Il "Sindacato-produttore" in un'intervista con l'on. Giulietti

Il "Sindacato-produttore" in un'intervista con l'on. Giulietti Problemi della produzione e del lavoro Il "Sindacato-produttore" in un'intervista con l'on. Giulietti Come i lavoratori potrebbero giungere alla gestione diretta delle aziende Roma, 6 settembre. L'on. Giulietti che, come si ricorderà, fu organizzatore della gente di mare e creatore della famosa Cooperativa « Garibaldi », con sede a Genova, ha avuto una lunga conversazione con un giornalista. Il capitano Giulietti fu avversato dal fascismo in ogni modo. Ecco infatti in succinto il suo stato di servizio degli ultimi venti anni: dal 2 gennaio 1924 fino all'arresto avvenuto nel novembre 1926 svolse la sua azione nel comitato di difesa; dal novembre 1926 al maggio '27 carcere; dal maggio 1927 al settembre 1929 confino intercalato dal famoso processo; nel settembre '29 inizio del suo soggiorno per molti anni obbligato nella capitale. Essendo stata distrutta per la violenza fascista la sua abitazione e quella dei fratelli e non essendo stata corrisposta indennità di servizio agli impiegati federali, il Giulietti chiese al capo del governo subito dopo il processo un'equa soluzione della complessa vertenza. La richiesta fu respin ta e cosi tutte le altre consimili avanzate in seguito. Si continuò a farlo vivere col sussidio trasmessogli attraverso il capo della polizia mentre perdurava il pedinamento e la sorveglianza poliziesca diuturna. Chiese anche di riprendere la sua professione rinunciando a qualsiasi eventuale diritto pur di liberarsi da simile condizione. Gli fu allora sequestrato il libretto di navigazione con l'avvertimento di non muoversi. Per 12 anni ha avuto le guardie di pubblica sicurezza al fianco. Quando si recava a Rimini, sua città nativa, le autorità circondavano di guardie e di carabinieri l'abitazione e tenevano un motoscafo pronto in porto per impedire un eventuale tentativo di espatrio. All'on. Giulietti è stato richiesto di esprimere il suo pensiero sui gravi problemi sindacali del momento. Premesso che la questione deirapporti tra capitale e lavoro, col progredire delle masse, è divenuto vitalissimo egli cosi ha dichiarato; « E' interessante quanto si pubblica in questi giorni prò e contro il sindacato unico, I l'arbitraggio obbligatorio, il riconoscimento giuridico, ecc. Problemi complessi e di non facile soluzione, specialmente se esaminati da un punto di vista unilaterale, come quello dei datori di lavoro o dei partiti politici. Se invece di abbordare queste soluzioni secondarie, assai difficili per il !fine d'anno dualismo tra i due principali fattori della produzione, capitale e lavoro, si riuscisse a persuadere questi due fattori a mettersi d'accordo su una via soddisfacente per entrambi ed indicata dall'esperienza, la questione sindacale non presenterebbe più alcuna difficoltà. « Desidero richiamare su questo argomento — ha proseguito l'interpellato — non solo l'attenzione degli studiosi ma anche i principali dirigenti dell'industria. Alla vigilia di questa guerra il mondo attraversava una grave crisi. Studiosi di ogni paese hanno riconosciuto che non era una crisi ciclica, ma del sistema, derivante, cioè, dall'uso irrazionale di macchine sempre più perfette, al punto da provocare un'enorme disoccupazione involontaria ed un'enorme distruzione volontaria dei prodotti « Terminata la guerra, il fe-. nomeno ricomparirà riacutizzato. Il progresso scientifico è infinito: macchine sempre più perfette saranno applicate. L'intervento deli' uomo nella produzione delle cose sarà sempre più ridotto, il numero dei disoccupati aumenterà: quindi, o farli lavorare un po' tutti o mantenerli nell'ozio. Ma quando saranno moltissimi, questa seconda soluzione, mantenendo inalterato l'attuale sistema, non sarà possibile. E allora si affaccerà il dilemma: o eliminare la disoccupazione o farsi eliminare da essa. Dilemma che riguarderà Governo e industriali. « Non resta che una via : assecondare i sindacati dei lavoratori a diventare per gradi, e con parte dei guadagni dei lavoratori stessi, i proprietari delle aziende, perchè sinché la macchina sarà di proprietà del capitalista questi la userà col minor personale possibile. «Il mondo sociale — ha continuato 11 cap. Giulietti è già maturo per la cointeressenza agli utili aziendali. A l'ammontare di questi utili, Invece di essere distribuito agli operai, sarà investito in azioni aziendali, e queste azioni passeranno nelle mani dei sindacati, che poco per volta diverranno proprietari dell'impresa, la quale assumerà le caratteristiche di sindacato produttore, cioè di elemento basilare del nuovo ordine sociale verso cui spinge il progresso incessante dell'umanità. < Il sindacato dei lavoratori, come utile di bilancio, restituirà ai soci le quote versate. Nessun lavoratore sarà perciò proprietario; questa qualifica l'avrà solamente il sindacato. I sindacati produttori produrranno le cose secondo il fabbisogno indicato dal competente organo corporativo, e gli orari di lavoro diverranno sempre più ridotti, finché tutti i soci del sindacato partecipano al processo produttivo. Si eliminerà cosi la disoccupazione. «Il trapasso dall'attuale sistema al nuovo — ha concluso l'intervistato — si effettuerà senza scosse, senza espropriazioni violente; ognuno si terrà la sua roba, ma il denaro con opportune disposizioni non potrà produrre altro denaro per la via dei prestiti e dei depositi, e i grandi proprietari andranno assottigliandosi. Gli attuali condottieri dell'industria continueranno, volendo, la loro opera direttiva, che esplicheranno non più per degli azionisti anonimi, ma per tutti coloro che lavorano nell'azienda. Se questo sistema venisse adottato nelle principali nazioni scomparirebbero le cause generatrici di guerre, perchè le materie prime potrebbero essere facilmente distribuite fra i popoli, non essendo più in gioco la sfrenata concorrenza e la cupidigia di giganteschi gruppi bancari ». Il grosso bombardiere sta per decollare verso l'obiettivo da colpire. L'orecchio del motorista ha colto una lieve irregolarità nel ritmo del motore: si provvede in pochi minuti alla verifica

Persone citate: Giulietti

Luoghi citati: Genova, Rimini, Roma