Gli anglosassoni e la Russia

Gli anglosassoni e la Russia Gli anglosassoni e la Russia Nuovi tìntomi della tensione tra gli alleati Lisbona, 14 settembre. Una prova indiretta della nuova tensione che, secondo voci raccolte negli ambienti diplomatici anglo-sassoni, si sarebbe manifestata fra gli Alleati e l'U.R.S.S. è offerta da una trasmissione di stasera alla radio newyorkese. Accennando ai successi Io!talmente registrati qua e là i dai sovietici, il commentatore ha rilevato che « essi sono dovuti, non soltanto all'indomito valore dell'esercito sovietico, ma anche alla situazione del Mediterraneo e all'uscita dell'Italia dalla guerra; sono dovuti al continui bombardamenti locali degli impianti che producono armi destinate al fronte orientale e al martellamento del mezzi di comunicazione germanici ». Scrivendo sulla ormai fantomatica conferenza a tre, il giornale americano di color liberale « P. O. » scrive che una delle più grandi difficoltà che gli alleati incontrano nel fissare una conferenza fra i capi sovietico, britannico ed americano, è data dalla differenza di opinioni che esiste fra gli alleati su ciò che si intende per « secondo fronte ». L'Unione sovietica — scrive il giornale — non considera le operazioni alleate in Italia come equivalenti al secondo fronte, tanto frequentemente ed urgentemente domandato da Mosca. Infatti i sovieti insistono nella creazione di un fronte anglo-americano nella Europa occidentale. D'altra parte negli ambienti ufficiali "di Washington si insiste nel dichiarare che la lotta in Italia ha richiamato in quel settore di guerra considerevoli contingenti tedeschi. A queste difficoltà, derivanti da differenze di opinione, si deve il ripetuto rinvio ai una conferenza a Wash' ington, od> altrove, che riunì sca i rappresentanti dei tre maggiori alleati nella guerra contro il Reich. (Trans.).

Persone citate: Trans

Luoghi citati: Europa, Italia, Lisbona, Mosca, Russia, U.r.s.s., Unione, Washington