazione che si era creata e seguirne poi gli sviluppi con implacabile logica nel ventennio del dopoguerra e quindi presentire e poi prevedere e tratteggiare con sicurezza i caratteri del nuovo inevitabile conflitto, nelle note politiche da lui mensilmente pubblicate sulla sua Rivista. Il volume testé uscito dalle officine Mondadori: Giudaismo, Boi Iscevismo, Plutocrazia e Massone- a i , o o a ria, ad eccezione del due primi capitoli è costituito appunto dalla raccolta cronologica delle sue principali note politiche mensili e questa particolare struttura del volume non solo non lo indebolisce ma anzi ne rafforza la efficacia dimostrativa, per il contenuto nettamente profetico che esso assume per la comparazione di scritti del passato con la realtà attuale Che cosa vuole dimostrare Preziosi? 1°) Che il bolscevismo, la plutocrazia e la massoneria non sono che le diverse l'accie di un solo fatto che è l'ebraismo 2") Che l'Italia mussoliniana — come, del resto, aveva già scritto Hitler — « ha avuto la chiara visione, prima di ogni altra nazione, del programma e dell'azione del giudaismo e delle dipendenti forze occulte nel preparare, scatenare e condurre la guerra per il dominio di Israele sul Mondo»; 3°) Che 11 centro motore dell'immenso sistema giudaico che ha avviluppato e trascinato nelle sue spire governi e popoli, tutti riluttanti o nolenti, e il ha spinti «Ila guerra, deve individuarsi nella Casa Bianca di Washington sotto 11 governo del giudeo Roosevelt e deus, cricca, Interamente ebraica, che lo ha portato e mantenuto ai potere. Convinto da molti anni di questi capisaldi politici, è stato relativamente agevole al Preziosi delineare con grande anticipò la pre- Sarazione aella attuale guerra giù alca, denunciandone 1 caratteri e svelando l'opera dei suol artefici e dei maggiori resoonsabill. Perciò alcuni suoi articoli han no un aspetto nettamente profetico. Senza tentar di riassumere una opera cosi documentata e complessa basterà citare qualche brano, ad esempio, del suo articolo del giugno 1939: « La nostra profezia ». Egli si pone il quesito: <Farà o non farà l'Inghilterra la guerra ebrea? ». Chamberlain in quel j momento era contrario, voleva^fare una politica inglese e non subordinarsi a fini mondiali ebraici. Ma « l'avvento al potere di elementi come Eden e Churchill, tipici esponenti dell'ebraismo, rafforzerebbe la cricca dei Samuel dei Hore Belisha, dei Simon, dei Sassoon, e sarebbe il sicuro segnale della guerra ebrea ». In tal caso che cosa avverrebbe? Limitandosi a prevederne le ' conseguenze fuori di Europa, la 1 situazione si presenterebbe deltut- e 1 a e o e e o a e a i a , o o a , o i e a e e a i e to differente che nell'altra guerra, Allora, grazie all'alleanza con il Giappone, l'Inghilterra poteva rifornire la Russia attraverso Viadlvostock, sfruttare tutte le risorse asiatiche, sguarnire di truppe Australia e India ed, infine, disporre in Europa delle forze militari e navali degU Stati Uniti. Questi, intervenendo ora, sarebbero Invece impegnati a fondo nel Pacifico. <La loro flotta potrà anche intraprendere un viaggio senza ritorno. Ma, a parte ciò, sarà nell'impossibilità di alleviare la pressione giapponese sul possesso coloniale britannico e su quello francese e olandese, mentre l'India si rivolterebbe contro una Gran Bretagna impegnata in Europa e impossibilitata di soccorrere le forze colà dislocate... Già oggii « Giappone sarebbe in grado di occupare in breve tèmpo l'Indocina francese e di minacciare da quella base, in accordo con il Siam, Singapore dal lato di terra. «Le « democrazie » perderebbero cosi, in poco tempo, l'Indocina, la Malesia, l'Arcipelago della Sonda, la Birmania e l'India, senza possibilità di recupero, sia pure nella inconcessa ipolesi di una vittoria in Europa che costerebbe tanto cara all'Inghilterra ed ai suoi alleati da renderli incapaci di una qualsiasi azione contro centinaia di milioni di asiatici nazionalmente organizzati e appoggiati da un Giappone tutt'altro che indebolito... ». Questa precisa previsione di Preziosi non è passata per la mente di nessuno dei dirigenti britannici al momento di scatenare una guerra che doveva portare e porterà sicuramente una catastrofe nell'Impero Britannico e una autentica rivoluzione nella società e nella vita inglese? La ipotesi non è ammissibile. Ma era dagli Stati Uniti che «Israele preparava la guerra» e, come asseriva con piena conoscenza di causa l'incendiario Bullitt, uomo di fiducia di Roosevelt, il governo degli Stati Uniti possedeva mezzi per influire decisivamente su quello britannico. Si comprende come questi mezzi fossero soprattutto finanziari, essendo le grandi banche britanniche legate a quelle nordamericane e dirette dallo stesso personale giudaico. Ed è quanto esattamente si è verificato. Victor