Tutto il popolo di Sofia saluta il feretro di Re Boris

Tutto il popolo di Sofia saluta il feretro di Re Boris Tutto il popolo di Sofia saluta il feretro di Re Boris La cerimonia funebre nella cattedrale di S. Alessandro e l'inumazione della salma nel monastero di Rila Sofia, 6 settembre. Ieri mattina si sono svolti solennemente i funerali del compianto Re Boris di Bulgaria. Il popolo bulgaro ha invaso le strade e le piazze della capitale per occupare un posto lungo 1 itinerario del corteo funebre. Alle 8,30 cominciano ad affluire nella Basilica le autorità, le missioni speciali, i capi delle missioni diplomatiche accompagnati da un membro delle rispettive Legazioni, dagli addetti militari navali ed aeronautici. Nell'interno del Tempio il catafalco sorge nel centro della navata principale e intorno alla salma del Re ardono le candele dei grandi e innumerevoli candelabri. Le ambascierie straordinarie, le missioni straniere, speciali ed il Corpo diplomatico hanno preso posto a sinistra del catafalco; S. A. R. il Duca di Bergamo è al centro. Il Corpo diplomatico, fra cui il Ministro d'Italia MairreH, prende posto al lato sinistro del catafalco e, di fianco ad esso, a destra, prende posto il Presidente del Consiglio Filoff con tutti i ministri. Alle ore 9,15 la Regina Giovanna lascia il palazzo reale per recarsi nella basilica. La Regina è accompagnata dall'A. R. il Principe Cirillo e dalle LL. AA. RR. la Principessa Eudossia e la Principessa Nadeida, e dalla sorella Principessa Mafalda d'Assia. La folla, che riconosce le automobili reali, rimane silenziosa e si inchina al passaggio. Appena la Regina ha preso posto a dnstra del catafalco, circondata dai membri della famiglia reale, e avendo a destra 11 Principe Cirillo e la Principessa Mafalda d'Assia, si inizia la funzione religiosa. Sua Maestà il Re Simeone non è presente alla funzione e neanche vi assiste la Principessa Maria Luisa. I vescovi, nei ricchissimi paludamenti sacri, assistiti dai diaconi, intonano le preghiere dei morti. Il rito è lungo e solenne e tutti ì presenti lo seguono con viva commozione. Alle ore 10,15 ha termine la funzione religiosa. Il metropoin qualità di Presidente lita, del Sacro Sinodo, pronuncia la orazione funebre. . Poco dopo il feretro di Re Boris III, portato a braccia dal Ministro della Guerra, dal Ministro dell'Interno, dal vicePresidente della Sobranie, dal Presidente dell'Alta Corte di Cassazione, da quattro deputati e da due generali, viene deposto su un affusto di cannone. Quando la bara appare sulla piazza prospiciente la Basilica, una divisione militare rende gli onori. Intanto il corteo si sta fermando e comincia a muoversi dalla Basilica. Lo apre ri Prefetto di polizia a cavallo, seguito da una compagnia di gendarmi e da otto trombettieri pure a cavallo. Si notano fra le corone quelle dì S. M. il Re Imperatore d'Italia e della Regina Impe- ; ratrice, quella di S. A. R." il j Principe di Piemonte e della 1 Principessa Maria, quella del Presidente del Consiglio dei Ministri Maresciallo Badoglio La testa del corteo ha raggiunto già la strada dello Zar liberatore, all'altezza quasi di palazzo reale, quando dalla Basilica di Sant'Alessandro Sewski si muove l'affusto di cannone, trainato da sei cavalli nerisslmi, bardati a lutto, che trasporta la salma dello Zar unificatore. La fol'-v solleva lo sguardo attraverso i cordoni dei solda¬ E ti, poi si inginocchia. Molti piangono e le donne continuano a recitare preghiere. La strada è piena di fiori: donne e fanciulli lanciano i loro fiori verso la bara del Re amatissimo. Poi appare d'improvviso, tutta vestita di nero e col ca. o avvolto da un velo nero, [a Regina Giovanna, accompagnata dall'A. R. il Principe Cirillo. S. M. la Regina avanzava lentamente, il capo chino e il volto pallidissimo. Tutta la folla si Inchina devota al suo passaggio. Risuonano le note solenni e maestose della marcia funebre di Beethoven. Le manifestazioni di dolore della folla sono indescrivibili. Dietro alla Regina camminano lentamente S. A. R. la Principessa Eudossia, le LL. AA. il Duca e la Duchessa Nadeida di Wurtenberg, l'A. R. la Principessa Mafalda d'Assia. Seguono le ambascerie straordinarie e 1 membri del Consiglio dei Ministri. All'incrocio della grande strada intitolata alla Regina Maria Luisa con la via Christo Botoff, la bara viene fatta sostare. S. M. la Regina, l'A. R. il Principe Cirillo ed i Principi e le Principesse della famiglia reale restano dietro la bara, mentre le truppe della guarnigione di Sofia cominciano a sfilare. 4 generali montano la guardia di onore intorno alla salma. Fra la truppa viene rilevata la presenza di una compagnia di granatieri di Sardegna, che sfila magnificamente al comando di un capitano. Sfilano anche rappresentanze e truppe germaniche. Tutti i soldati portano un nastro nero al braccio. Il corteo prosegue fino alla stazione ferroviaria, dove la bara viene deposta su un vagone speciale. Sul treno, che trasporta le spoglie mortali di Re Boris III ai monastero di Rila, prendono posto S. M. la Regina Giovanna, il Principe Cirillo e gli altri membri della famiglia reale, il Duca di Bergamo, il Presidente del Consiglio Filoff e poche altre personalità. Il clero recita frattanto una ultima preghiera ed il treno si muove lentamente, mentre i tamburi rullano, le musiche intonano l'inno nazionale e le sirene della città gettano nel cielo il loro urlo. A Cotscharinovo dove il treno è arrivato alle 18,30, la salma è trasportata su un automobile da un gruppo di ufficiali. L'automobile si dirige verso il monastero di Rila, seguita da numerose autovetture, sulle quali hanno preso posto la Resina Giovanna il Principe Cirillo, il Duca ' di Bergamo, gli altri Principi della famiglia reale e le personalità politiche e militari. Alle ore 19,30 il corteo delle macelline raggiunge il monastero. La bara viene tolta dalla macchina. Le campane del monastero fanno riecheggiare nel silenzio della vallata i loro rintocchi funebri. I vescovi, 1 sacerdoti e monaci del mo nasterp fanno ala al passaggio della bara che è portata a spalla da ufficiali superiori e da ministri. Quando la bara sta per varcare la soglia del monastero alcuni monaci si avvicinano e si sostituiscono agli ufficiali e ai ministri per portare la bara verso il cortile del monastero e quindi in chiesa. La Regina Giovanna e gli altri Principi seguono il corteo, dei monaci che si dirigono verso l'altare di S. Giovanni Rilsci e posano la bara a terra. Alle ore 20 la salma del Re, dono una ultima preghiera e dopo la benedizione impartita da un vescovo viene inumata nella tomba posta a destra dell'altare.