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L'aviazione «yankee» travolta dall'audacia dei giapponesi L'aviazione «yankee» travolta dall'audacia dei giapponesi Le « fortezze volanti » hanno fallito - I caccia americani affrontati e investiti in volo Tokio, 6 gennaio. I giornali riferiscono numerosi episodi delle azioni che sono terminate con la distruzione della flotta aerea americana delle Filippine. In tali episodi è messo in risalto il valore, l'audacia, lo spregio del pericolo degli aviatori nipponici, 1 quali si sono trovati di fronte ai migliori apparecchi prodotti dalla tecnica aeronautica degli Stati Uniti, non escluse le famose « fortezze volanti » che, secondo quanto si affermava negli ambienti statunitensi, dovevano seminare la distruzione e la morte e battere qualsiasi avversario. Alla prova del fatti questi apparecchi non hanno dato i risultati che se ne attendevano. Alcuni piloti che hanno partecipato alle operazioni riferiscono, infatti, che quando fu attaccato il campo di aviazione di Nichols, presso Manila, si ebbe da prima la sensazione che gli statunitensi fossero stati presi alla sprovvista Senonchè, dopo qualche minuto : caccia nord-americani si alzarono in volo prendendo quota. Ma essi si trovarono subito di fronte agli apparecchi nipponici. Gli aviatori giapponesi, con lo spirito di sacrificio che li distingue, si lanciarono contro gli aeroplani statunitensi molti dei quali, investiti in pieno precipitarono in fiamme, mentre altri prendevano quota nllontanandosi ed offrendo agli avversari un sicuro bersaglio. Oggi il corrispondente dell'Asahi dal fronte delle Filippine descrive i funerali che i nipponici hanno tributato alla salma di un valoroso pilota americano, il quale, a bordo di un apparecchio Curtfes, aveva cercato di bombardare e mitragliare una base giapponese. Colpito da una raffica di proiet tili incendiari, l'apparecchio pren deva fuoco e precipitava. Il cadavere del pilota, che fu potuto Identificare, è stato seppellito con gli. onori militari nel punto ove è caduto.