Genova-Ambrosiana 6-1

Genova-Ambrosiana 6-1 Quando soffia la tramontana. Genova-Ambrosiana 6-1 , di a o ti rnl o e . o a o GENOVA: 8ain; Marchi, Sardelll; Genta, Alla6Ìo, Andrlghettl; Neri, Perazzolo, Ispiro, Bertoni, Conti. AMBROSIANA: Caimo; Buonocore. Landolfi: Bovoli, Pozzo, Carapatelii; Mascheroni, ComlnetU, Quarto, Cam biani, Salvi. AEBITBO: Bertoglto. Genova, 12 gennaio. La tramontana gelida e fortt che spirava sul campo spiega non tutto, ma certo molte cose relative all'andamento del gioco e al lisultato. Spiega il contegno dell'Ambrosiana che per lunghi periodi dell'incontro non è stata se stessa e non ha avuto fermezza o linearità, né in difesa, né all'attacco. L'una squadra, l'ospite, era intirizzita, assiderata; l'altra era covie se avesse il termosifone nascosto sotto la maglia. L'abitudine a un cosi brutto tipo di intemperie vuol dir molto. Era appena cominciata la gara che già i milanesi dovevano registrare un punto al passivo. Un'avanzata in profondila, uno scavalcamento generale dei difensori e Bertoni spingeva la palla in rete da due passi. Un po' di reazione ambrosianista e poi le reti fioccavano. Neri, Ispiro e ancora Neri battevano tre volte Caimo nello spazio di otto minuti. In realtà, un paio di queste reti parevano contenere in sè il vizio di forma del « fuori gioco », ma l'arbitro non era di questo parere. Nell'ultimo quarto d'ora ci questo primo tempo l'Ambrosiana aveva il suo periodo migliore. Bel gioco, belle offensive, predominio ed anche un tantino ai sfortuna a non diminuire la distanza. Subito all'inizio del secondo tempo, le cose tornavano a guastarsi per i nero-azzurri, che pure avevano ora il vento a favore. Landolfi fermava una palla per rinviare,, se la lasciava portar via da Ispiro e questi scappava da solo e segnava. Nuovo periodo di reazione milanese, meno ordinata del primo, però, e su € mani » di Bordelli, « rigore » di Campatela trasformato in rete malgrado un bel tentativo di parata di Bain. Poi di nuovo il Genova che avanzava in ordine sparso, trovava le maglie della difesa avversaria allentate e portava minacce su mi nacce. Prima della fine, Neri, bene imbeccato da Perazzolo, batteva tutti in velocità e segnava ancora. La superiorità del Genova nella giornata è di quelle che non si discutono, malgrado che l'inferio riià ambrosianista abbia l'attenuante della temperatura e non sia stata tale da meritare una simile valanga di reti al passivo. . liguri erano in vena: col vento o contro vento, essi hanno avuto periodi in cui tutto quello che fa cevano andava loro bene. Pareo chi uomini in stato di grazia. Vedasi Sain, che del lavoro ne ha avuto pure lui, i due terzini, Allasio e Neri. Se U Genova giocasse sempre così vi sarebbe da se guirlo con vivo interesse. L'Ambrosiana Ita accusato in pieno il colpo del vento-ghiaccio. Lo ha accusato in ogni suo settore, ma particolarmente in quello che, per la sua natura, mag giormente è esposto: la difesa, terzini, in parttcolar modo il vìl colo Landolfi, sono apparsi a lun go disorientati, scombussolati' t nella scelta della posizione da prendere e nel calcolo della traiet toria della palla. E questo, con gente così vogliosa e irruente come i genovani di ien, ha voluto dire tutto. L'attacco, per parte sua, ha fatto cose più che discrete, a tratti anche schiettamente Lrsl'Psssge«dmmpmvldntdDdttsvvDDtstllsbelle, ma quel gioco veloce e pur preciso del primo tempo di domenica scorsa non lo ha mostrato mai. La nero-azzurra è una squadra da rivedere in altre condizioni: in quelle che essa ama. Vittorio Pozzo grscnlncsnCfMta

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