LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Le navi sono a fondo ma di giorno in giorno la verità sulle tremende perdite subite dalla marina inglese nella battaglia del Mediterraneo viene a galla. I sommergibili, gli aere-siluratori lanciano i loro ordigni micidiali e poi debbono rapidamente scomparire nei cieli o sotto le acque; non possono essere curiosi pena la distruzione di mezzi e di equipaggi che saranno utili per altre imprese. Perciò i Bollettini che parlano di tali col pi non possono dare la notizia certa degli affondamenti; l'ammiragliato nemico ne approfitta per tacere e qualche disfattista ne sorride scetticamente. Ma il fatto è che quando avviene l'esplosione, e ciò" tanto i sommergibilisti quanto gii aerosiluratori sono in grado di accertare al cento per cento, la nave nemica è stata senza dubbio ferita o parzialmente o mortalmente. Quali sono le proporzioni fra i due generi di ferite? Non si potranno conoscere con esattezza se non alla fine della guerra; ma se -non bisogna esagerare \ne\ ritenere che ogni siluro andato a segno ha affondato la sua vittima, non si debbono trascurare le probabilità del colpo particolarmente felice. L'equipaggio germanico che il 25 novembre centrò la Barham ha visto coronata la sua audacia dal più spettacoloso successo; la grande corazzata britannica ha chiuso nel fatale incontro il suo destino. Si sono avute finalmente testimonianze decisive che il nemico potrà ignorare o tentar di smentire; l'essenziale è che la Barlumi abbia la sua tomba nel mare di Sollum. • Il conto delle1 perdite infUt te alle squadre di Cunningham non è esaurito ;> ma già, ' sommando le navi di cui si ha la certezza dell'affondamento o delle avarie subite, si può trar re un bilancio disastroso irrimediabile per la marina inglese. Churchill ha cercato la decisione nel Mediterraneo; credeva di far giuocare a tutto vantaggio del suo piano la superiorità marittima e invece proprio in questo campo ha pagato lo scotto più caro. Ora ci rendiamo conto perchè la flotta inglese ha da parecchie settimane ' il fiato grosso nel Mediterraneo centrale dove svolge un'attività ridotta e si sottrae al combattimento. E la crisi è apparsa proprio quando le- iniziative aeronavali dell'Asse hanno assunto maggiori proporzioni e quando più urgenti sono i bisogni nei mari dell'Asia Orientale. Si conferma ancora un -. volta la verità basilare che nel Mediterraneo si decidono le sorti della guerra per tutti i continenti. • Su tutto il fronte orientale i combattimenti sono molto duri ma l'apocalittica offensiva di Stalin segna il passo. Nei settori tenuti dai finlandesi le velleità di attacco sovietiche sono state stroncate nettamente con qualche risultato sensazionale come quello ottenuto a favore delle truppe di Mannerheim sull'Aunus. Intorno a Pietroburgo la realtà è che i tedeschi tengono sempre saldamente Scb.lusselsburg allo sbocco della Neva sul lago Ladoga. I Bollettini germanici parlano da qualche giorno di battaglie sul sistema collinare del Valdai: finché i russi non l'occuperanno non ci sarà alcun pericolo di crisi nella saldatura fra i settori di Pietroburgo e di Mosca. Sul fronte centrale i bolscevichi fanno il maggiore sforzo da un mese e mezzo ; ma i vantati sfondamenti sono oggi ridotti dalla stessa propaganda nemica ad infiltrazioni di elementi di cavalleria che dovranno dare i loro frutti. In tutto l'immenso fronte meridionale attacchi di carattere lo- cale eccettuato in Crimea dove qualche successo iniziale è stato prontamente stagnato. • La-punta nord-orientale di Celebes è tutta in mano nipponica colla conquista di Manado e di Tondano. Il ponte colle Filippine è saldamente assicurato méntre è controllato l'ingresso settentrionale al Mar delle Mollicene. Per la Malacca i giornali inglesi suonano campane a morto. Ma l'avvenimento più importante della giornata è l'inizio dell'attacco contro la Birmania; è questo un fronte non meno importante di quello di Singapore; le ripercussioni saranno incalcolabili verso la Cina e verso l'India. Due nomi che hanno dietro di se centinaia e centinaia di milioni di uomini. a. a.

Persone citate: Barham, Churchill, Cunningham, Neva, Stalin

Luoghi citati: Asia, Birmania, Cina, Crimea, Filippine, India, Mosca, Pietroburgo, Singapore