Le solite ore delle grandi notizie

Le solite ore delle grandi notizie Le solite ore delle grandi notizie Giorno per giorno, gli avvenimenti si incaricano di smentire e di dimostrare vuote di ogni sostanza e prive di ogni ragione tutte le innùmeri voci e le infinite fandonie create dal nulla e messe in giro in questi ultimi tempi da malintenzionati o da irresponsabili, oppure nate dalla storta interpretazione o dalla smodata amplificazione di limitati episodi. Il tempo ed i fatti stanno facendo giustizia sommaria di tutte queste'mongolfiere che avevano trovato vento propizio nel naturale sbandamento degli animi provocato dai recenti avvenimenti. La lezione di quei due grandi maestri che sono il tempo e la realtà c'è, pertanto, da operare che sia servita, sia ìer ricondurre un po' di serenità e di buon senso in molti animi conturbati, sia per creare un terreno refrattario al credito ed al rigoglio di altre voci e panzane a cui una minoranza di sciagurati ancora volesse dar vita. Per certo coloro che « hanno visto coi propri occhi » ed «udito con le proprie orecchie* sono già parecchio screditati, dopo tanti constatati fallimenti, di fronte all'attenzione ed alla 'fiducia dei più. Restano ancora ad avere un po' di seguito quelli che hanno « sentito alla radio », forse perchè recano, a sostegno delle loro parole, il testimonio, anche se lontano e un po' misterioso, della voce delVamplificatore. Costoro, però, è facile coglierli in fallo. Basta chiedere loro a che ora hanno sentito alla radio la « grande notizia» che s'affannano a comunicare. Le risposte, statene certi, non sono che due: « Alle sette e mezzo del mattino », oppure: «Alla mezza dopo mezzanotte*. Sono queste, infatti, le ore ideali per appioppare ad una qualunque stazione radio la paternità e responsabilità delle false « granai notizie », perche in queste ore è ben difficile che la gente che lavora — e da noi, grazie a Dio, è la maggioranza — abbia tempo e voglia ver far coivere il regolo sulla scala delle stazioni alla caccia di annunci sensazionali. In quelle ore di solito, o si dorme, o ci si lava e si prende il caffè mezzo assonnati, o ci si pigia brontolando e lavorando di frantiti su una corriera o su un carro bestiame. E non si pensa nè si sogna, poveri noi!, che; proprio allora, una qualunque stazione radio Tancia per l'etere le « grandi notizie » di rapide e sensazionali morti, di clamorose dimissioni, di grandiosi sbarchi, di inattese occupazioni, di eventi, insomma, decisivi per l'attuate situazione nazionale, o, addirittura, mondiale. Per fortuna nostra, c'è chi si sacrifica per il bene e la conoscenza comune e che, perdendo ore di sonno, passaggi in corriera e coincidenze ferroviarie, ascolta attentamente per noi le trasmissioni radio, sì da poterci far partec i presto dette « grandi notizie »!... Però, che tipi strani i compilatori dei notiziari radio! Invece di trasmettere le cose più interessanti nelle ore in cui tutti ascoltano, ti «anno a scegliere le ore di piena notte per le «grandi notizie». Come un giornalista che impaginasse un telegramma da titolo su tutta la vagina tra gli annunci pubblikitari. Roba da farsi licenzio" piedi.