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Una lettera del Papa all' Arcivescovo di Milano Una lettera del Papa all' Arcivescovo di Milano Milano, 17 novembre. Il Pontefice ha rivolto all'Arcivescovo di Milano la seguente lettera, in data 30 ottobre: «. La relazione da te inviataci su i mali che attualmente affliggono tanti diletti figli tuoi, a Noi parimenti in Cristo carissimi, ha avuto una risonanza- profonda nel Nostro cuore, che vorrebbe poter venire incontro a tante necessità e poter lenire tanti dolori accumulati dall'immane conflitto. « Con particolare affetto e con paterna compassione partecipiamo alle acerbe pene del tuo animo e alle sofferenze dei tuoi diocesani, tanto devoti e così fedeli alla Santa Sede. « Ti sia di conforto il sapere che in questi giorni di aumentate calamità siamo in modo speciale vicini ai figli di Ambrogio e Carlo e al loro zelante Pastore con il Nostro pensiero, e soprattutto con la Nostra preghiera che ancor più fervida eleveremo quotidianamente al Datore di ogni hene, perchè affretti la fine di tanti mali, rafforzi la fede di coloro che si trovano sottoposti a sì dure provs materiali, morali e spirituali, e richiami su la via del 'bene quanti se ne sono allontanati, istillando nel loro animo propositi di maggior serietà di costumi e di vita veramente cristiana. « In quest'ora di tanta tristezza, più insistente risuona la consolante parola dell'Apostolo; «Fidelis autem Deus est, qui non patietur vos tentari supra id quod potestis, sed faciet etiam cum tenta- itlone proveritum, ut possttis e ; su3tmere », e, in particolare, . a e , a i confidiamo che a te non vsrrà meno uno specialissimo aiuto celeste, affinchè, nonostante le molteplici rovine di cui sei circondato, tu possa continuare a compiere l'ufficio di vigilante e provuidentissirno Preside. « Con questi sentimenti t'nvochiamo su di te, Diletto Figlio Nostro, sui Sacerdoti, sui Religiosi e sulle Religiose, sui seminaristi e sui fedeli tutti di cotesta illustre Archidiocssi oggi più che mai a Noi cara, l'abbondanza delle celesti grazie, e a tutti, con effusione di animo, impartiamo l'Apostolica Benedizione ».