Una inchiesta si è aperta

Una inchiesta si è aperta Una inchiesta si è aperta sulla regolarità della vendita dei terreni per la costruzione dei nuovi mercati In seguitò a segnalazioni pervenute alle autorità si sta eseguendo un'inchiesta atta a !-'''a''i7irc se la vendita dei ter ' f „,„• „„„,,- A „.„,„ _..»„,«, i è reni sui quali è stato costruito il Mercato generale in via Giordano Bruno, e le costruioji i annesse non celino qualche irregolarità. Come ben si ricorda, il mercato ortofrutticolo era fra Porta Palazzo e -il « Balón ». Con l'aumentare della popolazione e l'ampliarsi graduale della città l'area in cui si svolgeva tale mercato era diventata angusta. Si trattava di ampliarla e vari progetti, dovuti a diversi ingegneri, specializzati in urbanistica, avevano dimostrato come fosse possibile in loco una conveniente realizzazione. Tra l'altro ricordiamo un progetto che comprendeva la utilizzazione dello scorrer dell'acqua della Dora — che in quel tratto sarebbe stata coperta — per facilitare la costruzione di frigoriferi. Porta Palazzo — e non è questa la prima volta che l'affermiamo — era la zona pili conveniente per tale mercato, anche perchè ad essa giungevano con facilità tutti i prodotti ortofrutticoli delle campagne circonvicine: Settimo, S. Mauro, Chivasso, i centri del Canavesano, ecc. Tutte queste ragioni circostanziate, illustrate, non valsero ad impedire che il Itfitnicipio, retto da un'amministrazione fascista, in una seduta della Consulta deliberasse di portare il Mercato all' opposto estremo limite della città, dove ora si trova, e-dove le mercanzie, per ini'! : ' : :;!ì i:ni::i tilt [!!i::r,t! ut militi lim il gravame dei trasporti in città da cosi lontana zona, subivano e subiscono un memento che il consumatore deve pagare. A giustificare tale insistenza, si diceva che il mercato doveva essere raccordato con la ferrovìa e si passuva sopra al fatto che un tale raccordo si poteva ottenere anche u Porta Palazzo. Il Municipio aveva in quell'epoca, anzi qualche tempo pillila, rendiifo una cospicua quantità di terreno di quella ona a SO lire il metro quadrato ad un Ente costituitosi. Per la costruzione del nuovo mercato tale Ente rivendeva parte di tali terreni al Municipio a circa 200 lire il mq. Naturalmente il sorgere del mercato richiese la costruzione di strade, di piazze, il sorgere di edifici, e l'Ente continuò a vendere ad una media di 200 lire il mq. i terreni che poco tempo prima aveva acquistato a 30 lire. Ognuno può immaginare quanti e quanti milioni, con questo lucroso affare, entrarono nelle casse dell'Ente. « La àuree » è il libro in cui Emilio Zola illustra le speculazioni che sorsero e sì svilupparono paurosamente per il rinnovamento di Parigi durante il secondo impero. Non vogliamo esprimere giudizio, non vogliamo fare raffronti, l fatti esposti potrebbero anche rivestire la maggiore regolarità: ma a pronunciarsi conviene attendere la fine dell'inchiesta che siamo certi sarà condotta con la massima oculatezza e scrupolosità. fsèclqrcrscCLtrtdvlelIainldi!! il,il! mi immillimi! mi: ; tltil

Persone citate: Emilio Zola

Luoghi citati: Chivasso, Parigi