Celebrità

Celebrità Celebrità S'incontrarono sulla soglia di un ristorante alla moda: per un attimo rimasero un po' incerti : erano tanti anni che non si vedevano!... Ma poi si riconobbero e si fecero molte feste. In altri tempi, quando lui aveva fatto quel bellissimo ritratto' di lei, tante volte esposto e diventato poi fa-'mamoso, essi si erano obliasi a- chposolè mhaunUnniela ta camati. Per molte ragioni in-;se dipendenti dalla loro volon- ! fetà, ma legate piuttosto alla' loro arte — soprattutto aJ60quella di lei che, attrice, doveva continuamente spo- ; starai da lina citta all altra jtoquella loro simpatia non era diventata passione, ed era appassita prima ancora di fiorire. — Ah, Mimi — egli disse con un gesto vago della mano, che parve accennare a quel tempo lontano — fu prima del vostro viaggio in America. Maledetto viaggio ; quanto mi fece soffrire!... — Non quanto fece soffrire me — ella ribattè a muso duro, con l'aria di alludere a tutt'allra cosa. A che mai?... Egli non in- < dagò. Tutto ciò aveva ormai così poca importanza!... — Mi farete l'onore di pranzare con me, névvero?... —' Ma naturalmente — ella rispose con la sua consueta semplicità e sedutasi a un tavolo, aprì immediatamente la borsa per trarre il rossetto con cui si ritoccò delicatamente le labbra, guardandosi pensierosa nello specchietto che poi chiuse, con uno scatto metallico, sospirando. — Perchè sospirate Mimi?... Siete sempre bella, anzi, sempre più bella. — Oh, Ruggero, fra noi, queste banalità, per l'amor di Dio!... varecobiloalastanlummspnmdvvdecvncLa gente intorno, a tutta ' prima, diede loro un'occhia- ita distratta, quale si poteva ^dare a un signore qualun uque e a una signora qua tlunque, non più giovani, e- iriVcant.i che discutevano P/ra- 'blegann, eoe discutevano gra jrvemente col cameriere la rminuta del pranzo, pensan- |rdo, lei, al suo intestino de licato, lui al suo stomaco stanco. Ecco tutto. Ma poi qualcuno ^socchiuse gli occni, per guardarli meglio, qualche altro diede del gomito al vicino. Ma quella strana signora, dall'aria così altera, non era la celebre attrice che tutti ammiravano?... E lui, quel signore dall'aspetto così interessante e severo nello stesso tempo, non era il famoso pittore da cui tutte le signore avrebbero voluto avere un ritratto?... — Certo, è lei!... Una donna straordinaria! UtblT.— E' lui senz'altro: che'aspetto distinto, spirituale, | ispirato !... Un sussurrio arrivò fino a loro come un'onda ardente, ma essi non vi fecero caso, avvezzi com'erano a produrre in pubblico quell'effetto, e non guardando nes- suno come semidei chiusi in | una nuvola e separati dal resto del mondo, cominciarono a mangiare adagio, con riguardo alla loro compii cata digestione, parlando ; pacatamente dei loro rispet-1 turi affari Intanto lui I sivj airari. intanto luli guardandola, pensava: — Chi è stato mai a dirmi che qualche anno fa ha perso la testa per un attorucolo della sua compagnia, di discreto aspetto, ma di nessun valore e con un pessimo carattere, ambizioso, irascibile e infedele?... Povera Mimi, così sola indifesa, è sempre stata rIi>icrrfl7Ìata nelle cotte stata disgraziata uene cotte che ha preso, ma questa voi-1 ta dnvfl psspre stata dimora-! ta cune essere stara ai»era . ziatissima... h coEtui e torselquesto Riccardo che nomina i "... , . . . ogni tanto e la cui opinione [ sembra avere per lei un , , ■ , grande valore ( | — Scusate, questo Rie-1 ■ ' 1 i cardo... Ella, ne disse il cognome con un gesto d'insofferenza come se tutti avessero il dovere di conoscerlo. Sì, era lui, l'attorucolo di cui gli avevano parlato. Ella disse oon impeto, con fuoco : — E' un ragazzo pieno d'ingegno, credetemi, che avrebbe tutti i diritti di riuscire. Ma sapete cosa sono i capocomici, certi direttori... Bisogna litigare sempre, lottare, avvelenarsi il sangue. E i critici, non parlatemi dei critici I Lui guardava il suo volto imalo, in quel momento, da tdi passione, sfiorito, detor- un tic nervoso... — troverà Hnnna — Dentava — mi Dar donna pensava mi par di vederlo il suo giovane di +ant« intzpcriin mentre fatanto ingegno... intuire pagare a lei il proprio 111-Kiirresfio maltrattandola Esuccesso, maniatiaiKioia. n lei, che e riuscita au averequasi tutto al mondo, non potrà mai ottenere, per queeto unico essere che ama, un ■po' di fortuna... Povera donna; a che cosa le serve la sua celebrità?... — Il mondo è ingiusto —' mancato... Pover'uomo, che gli serve esser famoso, ella concluse amaramente e s' inzuccherà, * capo chino, il caffè con una mossa distratta, lo sguardo fìsso sul tavolo. — Sì, il mondo è ingiusto. Ella pensava: — Questo povero diavolo, anche lui, è solo come me... Sua moglie è morta tempo fa. E chi mi ha detto che ha un figlio unico che lo mette in croce? Una nullità, un buono a niente, che invidia al padre la sua fortuna e lo tormenta come se volesse 'Vendicarsi su di lui di essere un a ;se non potrà mai rendere i! felice suo figlio? ' Guardò l'orologetto al polJ60, sospirò ancora. * — Dovete andare?... ; _ gj ho un appuntamcn. jto dalla sart £ una . — i e ò , , va d'abiti Non era vero, voleva correre in cerca di Riccardo, col quale, la mattina, aveva bisticciato. Ella era così gelosa, e lui così crudele!... — Anch'io devo scappare allo studio; qualcuno mi aspetta. Era suo figlio che l'aspettava, per chiedergli dei denari, per lamentarsi, con lui, della sua mala sorte, per mostrarsi, con lui, infelice, malcontento di tutto, per respingere tutte le consolazioni che egli gli avrebbe umilmente, dolorosamente offerto. — Sì, bisogna andare. Avevano fretta entrambi di correre a soffrire. Si alzarono, si avviarono verso l'uscita. La gente li divorava con gli occhi, cercando il loro segreto di potenza e di felicità ; nessuno vedeva che anch'essi, come i più poveri, i più umili, trascinavano a fatica la loro pesante catena d'amore. Carola Prosperi

Persone citate: Carola Prosperi

Luoghi citati: America