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Non si vendono sterline vere a un brigadiere di polizia LA GATTA E IL LARDO Non si vendono sterline vere a un brigadiere di polizia Queete, trovate dalla polizia nelle tasche di uno speculatore, sono sterline autentiche. SmesBa l'automobile -~- di mestiere era auf.ista — Giovanni Eopolo di Luigi, da Rivolta, e cola abitante in via Umberto quarantacinque, s'era doto ad un traffico inconsueto: comprava e vendeva, s'intende clandestinamente, delle sterline vere. U suo campo d'azione era un esercizio di piaeza Carlo Felice; qui egli fu scorto dai maresciallo Paolo Cogli del Commissariato di San Salvarlo. Sorbendo un surrogato, il sottufficiale dall'udito fino, aveva coirò a volo qualche indiscrezione: voga mo sufficiente per metterai sul chi-va-la. Il Ro- Polo fu adunque avvicinato, nelesc-rcizio suaccennato, 'da un tale cui urgevano cinque sterline: le trattative furono presto concluse, cinque sterline contro ventimllocinquecenito lire. Il compratore chiese mezz'ora di tempo: quanto occorreva per ritirare dalla Banca la valuta italiana; ma il Ropolo non s'occorse che quegli, uscendo, aveva doto una strizzatino d'occhi al maresciallo Cogli già in appo; sta mento, per significar gli che l'« affare» procedeva a gonfie vele. Infatti, poco dopo, mentre i due stavano scambiando fra loro lire e sterline, il maresciallo, accompagnato da un agente, fati'.-a irruzione nel locale, li dichiaravo ambedue in arresto. Soltanto più tardi, davanti al Commissario dottor Chiocca, ll'Ropolo doveva constatare, non senza qualche stupore, che il compratore altri non era che il brigadiere Bianco. Perquisito, il Ropolo fu costrtrto a cavar di tasca altre trentacinque sterline, per un equivalente di oltre centosessanta mila lire. Mentre a Rivalta i carabinieri conducono indagini dal canto loro, il Ropolo è stato arrestaro e denunciato per commercio clandestino di valuta. Le quaronto sterline- sono state sequestrate e passate alla Banca d'Italia.