Il generale Scuero per un cameratesco trattamento alle reclute del 1922

Il generale Scuero per un cameratesco trattamento alle reclute del 1922 Il generale Scuero per un cameratesco trattamento alle reclute del 1922 Roma, 6 gennaio. H Sottosegretario alla Guerra, Scuero, in occasione della chiamata alle armi dei giovani del 1922, scrive sulle Forze Armate: « La chiamata della classe 1922 si effettua mentre le armi della Patria sono eroicamente impegnate per l'avvento di una nuova èra di civiltà e di giustizia e mentre la Nazione tutta, con granitica compattezza e fervida e disciplinata operosità, segue idealmente la marcia delle sue truppe verso le méte segnate. «In questa atmosfera guerriera è necessario che i giovani abbiano neP'atto di affluire alle caserme, la gio!'? certezza che essi sonn attesi e accolti con il più affettuoso cameratismo e con il più alto apprezzamento dell'apporto che essi arrecano all'efficienza del nostro organismo militare nell'attuale ora storica: all'atto della loro partenza dai distretti e all'arrivo ai Corpi, essi siano accolti in forma festosa, con musiche e intervento di rappresentanze militari. Inoltre la consegna delle armi sia fatta in .forma solenne in modo da costituire un alto, suggestivo rito pienamente intonato al clima guerriero nel quale la Nazione opera per il raggiungimento della vittoria. «Confido infine che i comandanti di ogni grado sapranno prodigarsi senza limite, con affetto. Intelligenza, metodo, per ambientare i nuovi giunti e elevare in essi il senso di solidarietà che deve ispirare l'appartenenza alla stessa grande famiglia e la comunanza degli scopi da conseguire ».

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