Ecatombe di carri

Ecatombe di carri Ecatombe di carri Una recente notizia da Berlino Informava che in tre mesi di offensiva estiva russa (5 luglio-5 ottobre) vennero di* strutti dalle forze germaniche 17 mila carri armati sovietici e che i carri sovietici distrutti dal principio della guerra toccano i 70 mila. Sono cifre enormi ohe si spiegano so- Srattutto con l'enorme massa i carri di cui dispone il moderno esercito sovietico. Questo, almeno secondo gli Intendimenti dei suoi creatori, non doveva più essere un esercito di contadini e di operai più o meno armati ed istruiti, ma un esercito corazzato e motorizzata con caratteristiche esclusivamente aggressive. Infatti, mentre in Francia ed altrove si stavano costruendo linee difensive, lo Stato Mag- flore sovietico impostava l'adestramento delle truppe secondo i più rigidi dettami della moderna dottrina offensiva ,e per 15 anni le fabbriche russe non lavorarono che per fornire l'esercito di armi offensive: carri armati, automezzi, cannoni d'assalto e aeroplani. Fino al 1940, le fabbriche sovietiche che costruivano esclusivamente carri armati (esclusi i motori) erano sette: la Rivoluzione d'ottobre di Enak'evo (25 Km. e sud-est di Stalino), la Kirov di Charkov, la Rivoluzione d'ottobre di Stalingrado, la Molotov di Gorki, la Sabato di sangue di Yaroslav, la Lenin di NovoSiberirsk e la Milizia Rossa nel bacino di- Kuznetek. Con 10 scoppio delle ostilità, altre 12 fabbriche della regione di Mosca, degli Urali e della Siberia si attrezzarono per la costruzione in serie di carri, mentre il macchinario della Kirov di Charkov venne nel settembre del '41 smontato e trasportato nel bacino del Kuznetek. Non saprei precisare quanto fosse e quanto sia la produzione giornaliera delle singole fabbriche. So soltanto con certezza che la fabbrica di Enakievo (distrutta dal russi nell'ottobre ''e' '41) misurava 14 chilometri di lato e che la Rivoluzione d'ottobre di Stalingrado (distrutta dai tedeschi nell'ottobre del '42) era in grado di allestire 25 carri armati al giorno. Comunque, In un testo per gli allievi ufficiali della Scuola Militare di Nipropetrovski edito nel '41, vi ho letto che al 31 dicembre '40 l'U.R.S.S. possedeva oltre 80 mila carri armati e che poteva allineare 120 divisioni corazzate. Al 30 settembre del '41, era stata accertata sul terreno la presenza di 59 divisioni corazzate, esattamente 9 a nord, 32 al centro e 1S a sud. Nel primo anno di campagna le divisioni corazzate sovietiche subirono flussi e riflussi, re gistrarono gravi perdite, ma vennero costantemente e as siduamente rinforzate e so stituite come costantemente erano rinforzate e sostituite le divisioni di fanteria. Il che dimostra come la produzione di carri fosse in continuo au mento e le riserve pressoché inesauribili, come inesauribili sembrano essere le riserve umane. Le divisioni corazzate rus se si compongono di tre reg gimenti: uno corazzato, uno di fanteria motorizzata e uno di artiglieria. Il reggimento corazzato dispone di 2 battaglioni su 4 brigate di 50-60 carri ognuna. Il reggimento di fanteria motorizzato, a sua volta, dispone di una brigata di carri d'appoggio e di due plotoni d'autoblinde per esplorazione. Ogni armata, inoltre, (a parte le armate corazzate, beninteso) possiede un certo numero di brigate corazzate da impiegarsi secondo le necessità. I tipi di carri sovietici so no numerosi, alcuni di creazione e fabbricazione essenzialmente russe, altri costruiti in Russia su modelli inglesi od americani. I tipi princi- rali (quelli, cioè, che diedero migliori risultati sul terreno e che, perciò, vennero, a mano a mano, esclusivamente costruiti ed impiegati) sono: 11 T. 27 da 9 tonnellate, con tre uomini, 1 cannone da 45, 1 mitragliatrice da 12, una corazza da 4,72 e una velocità di 70 km.; 11 BT da 13 tonnellate con 4 uomini, 1 cannone da 45, 2 mitragliatrici, una corazza da 6,16 e una velocità di 60 km.; il T34 da 25 tonnellate con 4 uomini, 1 cannone da 76,2, 2 mitragliatrici da 20, corazza da 15,67 e velocità di 42 km.; il K.W. (Klim VorossUov) di 52 tonnellate, 5 uomini di equipaggio, 1 cannone