Re Boris è morto

Re Boris è morto Re Boris è morto La fine dovuta a una malattia di cuore aggravata da complicazioni polmonari - Il Principe ereditario, nato nel 1937, sale al trono col nome di Simeone II La catastrofe Sofia, 28 agosto. Boris III, re dei bulgari, 'è morto oggi alle ore 18,22 al palazzo reale di Sofia. Nello stesso momento la bandiera con le armi del Re che sventolava sul palazzo è stata ammainata. Alle ore 20, il Primo Ministro bulgaro, professor Filoff, ha letto alla radio un proclama firmato da tutti i membri del Governo, nel quale è detto: « Oggi, 28 agosto 19^3, alle ore 18,22 è deceduto, dopo breve malattia, Re Boris III, nostro amuto Sovrano». Nel proclama è detto, inoltre, che, secondo la costituzione bulgara, il Consiglio dei Ministri continuerà, a dirigere gli affari dello Stato fino alla «omino della Reggenza. Filoff lui aggiunto che l'Erede al trono bulgaro, principe Simeone di Tirnovo, è salito al trono con il nome di Simeone II. Re Boris è stato tratto cosi repentinamente alla tomba da una malattia di cuore aggravata da complicazioni potino nari. La notizia della- grave ma lattiu del Sovrano ha suscitato in tutta la Bulgaria una viva emozione, anche perchè nulla era trapelato, neanche negli ambienti ministeriali, dell'improvvisa grave condizióne del Sovrano. Vero è che un bollettino medico radiodiffuso oggi alle ore H e redatto un'ora prima annunciava un peggio rumento manifestatosi nelle condizioni di Sua Maestà in segnilo ad indebolimento dell'attività cardiaca, ma subito dopo era stato pubblicato un bollettino unnunciante che le condizioni del Sovrano erano relativamente favorevoli. Successivamente, mentre in tutte le chiese dellu Bulgaria si iniziavano funzioni propiziatorie per il Re infermo, la stazione rudio di Sofia annunziava che avrebbe sospeso le trasmissioni, e chele avrebbe riprese alle ore 1~,S0. Il Sovrano era assistito dalla Regina e dagli altri membri dèlia famiglia. I Ministri accreditati presso la Real Corte bulgara continuavano a recarsi presso il Ministro di Cu su Reale per avere informaioni, e il R. Ministro d'Italia si è mantettuto in contatto continuo con la Corte e con il Governo. Anche in prima sera funzioni religiose venivano celebrate in tutte le chiese ed in tutti i monasteri di ogni religione, per impetrare da Dio la salvezza e la guarigione del ReLa maggiore funzione, officiata dal Metropolita di Vratza, si svolgeva nella basilica di Snnt'Alessandro Newski alla presenza del Presidente del Consiglio, dei membri del Governo, di ex-Presidenti del Consiglio, di ex-ministri, di deputati, di personalità politiche, della cultura e dell'arte, di alti ufficiali delle forze urinate e di una vera moltitudine di popolo. Una grande folla si recava pure a firmare i registri che erano stati posti nella portineria del Palazzo Reale. E' difficile trovare parole per esprimere i sentimenti del popolo bulgaro dopo la notizia della morte- di Re Boris, comunicata dal presidente del Consiglio alla radio. Tutta la Bulgaria è addolorata e con essa i contadini ed i cittadini di tutto il Paese. Il popolo bulgaro ricorda in quest'ora quel che la politica prudente del defunto Re ha saputo fare per la Bulgaria, quando essa si trovava in uno stato di profonda impotenza. La personalità di Re Boris III era profondamente popolare in Bulgaria, nelle città e nelle campagne, dove oggi se ne piange la perdita con manifestazioni di dolore non convenzionale. .Il Re dei Bulgari era il fi-|' e dell'ex Re Fer- Il Re dei Bulgari dinando f e della sua prima I moglie la principessa Maria [Luisa di Borbone-Parma, mor- '. ta nel 1899. Era nato a Sofia ai 30 di gennaio del 1894 ed era stalo battezzato secondo il ! nto ortodosso, avendo il pa- ; dre voluto soddisfare un desi- ! delio del popolo. L'educazione ! da lui ricevuta può ben essere : detta accuratissima: il Sovra-1 no, ad esempio, conosceva set-jte lingue. Compiuti gli studi, Boris entrò nelle file dell'eser-1 cito. Durante la guerra egli i si battè con un valore ed uno| spirito di abnegazione che ol-: tre a fruttargli popolarità gli Ipermisero, dopo la disfatta, di j salvare il trono per la dina-j stia. Nelle sue memorie, il ma-1 resciallo Hindenburg parla del! contegno del principe eredita-1 rio Boris in guerra con parole i di alta ammirazione. IQuando la sfortuna delle ar- mi costrinse re Ferdinando I(che nel 1908 era stato pro-jclamato Re di Burgaria) ad labdicare, ritirandosi a Cobur-go, in Germania, Re Boris sali sul trono. La scena quasi drammatica della sua assunzione, svoltasi nella reggia di Sofia ai 3 di ottobre del 1918, ebbe a protagonisti Re Ferdinando, Alessandro Malinoff (che aveva imposta l'abdicazione) e il giovane principe. Molto semplice nei modi, equilibratissimo di carattere e sempre sereno, Re Boris potè non solo superare le numerose difficoltà di quel critico periodo, ma anche tener testa, sorretto dalla parte sana del popolo, all'agrario Slambuliski, il oui regime, duralo lino al giugno del 1923, espose la Bulgaria al rischio di cadere o in preda al bolscevismo o nelle inani della Jugoslavia, date le forti simpatie manifestate dal-1lo Slambuliski per una Confe-1derazione jugoslava destinata ad estendersi dall'Adriatico al Mar Nero. v^«»« Gli elementi agrarlo-bolsce-1 vichi, ohe anche dopo la morte del loro capo tennero il Paese : in continuo allarme, ai 14 <jl,aprile del 1925 compirono sul-1la strada fra Orchanie e Sofia un attentato contro il Re, il quale passava in automobile: senza perdersi di coraggio, Re Boris, pur avendo visto morire due persone del seguito, e sebbene ferito anche lui, ritornò in fretta a Orchanie, per mettersi alla testa di un di staccamento di soldati ed ini- ziare la caccia ai delinquenti. Poco tempo dopo veniva con-|sumato a Sofia il terribile attentato contro la cattedrale di 9veta Nedelja, nel quale 150] persone trovarono la morte e 200 rimasero ferite; il Sovra-1 no, recatosi subito sul luogo,! voile assistere all'opera di sai- vataggio e quindi ^partire ordini per assicurare il nspet- to della pace nella capitale. Appassionato automobilista, ! Re Boris conosceva a fondo la',Bulgaria, avendola percorsa in 'lungo e in largo. Oltre ohe dell'automobile, egli s'mteres-1 sava in genere di tutto quello che è tecnica: la gioia che gli procurava il mettersi al ipoeto dei macchinisti sulle locomotive è risaputa. Dal padre Ferdinando Boria aveva ereditato l'amore per la botanica, sic che continuò ad arricchire li collezioni esistenti nella villa di Vranja. Re Boris dopo la guerra lasciò la prima volta la Bulgaria, per recarsi all'estero, nel i del 1926. Già allora | dell'automobile, egli s'interra-1S^feSS^i^JSSf^ffll£| jiugno corsero voci del suo fidanzamento con la principessa Giovanna di Savoia, ma difficoltà di carattere religioso resero1 possibill le nozze appena nel-1 l'ottobre del '30. Raramente si videro celebrare fra principi matrimoni paragonabili a questo dovuto ad amore anziché a interessi dinastici o alla ra¬ gion di Stato. Dopo la solenne Funzione in Assisi, Re .Boris e la Regina Giovanna raggiunsero la Bulgaria via mare. Il loro arrivo a Sofia fu salutato dal popolo con manifestazioni di vero e proprio delirio. Dal matrimonio nacquero due figli: la principessa Maria Luisa, venuta alla luce il 13 gennaio 1933, e il principe Simeone, erede al trono, nato il 16 giugno 1937. Durante l'attuale conflitto Re Boris aveva saputo, pur]tila inevitabili -difficoltà, con-] durre il suo Paese verso quella politica che più rispondeva ajrli interessi del popolo, conscio della realtà del momento. d Simeone nuovo Re.