La violazione del porto di Alessandria narrata dal Comandante la spedizione

La violazione del porto di Alessandria narrata dal Comandante la spedizione La violazione del porto di Alessandria narrata dal Comandante la spedizione L'eroismo degli nomini è al di sopra della potenza meccanica dei mezzi - La loboriosa preparazione e la difficile esecuzione dell'impresa - Le due corazzate colpite, di 30 mila tonnellate Yuna, forse per un anno non potranno riprendere servizio Al buio tra reti e mine Roma, 14 gennaio. Uno degli infoiati ietta Stefani dalla zona d'operazioni scrive: Ho trovato il comandante degli audaci mezzi di assalto che il 18 dicembre violarono la base di Alessandria e Vi cui hanno parlato i recenti bollettini del Quartier generale delle Forze armate. Il comandante, che è un adusto lupo di mare, di buon sangue e grande animatore del suol gregari, è naturalmente parco di parole, ma dalle sue poche frasi traspira subito una decisione ferrea e una fede incrollabile. , - < Capirete — egli mi ha detto iniziando la conversazione — che non posso darvi indicazioni tecniche sopra i mezzi di assalto riusciti a penetrare nella base di Alessandria. Posso però affermare che l'elemento umano prevale assolutamente sopra la costruzione meccanica di questi mezzi. Naturalmente è occorsa una preparazione fisica di molti mesi ed un pesantissimo addestramento nella utilizzazione dei smezzi. «I/o parola eroismo — ha continuato il comandante — deve intendersi composta non con la sola espressione di valore. Infatti! nel caso attuale, i suoi coefficienti oltre al coraggio hanno dovuto essere forza, tenacia, pazienza senza limiti, sangue freddo ed intelligenza prontissima. Orbene i nostri ufficiali hanno dato prova di tutte queste qualità. « Pensate ohe l'apertura dei porto di Alessandria è appena di 800 metri e quindi immaginerete la difficoltà di orientarsi e di di' rigersi nottetempo mentre il nemico vigila attentissimo. Inoltre davanti ad Alessandria vi sono molte secche, che obbligano, per potersi avvicinare all'obiettivo, a seguire veri e proprii canali, cioè rotte obbligate che il nemico ha disseminato di ostacoli. Dovendo superar questi innumerevoli sbarramenti di reti e di mine, i nostri uomini, spesso hanno dovuto contentarsi di fare progressi di un solo metro in una intera ora di fatica, ciò che può essere un esempio di pazienza sovrumana. Inoltre, trovandosi soli in mezzo al porto di Alessandria, i nostri uomini hanno dovuto, nella grande oscurità, individuare e scegliere il bersaglio in tempo rapidissimo, Tutto ciò — ha proseguito il comandante — senza parlare degli immensi rischi rappresentati dagli sbarramenti. . «.Posso aggiungere che durante la loro preparazione, questi ufficiali hanno dimostrato sempre un entusiasmo tranquillo e deciso e una serenità veramente esemplare, allorché si pensi che si erano votati volontariamente al sacrificio supremo ». Venendo poi a parlare del risultati conseguiti il comandante ha detto di dovere mantenere su ciò un naturale riserbo. Naturalmente In un porto come quello di Alessandria che ha fondali bassi — egli ha affermato — è difficile che una grossa nave possa dichiararsi affondata, nel termine vero e proprio della paròla, « Posso, però, assicurare oggi — egli ha aggiunto — che due grosse navi da battaglia di circa SO mila tonnellate ciascuna, sono state ridotte in così cattivo stato che per molti mesi, e forse per un anno, non potranno più riprendere servizio. < Devo inoltre fare notare — ha concluso — che le grandi qualità richieste agli assalitori non devono fare crederà che il loro reclutamento sia raro, difficile e scarso. Nonostante la grandissima probabilità di essere votati all'èstremo sacrificio, i nostri ufficiali hanno fatto domanda a continaia per essere arruolati nei mezzi di assalto. Io ho solo la preoccupazione di dovere scegliere fra tante centinaia di domande », D comunicato italiano! Il Quartier Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente comunicato numero 591: Nella giornata di Ieri sono continuate intense le azioni di fuoco aereo terrestre e navale sulle nostre posizioni nel settore di Sollum (Halfaya), Nulla di importante da segnalare nella Cirenaica occidentale. L'aviazione tedesca ha attaccato, con Importanti forze, le opere portuali e gli aerodromi di Doma e Tobruk: bombe di medio e massimo calibro hanno raggiunto gli obiettivi causando ingenti danni e suscitando vasti incendi negli apprestamenti e nei depositi. Conoentramenti di carri armati e mezzi di trasporto sono stati ugualmente colpiti con evidente efficacia. Due velivoli nemici sono stati abbattuti. Squadriglie italiane con audace attacco a volo radente, hanno sorpreso e annientato una forte colonna nemloa: oltre 25 automezzi con munizioni e carburanti sono saltati In aria, una batterla autotrainata è stata distrutta, nuclei di truppe dispersi. Velivoli Italo-germanlol hanno a più riprese bombardato Malta. Tre velivoli avversari sono stati abbattuti. ♦»»»»♦♦♦♦♦♦♦♦♦»♦♦♦*♦♦♦

Luoghi citati: Alessandria, Cirenaica, Malta, Roma