La "democratica,, America vista da un americano

La "democratica,, America vista da un americano Giudicati da se stessi La "democratica,, America vista da un americano Roma, 24 dicembre. La propaganda nemica non si lascia sfuggire occasioni per mettere in rilievo la cosiddetta mancanza di libertà nell' Italia fascista, che essa contrappone alla più smaccata esaltazione della democrazia statunitense. Ma la verità, che è esattamente tutto l'opposto di questa sistematica e dupli.e falsificazione storica, viene anche qui a galla, ed 6 stato proprio un americano, il signor Franklin Smith, il quale — in un articolo pubblicato fino dal marzo 1898 nella rivista Appleton's Populur Science, riprodotto l'aprile dello stesso anno da Minerva-, ed ora opportunamente riesumato dalla Stefani — Ha dato in anticipo la più eloquente smentita ai dominatori di oggi. La costituzione fondamentale dell'Unione, sulla cui inviolabilità iniziale 11 partito al potere ha sempre giurato, secondo lo Smith è invece sempre stata lacerata da tale partito sino da ' quando, in aperta violazione del diritto delle genti, esso annette la Luisiana. « L'intrigo politico distrusse la nuova Magna Charta sul provvedimenti elettorall e la repubblica fu convertita in un potente mezzo di soddisfacimento d'ogni privata avidità e ambizione». 1/ideale di Jefferson per la libertà e la giustizia, fu travolto. La strapotenza del Governo federale sui singoli Stati divenne proverbiale. Gli agricoltori avevano cambiato la faccia del continente riducendo a coltivazioni immense foreste e paludi: ma si trovò un pretesto; essi'non erano in grado di procurarsi i concimi. Lo Stato intervenne e con una organizzazione dipartimentale (macchinosa schiacciò gli agricoltori, facendo servire la loro fatica alle sordide speculazioni dei politicanti. Per tre quarti di secolo gli Stati Uniti si sono vantati di essere 11 rifugio degli oppressi e degli infelici di ogni parte del mondo, accogliendo effettivamente masse sempre più larghe di emigranti. Tuttociò è scomparso. Esclusi, con una fddcrpcidde a e o i i i e ù ò a feroce autairchia, ì prodotti dell'industria straniera, si diede un non meno feroce ostracismo anche al lavoro straniero. Contemporaneamente la politica di rapina imperialistica veniva ripresa strappando il Texae al Messico, annettendo le isole Ilawai e tentando di impadronirsi pure di Cuba e di San Domingo. A loro volta i singoli Stati dell'Unione si sono fatti tiranni verso 1 diritti individuali dei cittadini. Non vi è arbitrio che non sia consumato contro di essi. Per lunghi decenni le cronache dei quotidiani del mondo intiero ne sono state piene. I moderni vandali — afferma lo Smith — si sono soprattutto buttati sulle statizzazioni e uno dei loro campi di più esoso sfruttamento è stato quello delle ferrovie. Poi son venuti i telegrafi, i telefoni, il gas, le tranvie, i molini, gli opifici, le miniere, sottratti alle compagnie private e tramutati in giganteschi affari a spese della collettività. « I diritti naturali delle persone sono attaccati in modo che quasi non esiste resto di umana attività che possa essere esercitata liberamente, dalla nascita alla morte Le leggi sul lavoro promulgate nel decennio 1888-1898 salgono a 1639; di esse 114 sono state dichiarate incostituzionali. Il monopolio — largamente applicato anche a'la agricoltura —: ecco il punto massimo dello sfruttamento nord-americano. Questa, in pallidi riflessi, è la libera, democratica repub blica stellata, che i satelliti di Roosevelt pretenderebbero di additare agli ingenui italiani come il secondo paradiso ter restre •— il primo è la Russia sovietica —, naturalmente contro l'Italia repubblicana e fascista. E bisogna notare che da Jefferson, che fu uno dei fondatori della Repubblica, e fu un onesto, al plutocratico dittatore odierno, l'Imperialismo, l'affarismo e la soffocazione di ogni autentico spirito di libertà, hanno fatto nel Nord America 1. noti passi da giganti. gcdfct

Persone citate: Franklin Smith, Minerva, Roosevelt

Luoghi citati: America, Cuba, Italia, Messico, Nord America, Roma, Russia, Stati Uniti