Stalin pretende basi in Egitto ed intriga in Africa Settentrionale

Stalin pretende basi in Egitto ed intriga in Africa Settentrionale Prime conseguenze di Teheran Stalin pretende basi in Egitto ed intriga in Africa Settentrionale Ankara, 11 dicembre. Una ulteriore e definitiva doccia fredda sulle euforiche ed illusorie previsioni dei circoli anglo-americani e di parecchi ambienti neutrali circa un prossimo intervento della Turchia nel conflitto l'ha data lo stesso Menemengloglu. Il Ministro degli Esteri turco, infatti, ha ricevuto i giornalisti dell'Asse per metterli al corrente di quanto è stato concordato nelle trattative del Cairo. Egli ha dato assicurazione che la politica della Turchia rimane invariata e che non si verificheranno modificazioni neJle relazioni turche con le Potenze del l'Asse, poiché il rafforzamen to dell'alleanza con ringhi! terra non rappresenta per nulla un cambiamento di politica estera. Tutti gli osservatori, intan to, rivolgono la loro attenzione a quella che è l'attività sovietica dopo la Conferenza di Teheran. Grande impressione, a questo proposito, ha fatto oggi l'annuncio che la rappresentanza sovietica al Cairo ha fatto dei passi presso il Governo egiziano per la cessione di basi aeree all'Unione sovietica. Non si hanno per ora notizie circa la reazione del Governo egiziano, ma negli ambienti britannici si è ri masti molto sorpresi di que sta richiesta sovietica, tanto più per il fatto che il governo britannico non è stato interpellato in merito. Mosca, come si vede continua a fare i fatti suoi, senza curarsi degli interessi e della suscettibilità dei suoi alleati. Ora ha messo il naso nel Mediterraneo — zona da cui era stata cacciata con la — ed agiMolta impressione desta qui oggi la pubblicazione di quanto scrive il dottor Siegfried Horn, redattore diplomatico del D.N.B., che dedica un'analisi dettagliata alle informazioni che si moltiplicano per attestare l'esistenza del « virus » bolscevico nell'Africa settentrionale francese. « E" con il sistema e il metodo che caratterizzano tutte le azioni intreiprese da Mosca — dice l'Horn — che il bolscevismo prende piede anche nell'Africa del Nord. Nessuna cosa gli sembra fati :osa e tutti 1 mezzi sono per 'ul buoni. Alla fase dell'* k.ibastitura » è success-.1 «ri un'espan- lguerra di, Spagna !sce con decisione. ssione camuffata dei azione di-plomatica, economica i cultu rale. Tutta l'Africa francese è ora piena di « rappresentanze commerciali » sovietiche, la cui centrale si trova aiD'albergo d'Orsay a Rabat. I suoi funzionari agiscono con procauzione e cercano soprattutto il contatto con personalità ufficiali, con funzionari influenti e con gli uomini politici del vecchio regime. I loro Intermediari, reclutati quasi esclu- sivamente fra l'elemento giù daico, stabiliscono dei rapporti stretti con i mandatari degli affari e con la massa del popolo. E' sorprendente in queste condizioni che il gran rabbino di Rabat abbia co minclato e dichiarare che l'ambasciata sovietica presso il Comitato di De Gaulle f «una vera rappresentante del la causa ebrea nell'Africa del Nord ». E non vi è nemmeno da stupirsi che le compagnie cinematografiche dell' Africa del Nord, esclusivamente ebree, si provvedano di ".film sovietici in lingua francese e preparino delle proiezioni in lingua russa, come viene annunziato dalla radio di Algeri. Vi è un giornale, Liberto, che viene stampato ad Algeri e che è divenuto 11 portavoce di Mosca In tutti f campi, compreso quello della politica indìgena, campo questo nel quale cerca di sfruttare il disordine in esso esistente. A tutto ciò si deve aggiungere la larvata polemica anglo-russa circa la questione jugoslave. All'incidente « Re Pietro-Mihailovic-Tito» fa oggi da riscontro la notizia che nelle tasche di un capobanda freco, arrestato recentemente, stato trovato il testo di un accordo firmato il 13 luglio scorso fra 1 partiti Illegali comunisti greco e bulgaro. Nel documento è detto che la mèta finale del programma dell'accordo, consiste nella creazione" di un'Unione repubbliche sovietiche del Balcani comprendente la Grecia, la Macedonia, la> Bulgaria e là Serbia. Per quanto riguarda Istambul e 1 Dardanelli, l'accordo prevede la costituzione di una repubblica indipendente sotto il diretto controllo del sovietici.

Persone citate: De Gaulle, Horn, Liberto, Re Pietro, Siegfried Horn