da 76,2, 3 mitragliatrici da 20, 1 mitragliatrice contraerea, corazza da 20 e velocità di 28 km.; il T35 mod. II da 64 tonnellate, 9 uomini, un cannone da 152, 2 cannoncini da 45, 2 mitragliatrici, corazza da 19,60 e velocità di 25 km. Secondo le esperienze suggerite dalla guerra, diverse modifiche e numerosi perfezionamenti vennero apportati al vari tipi ed in modo particolare al BT da 13 tonnellate, al quale venne ri. forzata la corazza e, affinchè non perdesse in velocità, cambiato l'apparato motore, e al " T 35 da 64 tonnellate, il cui cannone da 152, potente ma troppo lento e pesante, venne so stitulto con un <o,2 ed il guadagno in peso fu passato al- FdtgsqpdtsttpcntrnmldpdntfdcMLtchotadmdPlatdenrtilnr la corazza portata da 19,60 a 25,8. In complesso, 1 carri armati russi si dimostrarono sul terreno dei buoni strumenti di guerra: resistenti, sufficientemente mobili e con una massa di fuoco quasi Imponente. Come mal con armi slmili si verificò una cosi alta ecatombe? Le spiegazioni sono numerose. Esse si possono ricercare nell'abilità degli artiglieri germanici, nella perfezione dei congegni di puntamento e tiro dei cannoni anticarro germanici (in particolare, del celebre 88), nella forza di propulsione e penetrazione dei proietti, lunghi e puntuti come spilli; ma si debbono, soprattutto, ricercare nell'insufficiente addestramento del carrista russo e nella mancanza in lui di un vero senso di adattamento al terreno e all'azione. Nel primo anno di guerra, la maggioranza dei carristi era fornita da russi extra-europei, mongoli, tartari, kirghisi, gente guerriera di razza e di temperamento, disciplinata e resistente, irruente e fatalisticamente decisa. Sul terreno, dimostravano un'audacia quasi incosciente e una fanatica jatlanza. Un ufficiale germanico ebbe a dichiarare che essi « portavano 1 carri come potrebbe portarli chi si crede Immunizzato da una specie di talismano di invulnerabilità. Si buttavano sotto ad intere brigate. Dovevano ritenersi talmente sicuri sotto le cupole d'acciaio da non osservare neppure le precauzioni più elementari. Tiravano bene e manovravano male. Quasi semnre, si perdevano per Inesperienza di manovra ». A poco a poco, l'intero corpo dei carristi venne modificato. Invece di russi extra-europei, furono reclutati russi europei,in maggioranza operai speda- Uzzati e operai-modello, tratti Hai grandi centri industriali. Molti vennero tolti da delicati incarichi politici e tecnici. Perchè 11 comando sovietico aveva bisogno di uomini che sapessero battersi alla tedesca. Non solo coi muscoli, cioè, ma anche col cervello. Sul terreno pratico (nella prima battaglia di Charkov, nell'offensiva invernale 42-43 e nell'offensiva estiva '43), i nuovi carristi non resero quanto teoricamente si aspettava da loro. Come gli altri, mancarono anch'essi di quello che si chiama il senso del terreno e nella guerra di carri manovrata dimostrarono di possedere un'esperienza più teorica che pratica. Erano, come ho detto, degli operai-modello, dei fanatici dell'Idea comunista, erano 1 continuatori delle brigate operaie d'assalto, gente Insomma capace di tutte le audacie e di tutte le temerarietà, eccellente senza dubbio nella guerra d'insidia dove il coraggio individuale è tutto, meno eccellente nella guerra manovrata dove il coraggio solo non basta, ma dove occorre possedere sangue freddo, occhio, Intuizione e prontezza, doti che 11 russo anche il più evoluto non sempre possiede. Trascinati, perciò, dal loro stesso entusiasmo, i nuovi carristi non sempre si mantennero calmi nell'azione, spesso vennero lusingati dal particolare e nelle varie fasi della' battaglia e delle battaglie quasi sempre si lasciarono sviare dalla tattica tedesca di resistenza elastica, cooperando essi stessi con il loro impeto non controllato e con 11 loro coraggio esuberante a provocare lo spezzetta- . ^alln ~.->,-~„ ^■',...1^ «Uà a ,r"ento" della ma*s* à'ulto che ^e,va, !"e,„ * P** ?ÌPtJlt«el3.^=Ì^» ,^ forze corazzate ™s»e1 P. Z

Persone citate: Klim, Lenin, Molotov

Luoghi citati: Berlino, Francia, Mosca, Russia, Siberia, Stalingrado, U.r.s.s.