Aspettative sospette di Enzo Arnaldi
Aspettative sospette Aspettative sospette Accade sovente, di questi tempi, di cercare dirigenti di enti ed aziende, di telefonare a personaggi o a capoccioni di amministrazioni più o meno pubbliche e di sentirsi rispondere: « Non c'è. Si è preso un po' di riposo ». Oppure: ( tE' assente per qualche tempo. Ha chiesto Ire mesi di aspettativa ». Un sacco di commendatori, di professori,dottori, ingegneri, cavalieri è scomparso così per riposarsi, o per andare in aspettativa. Dove non si sa, perchè hanno avuto cura di non lasciare l'indirizzo, se non a qualche segretario fidatisslmo e muto e sordo ad ogni domanda sulVargomento. Solo le ragioni si possono conoscere di questi € riposi » e di queste « aspettative » e, naturalmente, sono ragioni di salute o di famiglia. € Era tanto tempo che soffriva di dolorini... », oppure: « Quel suo cugino non ha più dato notizie e ci sono tante cose di famiglia da sistemare... ». Quest'autunno, evidentemente, ha degli speciali influssi malefici per la salute e per gli affari intimi di guesti signori. La faccenda, però, puzza parecchio e, a dispetto dei certificati medici e delle letere della moglie del cugino un po' troppo sbandierate, lascia assai facilmente sospettare che dietro questi « riposi » e queste « aspettative » ci sia il desiderio ai stare alla larga per non compromettersi. « Qui non si sa come la va a finire — ha pensato il commendatore —. Se la continua, ero in aspettativa e, passata qualche mese, me ne torno quatto quatto al mio posto. Se la cambia, io sono vergine da ogni contatto compromettente e magari, con un po' di abilità, posso pure passare per martire e perseguitato*. I non lontani eventi hanno ammaestrato il signor commendatore e lui ora, per non rischiare di assumere la benché minima responsabilità, se ne sta via e attende. Gli avvenimenti, non le sue idee o la sua coscienza o il suo onore, gli detteranno il modo di comportarsi meno impegnativo per il giorno del ritorno, tacito o trionfale a seconda delle circostanze. TI posto, intanto, non lo perde e la sua più che florida situazione economica gli permette di sopportare tranquillamente un breve periodo di aspettativa senza assegni. ' I suoi impiegati, naturalmente, ?mesto lusso, anche se per le oro idee o per necessità assolute vorrebbero prenderselo, non, se lo possono permettere, futt'al più c'è per loro il rischio, quando il commendatore tornerà, di sentirsi dite che devono andarsene perchè le loro idee e i loro atteggiamenti non sono compatibili con la situazione, o perchè « si sono troppo compromessi ». JI gioco può essere facile, ma il trucco è troppo evidente, data' la sua vasta diffusione. Soprattutto non è... in armonia con la situaaione. Bisoanerebbe dare un'occhiatina a queste aspettative e trasformarne qualcuna ■ in licenziamento. Specialmente quando si tratta di gente appartenente ad enti «o istituti molto vicini alla cosa pubblica. Se l'aspettativa si trasformasse in... quello che non ti aspetti, vedremo molti rapidi ritorni di commendatori... dispersi. Sono momenti questi in cui non può est-ere permes- a, •-■'io ad alcuno di sottrarsi alle ci|proprie re8p0nsabilità presen- il e o, e ti e future. Animo, sionori in aspettativa, vi aspettiamo al vostro tavolo di lavoro. E, in fretta. Enzo Arnaldi
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