Per fatto personale di Marcello Soleri

Per fatto personale Per fatto personale n giornale romano, di cui noi rilevammo su queste colonne lo strano costitute di comunicare ai proprii lettori non già un suo dissenso, in sede di polemica perfettamente legittimo, dalle idee manifestate sulle colonne de La Stampa dal nostro collaboratore Marcello Soleri nell'articolo la « Via percorsa », ma la sua generica disapprovazione, espressa con cattedratica sufficienza, dell'articolo medesimo, in quanto secondo il giornale inadatto a interessare i lettori, si è doluto del nostro accenno personale al passato del suo direttore, e ci accttsa di seguire i metodi in uso prima degli eventi del 25 luglio. E' facile ritorcere l'accusa proprio contro il giornale romano, il quale, nell'impartirc al nostro collaboratore e a ha Stampa la sua non richiesta lezioncina di stile, ci è apparso ispirarsi a una pratica in auge nell'era fascista, quando la direzione generale della stampa italiana, ai cui stipendi il direttore del foglio romano prestava la sua opera, com'egli stesso ammette, quale avventizio di concetto, governava giornali e giornalisti con i criterii di un asilo di infanzia, distribuendo a destra e a sinistra i suoi biasimi e le sue lodi. Il giornale romano asserisce che aver preso parte al governo poliziesco della stampa italiana è la stessa cosa che aver collaborato alla terza pagina di un grande giornale in piena indipendenza, scrivendo e sottoscrìvendo soltanto articoli che oggi potrebbero esser riprodotti senza mutare nè una parola nè una sillaba* Ne prendiamo atto, ammirati della sbrigativa indulgenza che il direttore del foglio quirite, così severo nel suo giudizio sull'articolo del nostro collaboratore Soleri, usa verso se stesso, dimostrando in maniera così persuasiva i suoi titoli a sentenziare — anzi a... « rieducare il popolo » — dall'alto di una tribuna giornalistica cltc si fregia del nome di Camillo Cavour.

Persone citate: Camillo Cavour, Soleri