Una dichiarazione a Radio-Monaco del glorioso comandante Enzo Grossi

Una dichiarazione a Radio-Monaco del glorioso comandante Enzo Grossi "Non abbiamo dime Una dichiarazione a Radio-Monaco del glorioso comandante Enzo Grossi Monaco, 22 settembre. Il comandante Enzo Grossi ha fatto alla radio nazionale di Monaco alcune dichiarazioni circa il suo atteggiamento dopo l'ordine ricevuto dal Maresciallo Badoglio, di distruggere i sommergibili atlantici e rientrare in Italia. Egli ha detto che le unità a lui sottoposte sono invece pronte a continuare la lotta incondizionatamente fianco a fianco dei tedeschi; e ha posto se stesso e i suol equipaggi agli ordini del comandante supremo della Marina germanica. « Ancora una volta — ha dichiarato — abbiamo sentito la presenza tra di noi dei nostri cari compagni caduti, ed abbiamo provveOuto a lasciare la base per quella che doveva essere la nostra ultima missione di guerra con assoluta fede e certezza nella vittoria. Già sapevamo che il Governo del Maresciallo Badoglio non aveva mai avuto intenzione di tener fede alla sua frase « la guerra conti nua ». Molti indizi lasciavano chiaramente intravedere quale vile mercato si stava effettuando. Non intendo riferirmi a nessuna notizia di ordine militare, perchè sono un soldato. « Con tale situazione davanti agli occhi non potevo che continuare per la strada intrapresa per salvaguardare l'onore della Patria. All'istante comunicai all'ufficiale tedesco di collegamento presso il mio comando che i sommergibilisti italiani nell'Atlantico erano fermamente decisi a continuare la guerra a fianco dei marinai germanici, e lo pregavo quindi far conoscere al grande ammiraglio Dònitz la nostra decisione. «Alle 22 dell'8 settembre ricevetti l'ordine dal Comando superiore della Marina di distruggere i sommergibili e di rientrare in Italia con tutti i dipendenti. Non ebbi la minima esitazione nel ritenere l'ordine ineseguibile. Non era concepibile tradire chi lealmente e generosamente aveva versato il proprio sangue per la difesa del territorio Italiano. Il popolo italiano ci aveva affidato la magnifica arma dei sommergibili per impiegarla con risoluta decisione contro il nemico, che è pur sempre l'anglosassone. Ho disubbidito agli ordini 01 un generale che per anni ha ricoperto la carica di capo di Stato Maggiore generale e come tale aveva la piena e assoluta responsabilità delle preparazioni Belliche delle varie armi e che, dopo avere ignominlosamente tradito il Duce, lia venduto la Patria al nemico. In compenso ho assunto il dovere che mi imponeva l'avvenire della mia Patria. Riimiti tutti i dipendenti, ho constatato che la decisione da me presa esprimeva la loro volontà. Da tre anni siamo in continuo contatto coi camerati germanici e abbiamo avuto la possibiltà di conoscere a fondo il soldato tedesco. Oltre ad essere prode guerriero, il tedesco lo abbiamo sempre trovato amico fedele, leale camerata e uomo generoso e, se mai qualche dubbio poteva sussistere, esso è svanito completamente in questi dolorosi giorni trascorsi insieme. Il contegno dei camerati germanici è stato Improntato alle qualità che ho già enunciato. Ritengo che nessun italiano degno di questo nome non possa non nutrire ammirazione profonda Eer la magnifica impresa che a portato alla liberazione del Duce. Sono certo che la nostra risoluzione sarà stata la stessa di quella di molti nostri compagni e che chiunque sia capace di desiderare ancora il bene della Patria riprenderà le armi per la difesa del sacro suolo italiano. Le madri, le mogli e i figli dei Caduti in questa guerra abbiano ancora fede, pernoi non abbiamo dimenticato i loro cari »,

Persone citate: Badoglio, Duce, Enzo Grossi, Enzo Grossi Monaco

Luoghi citati: Italia, Monaco