La campagna in Italia

La campagna in Italia La campagna in Italia Le gravi difficoltà opposte dai germanici all'avanzata nemica - Attacchi effettuati ad est di Capita prontamente respinti Berlino, 11 ottobre. Il fatto che l'ala sinistra della 5.a Armata sia arrivata solo ora con il grosso delle sue forze al fiume Volturno, e cioè nove giorni dopo l'occupazione di Napoli, pone straordinariamente in rilievo Ida un lato la lentezza della avanzata alleata e dall'altro la grande efficenza delle operazioni di resistenza che vengono svolte dalle retroguardie tedesche. Per coprire una {distanza di :80 chilometri scarsi, gli alleati hanno impiegato un periodo di tempo che è ingiustificato se si tiejnn conto della natura piana del terreno che consente un ampio impiego delle formazioni blindate. Se a ciò si aggiunge 11 fattoi che gli angloamericani avrebbero potuto | operare con l'appoggio dei cannoni della marina inglese e che la resistenza offerta alle truppe alleate veniva effettuata solamente dalle retroguardie tedesche che retrocedevano passo a passo ritardando l'avanzata alleata, si giunge siila conclusione che l'aver raggiunto il Volturno non costituisce per il nemico un eccezionale fatto d'armi e tanto meno può es- rappresentata come una ^^™*?*™* del "VI n : Anche ora gli anglo-ameri cani. doP,° aver raggiunto Ca1 Bua sulla riva meridionale del fiume, stanno effettuando operazioni di sondaggio nelle linee tedesche. Seri tentativi di stabilire teste di ponte sulla riva settentrionale non sono stati ancora fat- ti. Attacchi alleati effettuati ad est_ di Capua, sulle pendi lcl dell'Appennino, sono stati respinti con grari perdite per Io-li ultHri-unti gli attaccanti. Nel settore centrale a nord del fiume Calore, come pure a sud di Pontelandolfo la pressione dell'ala destra- della 5.a Armata americana contro le posizioni tedesche sulle colline è aumentata. Tuttavia i tedeschi oppongono a tutti i tentativi nemici di sfondamento un'accanita resistenza. Nel settore orientale sbarchi, di forze fresche sotto la protezione delle unità navali della marina britannica hanno permesso al nemico di allargare la sua testa di ponte a nord-est di Termoli. L'ala sinistra tedesca è ' di conseguenza arretrata. Nonostante il tiro dei ewnnoni di marina il nemico è stato incapace di avanzare. Avanguardie dell'S.a Armata che si erano spinte in avanti oltre la linea Montefalcone-Gugllonesi sono state respinte con gravi perdite mica. Per quel che riguarda la situazione generale è conveniente ricordare ancora che nonostante l'intensificazione dell'attività non si può parlare di una battaglia di grande ampiezza. Il comando tedesco, ora come prima, è libero di continuare la resistenza sull'attuale linea di difesa o di iniziare nuove operazioni di sganciamento per costringere il nemico a raggruppare le sue forze con un conseguente cambiamento di plani operativi. Le perdite subite dall'8° Armata britannica durante i combattimenti finora svoltisi nella zona di Termoli sono maggiori di quanto in un primo tempo si catalogasse. Infatti apprendiamo che in tale settore sono stati distrutti non meno di 43 carri armati e 19 autoblinde nemiche. Sono passate ormai quattro settimane dallo sbarco delle truppe anglo americane presso Salerno. Durante questo tempo le truppe americane del generale Clarck e l'8.a armata di Montgomery hanno ricevuto continuamente rinforzi. Circa 15 divisioni americane e britanniche si trovano ora di fronte, nell'Italia meridionale, alle forze tedesche una parte delle quali ha già combattuto in Sicilia. La superiorità di uomini e di materiali degli anglo americani è talmente evidente che necessariamente ci si chiede: che cosa ha raggiunto fino ad ora il generale Eisenhover col suo grande impiego di forze e in quale rapporto sta quanto è stato guadagnato cogli scopi che mediante l'invasione si dovevano raggiungere ? Nel campo avversario è già stato ammesso che l'occasione più unica che rara del tradimento di Badoglio per compiere una facile e incruenta passeggiata fino a Roma non è stata sfruttata. L'efficace resistenza che le truppe germaniche hanno opposto al nemico nella zona di invasione del golfo di Salerno ha costretto Eisenhover a nuovi spostamenti che sono durati del tempo prezioso senza contare1 le gravissime perdite inflitte dalle truppe germaniche al nemico durante i giorni della battaglia nella zona di Salerno. Eisenhover è stato costretto a rinunciare a tutti gli altri sbarchi previsti lungo la costa del Tirreno che l'avrebbero reso padrone di tutta l'Italia sud-occidentale fino a Roma. Le forze britanniche hanno rinnovato ieri dopo alcune giornate di tranquillità i loro attacchi contro le posizioni germaniche sulla costa occidentale dell'Italia. Esse hanno tentato anzitutto di raggiungere la riva settentrionale del Fiume Volturno. Contemporaneamente un forte contingente di truppe di esplorazione intraprendeva un attacco contro il ponte ferroviario, ma veniva respinto senza essere riuscito nel tentativo di attraversare il fiume. Nelle altre zone vicine non viene segnalata attività degna di rilievo. Nella regione appenninica le forze americane e canadesi dopo le sanguinose perdite da esse subite negli ultimi tre giorni si mantengono quasi inattlve. Un'azione di ricognizione contro la regione di Gambatesa venne respinta con gravi perdite per gli attaccanti. Nel settore vicino batterie di mortai tedeschi hanno disperso un concentramento di 16 carri armati pesanti degli anglo americani. Cinque carri venivano messi fuori combattimento mentre gli altri, alcuni dei quali gravemente danneggiati battevano in ritirata. Sulle coste dell'Adriatico isolate pattuglie dell'8.a Armata britannica sono state decimate dalle truppe di retroguardia germaniche. Sull'azione condotta dalle truppe germaniche contro le bande nell'Istria si apprendono nuovi particolari. Nei combattimenti degli ultimi giorni sono stati contati 5216 morti e sono stati -catturati 7328 prigionieri, tra i quali si trovano anche gruppi di soldati italiani; è stato pure fatto un bottino di armi da fuoco di tutti i calibri, cannoni e auto veicoli; sono pure caduti nelle mani dei germanici grandi depositi di viveri e munizioni. d

Persone citate: Badoglio, Capua, Clarck