Le vendette della «Ghepeù» contro le popolazioni civili

Le vendette della «Ghepeù» contro le popolazioni civili Dietro le orde rotte Le vendette della «Ghepeù» contro le popolazioni civili Roma, 20 novembre. Nel territori russi evacuati dalle truppe germaniche ha fatto' il- suo ingresso trionfale anche la Ghepeù. I massacri e le deportazioni in massa nella popolazione, di null'altro colpevole che di non aver voluto a suo tempo abbandonare le proprie case per seguire nella ritirata le orde rosse, sono all'ordine dèi giorno. Tali notizie non ci meravigliano in quanto è universalmente nota la mania omicida del nuovi barbari. Più interessante Invece appare la dichiarazione dell'ispettore sanitario Vladimir Jacolow, fatto recentemente prigioniero sul fronte di Gomel, il quale ha riferito che i sovietici distruggono sistematicamente tutti i cimiteri di guerra italiani e germanici. A tale scopo sono stati creati reparti speciali che muniti di trattori, spianano letteralmente il terreno per cancellane ogni traccia dei tumuli. Lo Jacolow ha personalmente assistito nelle regioni di Briansk, Roslav e Smolensk a queste distruzioni. I soldati russi, egli afferma, si servono delle croci ■ di legno per attivare U fuoco ed usano gli elmetti dei Caduti quali bersagli per il Uro a segno. Tutto questo conferma come la Russia sovietica non muti le proprie direttive interne. Malgrado la tanto decantata restaurazione della religione, la profanazione dei luoghi sacri continua.

Persone citate: Vladimir Jacolow

Luoghi citati: Roma, Russia